Collegio -strane sensazioni-

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Quando mi svegliai fui pervasa da un senso di pace e tranquillità.
Cercai di stiracchiarmi ma mi bloccai sentendo delle braccia cingermi la vita. Solo in quel momento mi accorsi di essere accoccolata al petto di Giovanni, con il volto incastrato nel suo collo,il suono del cuore come sottofondo e le gambe intrecciate.
Mi sentii a casa in quelle braccia, mi trasmettevano protezione e calore, sensazioni insolite se paragonate al ragazzo che mi stringeva.
Fui richiamata alla realtà dai movimenti di Dàmian.
Mi impanicai, non volevo farmi cogliere in fragrante. Non riuscì a fare nulla che aprì gli occhi, inchiodandomi con il suo sguardo. Nuovamente mi persi dentro i suoi occhi, profondi come il mare. Cercai di sollevai ma strinse ulteriormente la presa sulla vita.
"M-m rimaniamo così ancora un po'" mi disse con voce roca dal sonno.
Mi immobilizzai stupita dalle sue parole. Non dissi nulla, mi accoccolai nuovamente al suo petto chiudendo gli occhi, non capacitandomi della situazione.
Pensavo ci odiassimo fino a stamattina ma sono bastate poche ore per cambiare le carte in tavola. Mi sembrava surreale, anni a urlarci e insultarci contro e ora non solo abbiamo dormito insieme tranquilli ma ci stavamo anche coccolando.
Provai una forte confusione e una strana eccitazione.
Fu in queste condizioni che la porta si aprì all'improvviso.
"Ragazzi abbiam-"urlarono Serena e Tancredi in contemporanea, interrompendosi vedendoci. Subito ci staccammo alzandoci.
"Abbiamo interrotto qualcosa?"chiese Tancredi con un sorrisino.
"Nulla" rispondemmo in coro.
"Visto che è così dovete venire di la" continuò Tancredi.
"Voi avviatevi, io vado un attimo in bagno" affermai stiracchiandomi.
Avevo bisogno di stare un attimo da sola per riprendere possesso delle mie facoltà mentali. Nonostante non volessi ammetterlo la vicinanza con il ricciolino mi aveva scombussolato più di quanto pensassi.
"Giu ci sei? Posso entrare?" Chiese Serena.
"Si vieni" le dissi senza alzare lo sguardo.
"Se te lo stessi chiedendo non lo so pure io come siamo finiti così. Ci siamo addormentati credo." ridacchiando confusa.
Mi guardò con un sorriso malizioso "Siete molto carini insieme" affermò facendomi imbarazzare.
"Sere" urlai ridendo.
"Scherzi a parte. Lo penso davvero, stareste bene insieme" continuò stupendomi.
"Sei pazza?? Io e Dàmian?" Scoppiai a ridere estrefatta.
"Sono seria, arriverà il giorno in cui mi dirai che avevo ragione. Forza andiamo dagli altri" mi spinse fuori dal bagno.
"Sere non dir-" iniziai ma fui bloccata "Tranquilla" mi fece l'occhiolino.
"Finalmente" urlò Tancredi vedendoci arrivare.
"Che volete?" Chiesi annoiata. Quando mi svegliavo avevo bisogno di un caffè e di silenzio.
"Dobbiamo andare a prendere le valigie e decidere alcune regole di convivenza" disse Rizzi irritato guardando male Rosa. Percepivo nell'aria tensione, che sarebbe scoppiata in un'ulteriore lite.
Senza dire nulla mi avviai alla porta, non avevo voglia di sentire le loro urla.
"Dove vai?" Mi chiese Luca quando raggiunsi la soglia della porta.
"A prendere le mie cose. Voglio evitare di rompermi i timpani con le vostre urla. Decidete voi. L'unica regola che metto è quella che nessun'altra ragazza entrerà qua dentro" affermai acida prima di uscire sbattendo la porta.
Decisi di avviarmi in caffetteria, avevo bisogno di quella bevanda per concludere decentemente quella giornata. Solo in quel momento mi accorsi di aver saltato le lezioni e il pranzo. Consapevole che avrei avuto il pomeriggio libero mi avviai nella mia vecchia stanza per cambiarmi e andare in palestra a ballare. Era l'unico modo per sfogare quelle strane sensazioni che provavo. Mi aiutava a fare chiarezza dentro di me e nei confronti degli altri.
Ballai per ore arrivando alla conclusione che quelle strane emozioni, quei brividi erano solo una coincidenza dettata dal momento. Forte di queste convinzioni mi avviai nuovamente in camera per lavarmi e preparare le valige.
Una volta pronta le portai nel nuovo dormitorio, trovandolo vuoto. Trovai un bigliettino sul tavolo.
'Giu siamo andati a cena, i babbei non sappiamo dove sono. Ci vediamo dopo. Le Girls'.
Solo in quel momento mi scoprii curiosa delle regole che avevano deciso.
Mi avviai a cena, ridacchiando e immaginando gli scontri tra titani avvenuti nel pomeriggio.
"Finalmente Stabile, pensavo di averti preso definitivamente" affermò Dàmian vedendomi arrivare al lavoro.
"Ti piacerebbe" risposi alzando gli occhi al cielo e sedendomi di fianco.
"Smettila di farlo è irritante" mi disse facendo riferimento al mio gesto.
Per ripicca lo rifeci accompagnato da uno sbuffo.
"Quando avete finito di spunzecchiarvi, Giulietta ecco le regole da rispettare" mi disse Marzano alzando gli occhi al cielo, esasperato dal nostro comportamento, passandomi un foglio.
"Non alzare gli occhi la cielo" imitai la voce del vicentino facendolo sbuffare mentre leggevo quelle poche righe.
-Regole della prigione:
1. Nessun individuo esterno entrerà nel dormitorio;
2. A turno fare le pulizie e tenere pulito;
3. Evitare discussioni inutili;
4. Chiamarci per nome.-
Sotto vi erano le firme di tutti, a cui aggiunsi la mia.
"Chi ha proposto di chiamarci per nome?" Chiesi curiosa.
"Dàmian.... Giovanni" si corresse Serena.
Annui, concorde per quella proposta.
Fu una cena insolita, la passammo in silenzio, ognuno turbato da quella nuova realtà.
La cena si concluse velocemente. Ci avviammo in camera.
"Ragazzi, stavo pensando a una cosa. Vi va se proviamo a far funzionare questa situazione?" Chiesi titubante mordicchiandomi il labbro e tenendo lo sguardo basso.
Seguirono attimi di silenzio.
"Si può fare" affermò Giovanni facendomi alzare di colpo la testa. Lo trovai a scrutarmi, facendomi provare bollicine in tuffo il corpo.
"Va bene" annunciarono a turno tutti.
"Avete voglia di passare la serata insieme?" Chiese Luca.
"Si può fare, prima però fatemi togliere questa divisa scomoda" affermò Martina.
Concordammo tutti, avviandoci in camera per cambiarci.
"Stai bene?" Mi stupì Giovanni una volta che chiuse la porta.

Angolo autrice:
Ecco la nuova parte.
Bacini.

Labbra s'incollano Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora