Capitolo 26

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Lui...

"Non molto!"
La sua voce trema quasi...
"Che succede?"
I suoi occhi color ghiaccio si fissano su di me, fa un tiro dietro l'altro solo per sfogarsi senza nemmeno assaporare il momento, cosa che solitamente facciamo entrambi quando siamo insieme...
"Ti ricordi quella volta che mi hai beccata in macchina al telefono?"
Annuisco...
"Era mio fratello, mi chiama spesso ultimamente ma non per dirmi cosa carine..."
"Cosa vuole?"
Le chiedo quasi sottovoce, appoggia la testa alla mia spalla...
"Ha sempre fatto il pugile da quello che ricordo, era davvero bravo, a casa guardavamo sempre i suoi incontri registrati, mi ricordo la tv accesa con i suoi incontri che andavano ad ogni ora del giorno, poi non si è ben capito cosa sia successo, forse ha fatto male il riscaldamento, o forse non era pronto per quell'incontro, in ogni caso si è infortunato a tal punto da non poter più combattere..."
Ascolto attentamente ogni singola parola, prende una tiro dalla sigaretta prima di continuare...
"Da quel momento in poi la sua vita non è più stata la stessa, è crollato tutto quello che aveva costruito, l'unico modo per avere un contatto con lui era accompagnarlo a vedere gli incontri dei suoi amici ma poi sono diventata grande, avevo le mie cose da fare, le mie amiche e ci siamo allontanati..."
Chiude gli occhi, le sfioro la coscia poco coperta dalla maglia lunga che indossa con le dita...
"Ci siamo così allontanati da non trovare più un punto in comune, lui è quello che aveva tutto ma non è stato capace di superare l'ostacolo che la vita gli ha messo davanti, io sono quella che sta facendo di tutto per realizzare i suoi sogni ma a lui non va bene..."
Si accende una seconda sigaretta, è nervosa..
"La sua vita è finita, così dice lui almeno, quindi anche tutti gli altri non devono fare nulla, secondo lui dovrei lasciarmi trasportare dalla vita senza un obbiettivo, non fa per me!"
Fa un respiro profondo...
"È questo che ti ha detto al telefono?"
Le chiedo..
"Più o meno si..."
Si passa una mano tra i capelli per spostarli prima di appoggiare la testa la muro...
"Me lo dice anche ogni giorno nei messaggi in caso non avessi recepito qualcosa!"
Mi volto a guardarla, i suoi occhi color ghiaccio si puntano nei miei di nuovo...
"Nulla di quello che gli è successo è colpa tua!"
Commento sincero...
"Dovrebbe capito lui!"
Prende aria prima di spostare lo sguardo sul cielo stellato, stasera la luna è così piccola che non illumina quasi niente..
"Mio padre pensa che fare il pugile non sia adeguato alla nostra famiglia!"
Mi viene da ridere a dire questa frase..
"Dovrei lavorare nell'impresa di famiglia come farà un giorno Jason, peccato che non si accorga che sta uccidendo suo figlio così.."
Stringo i pugni con forza..
"Per questo beve?"
Mi chiede lei...
"Te né sei accorta tu e non suo padre, direi ho detto tutto!"
La sua mano mi avvolge il pugno che stringo così forte da farmi male, sfiora le mie dita con le sue piano, si appoggia ancora a me...
"Vorrei poterti aiutare!"
Sorrido..
"Anch'io Bimba!"
Stringo le sue dita tra le mie, mi abbasso con la testa per vedere il suo sguardo, quegli occhi color ghiaccio catturano i miei come una calamita, sono così chiari da farmi vedere tutto quello che pensa in questo momento, per la prima volta si è aperta con me, mi ha raccontato così tanto di questa situazione che vive nella sua famiglia che mai mi sarei immaginato, forse non dovrei fare quello a cui sto pensando, sarebbe tutto sbagliato ma ogni volta che lei è così vicina fatico a ragionare...
"Posso?"
La mia voce è roca quando mi escono le parole, le sue labbra si piegano in un sorriso, in effetti è strano quello che ho appena chiesto, non è da me..
"Non ci aiuterà questo..."
Mi dice lei sottovoce, muove le labbra carnose troppo vicine alle mie, sento il suo respiro sulla mia pelle, il suo profumo mi invade le narici, ha perfettamente ragione ma fatico a mettere in ordine i pensieri in questo momento...

Soltanto una notte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora