Capitolo 62

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Lui...

"Posso portarti in un posto?"
Chiedo una volta finito tutto il cibo davanti a noi..
"Ora?"
Mi chiede preoccupata...
"Si, ora!"
"Posso farmi una doccia?"
"No!"
Mi sorride, ormai mi conosce fin troppo bene...
"Posso almeno vestirmi?!"
"Si, quello si!"
Quando saliamo in macchina indossa un completino sportivo verde scuro, aderisce perfettamente alle sue curve, mi piace, le tengo una mano sulla coscia mentre guido, guarda fuori dal finestrino, le luci dei lampioni ci passano accanto veloci fino a quando la strada non diventa buia, prendo il telecomando bianco appeso alle chiavi inserite nel cruscotto per aprire il cancello in ferro battuto davanti a noi..
"Dove siamo?"
Chiede quando le apro la portiera del mio suv..
"Siamo nel mio posto preferito!"
Mi segue dentro la casa in legno chiaro, è curata nei minimi dettagli, su due piani con una terrazza stupenda a precipizio sul lago, le prendo la mano per farmi seguire al piano di sopra, avrà tempo per vedere tutto domani, apro la porta finestra lasciandole vedere lo spettacolo davanti a noi, la luna sembra così vicina da poterla toccare, si riflette nel lago circondato da alberi e fiori, accendo la  jacuzzi sul lato della terrazza, ci sono tutte delle lucine pendenti sopra di essa, l'atmosfera che si crea è proprio quella che volevo, la stringo da dietro contro il mio petto...
"Ti piace?"
"È stupenda!"
Il suo sguardo incantato sul panorama si sposta su di me, segue i miei movimenti mentre lascio cadere a terra ogni singolo vestito che ho addosso..
"Ci facciamo un bagno?"
Mi chiede mordendosi il labbro inferiore..
"Si, Bimba!"
Mi avvicino a lei, le sfilo il top sfiorandole le spalle nude, mi abbasso poi per far scendere i pantaloni, risalgo seguendo le sue gambe con l'indice, sento i suoi brividi..
"Mi è venuta un'idea migliore!"
Le dico prima di tornare dentro casa...
"Entra in vasca intanto!"
Le urlo dal piano di sotto...
"Ok!"
Prendo in mano un paio di bottiglie di liquore e due bicchierini di cristallo prima di tornare in terrazza...
"Possiamo continuare il nostro gioco!"
Le dico sorridendo prima di entrare nell'acqua bollente con lei...
"Quello del locale?"
Chiede ridendo..
"Si!"
Sorride mentre verso il liquido trasparente nel suo bicchierino..
"Obbligo o verità?"
Chiedo a lei..
"Verità!"
Risponde come sempre...
"A quanti anni la tua prima volta?"
"17!"
"Sul serio?"
"La domanda è solo una!"
Mi sorride prima di versare il liquido trasparente nel mio bicchiere..
"Obbligo o verità?"
Chiede lei stavolta..
"Obbligo!"
Rispondo fiero..
"Mi devi far provare la tua moto!"
Mi dice con un sorriso a 36 denti...
"Devo bere!"
Chiudo gli occhi buttando giù il mio bicchierino, dovrei smetterla di farmi fregare con l'obbligo..
"Possiamo parlarne?"
Le chiedo..
"No, devi rispettare il gioco!"
Mi vuoto di nuovo il liquido nel bicchierino per scolarlo subito...
"Obbligo o verità?"
Le chiedo poi..
"Verità!"
"Sul serio a 17 anni?"
Le chiedo riferito alla domanda di prima..
"Si!"
Risponde ridendo prima di bere..
"Obbligo o verità?"
"Verità!"
Rispondo stavolta...
"Tu a quanti anni la prima volta?"
Sulla faccia mi compare il solito sorriso malizioso..
"Ero molto più piccolo di te, Bimba!"
Beviamo entrambi senza aggiungere altro..
"Obbligo o verità?"
Le chiedo di nuovo..
"Verità!"
"Com'è la tua famiglia?"
Questa domanda la sorprende molto ma voglio che mi dica qualcosa di bello, per ora le cose che conosco non sono per niente buone...
"La mia famiglia..."
Percepisco il suo disagio, non avrei dovuto fare una domanda così personale dopo ieri, lei non lo fa quasi mai con me ma sono curioso, voglio sapere tutto di lei..
"Mia madre era un'ex tossica, ha conosciuto mio padre in una tavola calda appena finita la riabilitazione, si sono innamorati all'istante, hanno avuto prima Riki, mio fratello più grande che purtroppo conosci per cose poche belle, prima di tutta la storia dell'infortunio era il fratello maggiore ideale, ci ha sempre difeso e protetto, ero davvero la principessa di casa, dopo di me c'è Gabriele, il piccolino di casa, é un ragazzo dolce e affettuoso ma davvero molto sensibile, quando nostra madre é andata via aveva solo cinque anni, ha sofferto tantissimo, non l'abbiamo mai cercata perché pensiamo che sia tornata per strada a farsi come da giovane, nessuno ha mai avuto il coraggio di indagare!"
Il suo racconto mi fa male...
"Mio padre ha cercato di sopperire alla sua mancanza, ma non è stato facile, ha iniziato a bere, poi per fortuna ha smesso, Riki ci ha davvero tirati su, ma anche lui era piccolo, siamo cresciuti tutti in un'ambiente strano, non saprei come altro definirlo, per questo mi sono allontanata un po', sento di dover respirare aria nuova!"
Conclude buttando giù un bicchierino...
"Vieni qui!"
La attiro verso di me prendendole un piede, le poso le mani sui fianchi facendola sedere a cavalcioni sopra di me..
"Mi dispiace, Bimba!"
Le passo una mano sul viso spostando i capelli umidi dietro l'orecchio pieno di piercing..
"Ogni famiglia ha i suoi problemi!"
Mi dice sorridendo, solo adesso si rilassa..
"Come mai tutti questi buchi?"
Chiedo sfiorandole gli orecchini..
"Non c'è un motivo, mi piace come stanno!"
"Ti stanno molto bene in effetti.."
Sorride passando una mano tra i miei ricci..
"Sei felice?"
Le chiedo puntando i miei occhi verdi dentro i suoi color ghiaccio..
"In questo momento?"
Annuisco..
"Si!"
Prende una bottiglia dal bordo della vasca e se la porta alle labbra bevendo un lungo sorso..
"Tu?"
Chiede...
"Troppo!"
Mi avvicino a lei, le sfioro con lingua le labbra prima di prenderle il labbro inferiore tra i denti, mi appoggia una mano sulla nuca mentre la mia lingua incontra la sua, stringo le mani sulla sua vita senza staccarmi dalle sue labbra, passa una mano tra i miei ricci bagnati, la attiro sempre più contro di me, appoggio la mia fronte alla sua, il respiro si fa' corto..

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