Passeggiata

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Passeggiata. Era questa la parola che ronzava nella testa dei concorrenti rimasti.
Passeggiata. Era la causa delle continue chiamate dalla casetta o studio verso la produzione.
Passeggiata. Era l'argomento di cui i ragazzi parlavano spesso cercando ti intenerire la produzione.
Passeggiata. Era la questione a cui tutti stava a cuore. Rappresentava un momento di svago, uno stacco dalla routine ormai sempre più frenetica della realtà di Amici.
In particolare, a due ragazzi la questione era molto a cuore perché quella speranza rappresentava l'unico momento in cui potevano essere solo loro due, Giulia e Giovanni, lontano da telecamere e dai compagni.
Dopo settimane di continue richieste Maria, in vista della finale, decise di fare un regalo ai ragazzi. Durante il collegamento per comunicare ai ragazzi il raggiungimento del traguardo dei dischi d'Oro e di Platino disse "Oltre ai miei più sentiti auguri, vi comunico che la produzione ha accolto in parte la vostra richiesta di fare una passeggiata. Dico in parte perché abbiamo deciso di farvi un altro regalo. Vi concediamo due giorni di riposo totale, sabato e domenica, dove poter scegliere voi come gestire il tempo.
Abbiamo pensato di farvi fare un pic nic tutti insieme sabato a pranzo, per la restante parte siete liberi. Cosa molto importante: le telecamere saranno spente. Confido nelle vostre capacità di responsabilità. Buona giornata". Una volta chiuso il collegamento, ci guardammo. Tutti avevamo la bocca spalancata e gli occhi fuori dalle orbite. Dopo un momento di confusione, incominciammo a festeggiare.
"Cosa vuoi fare Giù?" Mi chiese Sangio, sedendosi di fianco a me sulle gradinate e circondandomi le spalle con uno suo braccio.
"Non lo so, mi piacerebbe passare del tempo da soli.. ma non te lo chiederei mai visto che sono gli ultimi giorni che passerai anche con Deddy e Aka. Tu cosa vuoi fare?" Gli chiesi appoggiando il capo sul suo petto.
"Anche io voglio passare del tempo da soli, ma vorrei stare anche con gli altri.." mi disse iniziando a giocare con i miei capelli.
"Mi è venuta un'idea. Vediamo se è fattibile" mi disse, dopo di che mi lasció un bacio se ne andò.
La giornata si stava concludendo, Sangio era fuori da dopo pranzo e ancora non era rientrato.
"Cosa volete fare questo weekend?!" Chiese Aka, girando il sugo nella pentola.
"Possiamo stare tutto il giorno fuori, magari portiamo le casse, dei giochi..?! Che ne pensate ?" Propose Deddy mentre apparecchiava.
"Raga è pronto, ma Sangio?!" Neanche il tempo di risposta che il vicentino entrò in casa con un sorrisone in faccia.
"Brody ma dove sei stato fino ad adesso?" Chiese Deddy. Nonostante morissi dalla curiosità, continuai a prendere le stoviglie da passare a Deddy.
Mentre mi alzavo per cercare di prendere un bicchiere, sentii delle braccia abbracciarmi da dietro, accompagnate dal suo immancabile profumo che sapeva di casa.
"Amore, non mi saluti?!" Mi chiese facendomi girare. "Hei, dove sei stato tutto il pomeriggio?!" Gli chiesi di rimando.
"Mi sono fatto aiutare dalla produzione per organizzarti una sorpresa" mi disse, accompagnando ogni parola da un bacio.
"Che sorpresa?" "Lo scoprirai".
"PICCIONCINI" urlò Aka, "Basta con queste smancerie" continuo Deddy.
Dopo esserci guardati scoppiammo tutti a ridere, per poi sederci a tavola a cenare.

Sabato Mattina
"Buongiorno ragazzi, è tutto pronto. Divertitevi e mi raccomando niente cavolate. Forza andate" ci comunicò la produzione.
"Andiamo, andiamo forza" dissi urlando per poi scoppiare a ridere.
"Qualcuno qui è felice, chissà come lo sarà dopo" disse Ale, scatenando le risate di Deddy e Aka, mentre Sangio li fulminava con lo sguardo.
Confusa più che mai mi voltai verso il mio ragazzo, ma neanche il tempo di aprire la bocca che mi rispose con un secco "dopo".
Il pranzo e il pomeriggio trascorsero velocemente, tra risate, divertimenti, giochi e balli.
Stavamo per avviarci a casa quando Sangio, dopo un cenno di intesa con gli altri, mi trattenne dal braccio "Giù, io e te non andremo con gli altri, voglio mostrati ora la mia sorpresa" mi disse.
Dopo aver salutato i nostri compagni che ci rivolsero occhiate maliziose e divertite, facendomi arrossire, ci avviamo dalla parte opposta rispetto a dove ci trovavamo.
"E-ecco.. ho deciso di organizzare questo per farti capire quanto sei importante, spero ti piaccia" mi disse Sangio.
"Lo sarà sicuramente" gli dissi prima di fermarmi incredula a quanto vedevo.
Davanti a noi c'era un lavoro apparecchiato per due con a fianco una tenda da campeggio.
"Ti va di cenare e passare la notte sotto le stelle?" Mi chiese incerto.
Non gli risposti. Gli saltai in braccio e lo baciai. Quel bacio, tanto atteso durante quella giornata, riaccese la passione che con il passare del tempo diventava più forte.
Infilai le mani tra i suoi ricci tirandoli leggermente, mentre lui fece scendere le mani sul mio fondoschiena.
Ci staccammo per un breve attimo, il tempo di riprendere ossigeno che la sua bocca era sul mio collo, lasciando dei baci umidi che mi portarono a gemere in maniera sempre più forte e facendomi inarcare sempre di più la schiena.
"G-giù se non te la senti di continuare, è meglio se ci fermiamo. Non so per quanto ancora posso resistere" mi disse con voce roca, scaturendo delle forti vibrazioni nel mio basso ventre.
"Gio sono sicura, non ho esperienza per cui mi scuso se non sarò all'altezza delle tue aspettative" gli dissi con sguardo basso.
Mi depositó a terra e alzandomi con tue dita il mento mi disse "Sapere che non hai esperienza mi eccita da morire, perché so che sono e sarò l'unico ad averti. Non avere paura, ti aiuterò. Farà male ma cercherò di fare piano."
"Che ne dici di entrare?!" Gli chiesi commossa dalle sue parole. "Mi sembrava scontato, non avrei fatto nulla all'aperto" mi disse ridendo.
Appena entrati neanche il tempo di chiedere la cerniera della tenda che subito unimmo le nostre labbra.
Dopo avermi presa in braccio si mise seduto sul letto come me a cavalcioni sopra. Da quella posizione potevo sentire quanto fosse eccitato.
Muovendomi involontariamente, feci scontrare i nostri bacini, scaturendo dei brividi che ci portarono a gemere contemporaneamente.
Mano a mano che la situazione si scaldava, i nostri vestiti finivano a terra. Rimanemmo in intimo tutti e due.
"Giù, se vuoi che mi fermi dimm-" incominciò a dire, ma lo bloccai. "Sono sicura" gli risposi.
Delicatamente mi slaccio il reggiseno baciandomi ovunque, fino a scendere sulla mia pancia per arrivare con le labbra sulle mie mutandine.
"Non hai idea di quanto sei bella Giù" mi disse. Chiedendomi il permesso con gli occhi mi tolse il mio ultimo indumento, per poi lasciare dei dolci baci sulla mia parte più sensibile. Inizialmente imbarazzata, finì per inarcarmi contro la sua testa e rilasciare gemiti sempre più forti.
"G-gio.. Gio.." gli dissi tra un gemito e l'altro prima di arrivare al culmine.
"Sei bellissima Giù, con le guance arrossate, le labbra gonfie per i miei baci e gli occhi che luccicano" mi disse prima di baciarmi.
Durante il bacio feci scendere la mano sui suoi boxer giocando con l'orlo. "Non sei obbligata" mi disse staccandosi delle mie labbra. "Lo so, ma voglio farlo.. mi aiuti?!" Chiesi imbarazzandomi fortemente. Non rispose, mi prese la mano e delicatamente me la depositò sopra la sua vistosa erezione. Iniziai a muoverla piano piano avendo paura di fargli male o di sbagliare, ma ben presto mi accorsi che quello che gli stavo facendo gli piaceva. "Giù... G-giù..." mi disse gemendo.
Incoraggiata dai suoi sospiri, decisi di abbassare i boxer e di calarmi a poco a poco sul suo punto sensibile. Vidi Sangio sgranare gli occhi vedendo e sentendo la mia bocca intorno al suo organo.
Aiutandomi con i movimenti, capì i gesti da compiere e in poco tempo lo portai vicino al culmine.
"Giù, ti prego fermati" mi disse con voce tremante. Pensando di aver sbagliato qualcosa mi scostai. "Non pensare di star facendo qualcosa di sbagliato, anzi" mi disse guardandomi intensamente negli occhi per poi baciarmi.
Mi fece stendere coricandosi sopra di me, riprendendo a lasciare baci sul mio collo
"Giù, se non ti senti sicura fermami ora" mi disse.
Ero sicura, come poche volte nella mia vita. Anziché rispondergli lo avvicinai ulteriormente a me scoccandogli un bacio veloce e racchiudendolo nelle mie gambe.
"Ho capito, farà male. Per qualsiasi cosa fermami. Stringi la mia mano" mi disse prima di posizionarsi ed entrare lentamente dentro di me.
Provai un forte dolore, tanto da chiudere gli occhi. "Giù apri gli occhi, non chiudermi fuori" mi disse rimanendo in mobile e lasciandomi baci sul volto.
Quando aprii gli occhi vidi il suo volto, con un enorme sorriso accompagnato dal suo sguardo dolce e pieno di amore. "Ti amo Sangio, puoi muoverti ora" gli risposi scoppiando a ridere contagiandolo.
Delicatamente iniziò a muoversi e ben presto arrivammo entrambi al culmine gridando il nostro nome.
"Ti amo Giù" mi disse, con voce assonnata, appoggiando il capo sul mio seno.
"Ti amo anche io Gio. Hai reso questa mia esperienza unica. Grazie" gli dissi con le lacrime agli occhi. Ci scambiammo un ultimo bacio per poi cadere nelle braccia di Morfeo.
Ci svegliammo all'ora di pranzo. "Come ti senti ? Hai dolore?"mi chiese preoccupato.
"Sto bene, ho solo fame" gli dissi prima di scoppiare a ridere.
"Forza a fare colazione. Dobbiamo recuperare tanta energia visto che ieri sera non abbiamo cenato " mi disse facendomi imbarazzare e arrossire vistosamente.
"Scemo" affermai dandogli uno scapellotto sulla testa.
Passammo il resto della giornata a farci le coccole per poi tornare in casetta all'ora di cena.
"Ma guarda guarda chi è tornato, pensavamo di dover chiamare i soccorsi" disse Deddy.
"Dalle vostre facce, ma in particolare da quella di Giulia che sta diventando sempre più rossa direi che vi siete divertiti sta notte" continuò Aka.
"Ragazzi buona fortuna a coprire quei succhiotti" finì Ale.
"Siete degli stronzi" dissi cercando di rimanere seria.
Non riuscendoci scoppiai a ridere seguita da tutti gli altri.
"Bravo Brody, hai fatto colpo" disse Deddy a Sangio.
"Ma che simpatici davvero, siete solo invidiosi" rispose a tono il mio ragazzo, per poi prendermi e trascinarmi in un bacio che ci fece rinchiudere nella nostra bolla.
Poco prima che tutto sparisse intorno a noi senti "Sono proprio innamorati" "Beati loro" "Sono fatti per stare insieme" ma non compresi chi le disse, troppo occupata a rispondere la bacio focoso del mio ragazzo.
"Ti amo Giuls" "anche io Sangio".
Con queste parole ci sedemmo a tavola per farci raccontare la giornata degli altri, non senza prese in giro verso le nostre facce beate, le mani intrecciate e gli occhi innamorati.

Angolo autrice:
Spero che vi piacerà.
Se volete lasciate un commento.
Un bacio.

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