Capitolo 32

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Lui...

"Ho fame!"
Esordisce Erik dopo aver bevuto un bicchiere di acqua ghiacciata, siamo tornati in cucina dopo aver ballato fin troppo per i miei gusti...
"Anch'io ora che ci penso!"
Continua Maya...
"Andiamo al solito posto?"
Chiede Ale..
"Bell' idea!"
Commenta Jason...
"Dove andiamo?"
Chiede lei arrivando adesso dal bagno...
"Abbiamo fame, pensavamo di andare in un fast food qui vicino, ci andiamo sempre dopo ogni festa!"
Le spiega Maya..
"Per me va bene!"
Risponde sorridendo...
"Tutto bene?"
Le chiedo avvicinandomi a lei mentre gli altri si accordano per andare via...
"Si..."
Il suo sguardo é cambiato, ci siamo divisi per forse dieci minuti e lei non è più la stessa, non ci leggo più nulla, zero totale...
"Non mi sembra..."
Le dico sull'orecchio...
"Che succede, Bimba?"
Le sfioro un braccio nudo fino a prenderle una mano, intreccio le mie dita alle sue...
"Nulla, Hunter!"
La sua voce trema quasi...
"Ragazzi, ci vediamo direttamente là, ok?"
Dico attirando l'attenzione di tutti...
"Si, andiamo!"
Lasciamo la festa tutti insieme sotto diversi occhi curiosi, invito Jason a salire con gli altri gentilmente in modo da restare da solo con lei, ho bisogno che mi parli, non voglio vedere di nuovo il solito muro nei suoi occhi...
"Che succede, Bimba?!"
Le chiedo quando mi metto alla guida del mio suv...
"Sei stata via al massimo dieci minuti..."
Continuo...
"Sono sempre io, mi puoi parlare di tutto, Bimba!"
Concludo...
"Ho avuto la pessima idea di guardare il telefono!"
Dice con un filo di voce...
"Non avrei dovuto!"
Sospira...
"Tuo fratello?"
Chiedo già preoccupato...
"Si.."
Sposta lo sguardo fuori dal finestrino, allungo la mano libera sulla sua coscia, la stringo leggermente per farle sentire che sono qui...
"Che voleva?"
Chiedo cercando di stare calmo...
"Che gli mandassi dei soldi!"
Si passa una mano tra i capelli scuri...
"Hanno problemi?"
Continuo a fare domande anche se sono consapevole che non le piacciano per niente...
"No!"
Dice secca..
"Lui dice che glieli devo perché non sono a casa ad aiutare la famiglia!"
La voce le trema di nuovo....
"Non gli devi nulla, Bimba..."
Passo piano le dita su e giù sulla sua gamba nuda, è tutto quello che posso fare mentre guido...
"Lo so ma certe volte sentirsi dire queste cose pesa un po' di più..."
"Posso immaginare, Bimba, ma tu devi pensare a te stessa, non puoi farti buttare giù per una cazzo di accusa che sai non avere senso!"
Continuo a passare le mie dita sulla sua gamba, solo quando siamo fermi al semaforo mi volto verso di lei...
"Dico davvero, Bimba!"
Mi sorride senza dire nulla, stringe solo la mano che ho sulla sua coscia, le sue dita si intrecciano alle mie...
"Hai fame tu?"
Le chiedo all'improvviso...
"Non molto, perché?"
Invece di seguire i ragazzi che al semaforo vanno diritti svolto a destra..
"Che fai?"
Mi chiede..
"Ti porto in un posto!"
"Adesso?"
Chiede sorpresa...
"Si, adesso!"
Resta in silenzio fino alla meta, come sottofondo sono passate diverse canzoni, durante alcune muoveva a ritmo gli stivali contro il tappetino nero della macchina, in altre invece restava immobile, forse è il suo modo di sfogarsi per qualche ricordo che la musica involontariamente trasmette..
"Che facciamo qui?"
Senza rispondere faccio il giro del suv per aprirle la portiera, abitudine mai avuta, possono benissimo aprirsi le portiere da sole no?
Ma con lei mi piace fare questo gesto, una premura nuova per me...
"Vieni e vedrai..."
I suoi occhi color ghiaccio si puntano nei miei, mi guarda prima seria, indecisa forse se fidarsi o meno di me, poi sorride, mi allunga la mano che prendo subito, intreccio le mie dita alle sue, mi segue senza domande, ho pensato di portarla in un posto che conosco bene, perfetto per un'avventura che spero azzeri ogni brutto pensiero...

Soltanto una notte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora