Semplicitá

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Angolo autrice:
Ho deciso di mettere questo piccolo spazietto qui in alto per dirvi un paio di cose, mi scuso per la lunga assenza ma tra le vacanze e un esame a settembre all'università ero un po' impegnata.
Come noterete dal titolo, questo non è il seguito di "vacanze di gruppo" poiché, nonostante i numerosi capitoli che ho scritto per chiudere la storia, nessuno mi piaceva fino in fondo, portandomi così a cambiare totalmente il genere.
Questo per un po' sarà l'ultimo capitolo, anche perché non ho più molto tempo per scrivere. Spero vi piaccia, fatemelo sapere. Baci

"Gio,sono a casa"dissi varcando l'ingresso di casa.
Quella casa che comprammo dopo pochi anni di relazione.
Casa all'ultimo piano a Roma.
Fu una scelta facile da prendere, entrambi sentivamo il bisogno l'uno dell'altro, costantemente.
Prima di andare a convivere attraversammo un periodo difficile, la lontananza, il poco tempo e i mille impegni furono difficili da gestire, ma insieme li avevamo superati.
La decisione di fare questo passo fu spontanea, sentita da entrambi, presa in uno giorno qualunque.

Era più di un mese che non ci vedevamo. Mesi trascorsi tra stage e tappe di tour, intensi ma passati in solitaria, con l'unica stabilità ,per sopravvivere, di quelle videochiamate serali in cui ci raccontavamo la giornata nel migliore dei casi, nei peggiori invece ci addormentavamo con la voce dell'altro in sottofondo, per poi svegliarci la mattina dopo con ancora la chiamata attiva e l'immagine del volto dall'altra parte dello schermo dormiente.
Eravamo sdraiati sul letto e avevamo da poco finito di fare l'amore circondati da un dolce silenzio che ci coccolava e accogliendoci sempre di più nella braccia di Morfeo.
Fui ridestata dal mio torpore da una voce assonnata che amavo alla follia.
"Giu, stavo pensando a una cosa. O meglio, è un pensiero che nell'ultimo periodo mi martella in testa. So che siamo giovani però mi piacerebbe si avverasse. La mia casa discografica si trasferisce a Roma e mi stavo chiedendo se avessi voglia di andare a vivere insieme" iniziò con tono incerto.
"Davvero? Sai è da un po' che ci penso pure io. Però non sapevo se fosse una scelta affrettata" mi rispose.
"Lo vorrei tanto, davvero. Abbiamo già un'esperienza di convivenza alle spalle, sappiamo a cosa andiamo in contro. Hai voglia di andare a vivere insieme, Lady?" le risposi, lasciandole un bacio sulle labbra.
"Penso proprio di dover accettare" mi rispose scoppiando a ridere.

Non ricevendo risposta lo cercai in tutta casa, fino a fermarmi davanti alla porta del suo studio. Entrai silenziosamente e lo trovai sdraiato sul divano, con i foglio sparsi per terra e gli occhiali da vista.
Cautamente gli sfilai gli occhiali, sistemai i fogli e lo coprì con una coperta.
Gli lasciai un bacio in fronte e uscii dalla stanza.

Decisi di avviarmi verso il bagno per farmi una doccia. Era stata una giornata faticosa e impegnativa ma molto stimolante.
Da quando Amici era finito avevo ricevuto numerose offerte di lavoro che mi permisero di girare tutto il mondo.
Dopo l'ultimo contratto decisi di fermarmi e continuare il mio lavoro a Roma.
Quante soddisfazioni e riconoscimenti ottenuti. Con un sorriso soddisfatto uscii dalla doccia, mi asciugai e mi avviai in camera per vestirmi.

Fu interrotta dal suono del telefono. Mi precipitai a rispondere per evitare di svegliare il vicentino che dormiva nella stanza accanto.
"Pronto?" Risposi.
"Ciao Giulia, sono Maria. Come stai ?" Mi rispose una voce dall'altro lato della comunicazione.
"Hei Mery, tutto bene tu?" Le risposi con entusiasmo.
"Io sto bene, ma avrei piacere a parlare con te, che ne dici di raggiungermi agli Studios?" Mi chiese con voce incerta.
"Volentieri Mery, mi preparo e arrivo" le risposi.

Prima di uscire lasciai un messaggio in cucina, 'Amore, sono stata convocata per un colloquio all'ultimo. Ti ho lasciato dormire. Ci vediamo sta sera. Baci Giuls'.

Uscii di casa silenziosamente, iniziando a provare ansia mano a mano che mi avvicinavo.
Persa nei miei pensieri non mi accorsi di essere arrivata fino al momento in cui non senti una voce chiamarmi.
"Giulia, ciao. Vieni Maria di aspetta" mi disse uno dei tecnici per poi condurmi nello studio della conduttrice.

Labbra s'incollano Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora