Capitolo 33

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Mi lascia la mano solo quando siamo davanti ad una recinzione in legno, sembra il retro di una casa a dire il vero, spero di sbagliarmi..
"Che fai?"
Alzo un sopracciglio quando si arrampica alla recinzione, non voglio crederci...
"Vieni!"
Ha abbassato leggermente il tono di voce, mi allunga la mano quando è seduto a cavalcioni sulla recinzione...
"Non si torna indietro!"
Mi dice forse per la mia faccia, allungo la mano verso di lui spegnendo così il cervello perché altrimenti vedrei solo difetti in questo piano...
"Scendi piano!"
Mi calo dall'altra parte della recinzione dove mi aspetta lui, mi stringe i fianchi per mettermi a terra, quando mi volto vedo la villa bianca con i pilastri in mattoni rossi, è bellissima, a pochi passi da noi però c'è la cosa migliore, una piscina interrata, non è enorme ma mi piace la sua forma particolare, ci sono poche luci nel giardino per nostra fortuna direi...
"Hunter!"
Lo richiamo anche se a voce bassa mentre seguo le sue mani con lo sguardo, si abbassa i pantaloni fino alle caviglie...
"Muoviti!"
Mi dice mentre si sfila le scarpe senza staccare i suoi occhi dai miei..
"Sul serio?"
Chiedo stupita, si sfila i pantaloni lasciandoli cadere sulle scarpe già tolte...
"Certo!"
Il solito sorriso malizioso nasce sul suo viso, apre la camicia sotto il mio sguardo prima di lasciarla cadere a terra come il resto...
"Resti qui?"
Mi chiede andando verso la piscina con lo sguardo nel mio..
"Penso di si!"
Si passa una mano tra i ricci, quanto cazzo è bello..
"Ma ormai siamo venuti fino a qui..."
Nella mia testa passano mille pensieri veloci, la maggior parte di essi mi dicono di non andare ma le mie mani sono già sul mio vestito, resto solo con l'intimo nero di pizzo, cammino piano verso la piscina sotto il suo sguardo, quegli occhi verdi sembrano bruciarmi addosso, si morde il labbro inferiore fino a quando non mi ha davanti...
"Sei veramente pazza!"
Mi dice sorridendo..
"Almeno quanto te!"
Ci sediamo sul bordo piano, prima di calarci senza fare troppo rumore, l'acqua è fredda, mi passa tra i capelli, sulla pelle, sulle labbra, annulla ogni mio pensiero, resto immersa fino a quando non mi manca il respiro, riemergo piano, lascio che l'acqua scivoli sul mio corpo..
"Va meglio?"
I suoi occhi verdi sono dentro i miei color ghiaccio, per la prima volta mi rendo conto di quanto la sua presenza mi faccia star bene, anche in queste situazioni surreali...
"Si!"
Le sue dita mi sfiorano le braccia, salgono fino al viso, mi toccano piano spostando i capelli bagnati..
"Vorrei aiutarti.."
Mi dice queste parole quasi sottovoce, sento il suo cuore battere più forte quando mi avvicino a lui, appoggio le mie dita alle sue spalle, sfioro la sua pelle fino a quando non lo stringerlo a me, allaccio le braccia al suo collo...
"Lo stai già facendo!"
Passo piano le dita sulla sua schiena..
"Non puoi nemmeno immaginare.."
Mi passa le mani sui fianchi per stringermi, i suoi muscoli mi proteggono dal mondo esterno...
"Hunter?"
Lo stringo di più a me...
"Dimmi..."
Mi solleva dall'acqua senza il minimo sforzo, allaccio le gambe al suo bacino in modo automatico, mi stacco di poco dal suo viso solo per poter incontrare i suoi occhi verdi più luminosi di sempre, passo una mano tra i suoi ricci bagnati, le sue mani passano sul mio sedere, mi stringe a sé per non perdere la presa, passo una mano sul suo viso, con le dita sfioro il filo di barba che ha, arrivo alle labbra, le sfioro con l'indice...
"Bimba..."
Chiude gli occhi sotto il mio tocco, la sua voce è roca mentre dice il mio soprannome, sorrido per l'effetto che gli faccio, è lo stesso che fa lui a me...
"Mi sto congelando!"
Ammetto frenando le mie intenzioni...
"Anch'io ma non volevo fermarti.."
I suoi occhi di nuovo nei miei, mi stringe ancora di più a sé prima di lasciarmi sul bordo della piscina...
"Pessima idea!"
Dico recuperando le mie cose da terra...
"Direi cazzo!"
Dice prima di bloccarsi quando vede la luce accesa del porticato della villa...
"Merda!"
Impreca...
"Andiamo!"
Corriamo verso la staccionata, scavalchiamo in intimo il più in fretta possibile prima di rifugiarci nel suo suv....
"Che idea del cazzo!"
Commenta da solo, scoppio a ridere, lascio cadere i vestiti sul tappetino per portarmi le mani al viso, non riesco a smettere di ridere anche se il suo sguardo non è per niente divertito..
"Che ti ridi?"
Mi chiede serio..
"Ho le palle congelate!"
Continuo a ridere, mi scendono pure le lacrime...
"Sei più bella quando ridi!"
Il mio sguardo incontra il suo...

Soltanto una notte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora