Capitolo 76

8 1 0
                                    

Sono passati un paio di giorni da quando sono tornata a casa dalla mia famiglia, mi sembrano passati mesi per tutto quello che è successo ma invece sono solo poche ore, abbiamo iniziato ad inscatolare le cose dal garage come ho proposto, da un lato ci sono gli scatoloni da buttare mentre dall'altro quelli da tenere, sono divisi per ogni persona, in modo da non confonderci, il lavoro è davvero tanto, più di quello che mi aspettavo...
"Non posso tornare ora..."
La voce di Hunter arriva dalla mia camera, è bassa come se non volesse farsi sentire...
"Lo so ma non voglio lasciarla qui da sola..."
Parla di me...
"Puoi vedere se riesci a spostare il tutto, ancora un paio di giorni almeno!"
Non dovrei restare qui ad ascoltare ma sono più che sicura che si tratti degli incontri, averlo qui mi aiuta, non avrei mai pensato di dirlo, mi fa stare meglio averlo intorno a me ma il suo lavoro è più importante di questo ed io posso farcela anche da sola, sono pur sempre dalla mia famiglia...
"Ok grazie!"
Mi appoggio allo stipite della porta di camera mia, si passa una mano tra i ricci nervoso, sospira più volte, capisco che anche per lui la situazione non sia facile, sceglie tra il suo lavoro che ama da morire e me che sono palesemente in difficoltà...
"Devi tornare, Hunter!"
La mia voce attira la sua attenzione...
"Il tuo lavoro è più importante di tutto il resto!"
I suoi occhi verde chiaro incontrano i miei color ghiaccio...
"Non voglio lasciarti qui da sola..."
Quando parla sembra avere un nodo in gola, lo abbiamo entrambi...
"Non sono sola e lo sai!"
Faccio un passo per entrare in camera, chiudo la porta dietro di me, a chiave, mi mordo il labbro inferiore mentre cammino piano verso di lui, è seduto sul mio letto, molla il telefono che aveva ancora tra le mani sul comodino in legno chiaro, mi siedo a cavalcioni sopra di lui, le sue mani mi stringono i fianchi, le mie dita sfiorano il suo viso...
"Bimba..."
Sfioro le sua labbra con le mie, lascio un paio di bacia a stampo prima che mi prenda il viso tra le mani, la sua lingua incontra la mia, il mio sapore di menta mescolato al suo di coca cola mi piace, le sue mani si spostano, mi sfiorano la maglia che mi sfila dalla testa, i miei capelli troppo lunghi cadono sulla mia schiena nuda, le sue mani mi sfiorano, i brividi mi percorrono la spina dorsale, quando ci stacchiamo torno in piedi davanti a lui, ci spogliamo a vicenda davanti al mio letto, lo osservo in ogni minimo particolare, lo sfioro come se fosse l'ultima volta, sale sopra di me dopo aver buttato a terra l'involucro arancione di plastica, mi bacia il ventre, mi lecca il piercing fino a salire al collo, entra dentro di me, tutto quello che è successo in questi giorni scompare dalla mia mente, è dentro di me, si muove così bene, contro di me, ed io contro di lui, le mie dita si perdono dentro i suoi ricci, geme sul mio orecchio più volte, mi mordo il labbro per non fare lo stesso, allaccio le gambe al suo bacino quando ho il cuore a mille, una sua mano spinge la mia contro il lenzuolo rosso, lo sento, le sue labbra tornano sulle mie, tremo sotto di lui quando ancora si muove dentro di me, la sua lingua si intreccia nuovamente alla mia, sento il suo profumo invadermi le narici, le sue dita si intrecciano alle mie, i suoi occhi si puntano nei miei, ho una brutta sensazione dentro di me, ho l'impressione che tutto quello che vedo ora nelle sue iridi verdi non lo vedrò mai più ma spero con tutta me stessa di sbagliarmi...

Soltanto una notte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora