Vacanza di gruppo

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Erano passati due mesi dalle fine di Amici.
Furono mesi frenetici, pieni di impegni che ci sballottarono da una parte all'altra dell'Italia.
La relazione con Sangio andava avanti, ci vedevamo poco ma ci sentivamo tutti i giorni.

"Lola, sarebbe bello organizzare una vacanza tutti insieme che dici?" Mi disse Evandro avvicinandosi al mio orecchio per sovrastare il rumore della musica che ci circondava.
"Sarebbe bello. Dici che accetteranno?" Gli chiesi titubante.

Dalla fine del programma ognuno aveva avviato la propria carriera, ed era sempre più difficile riuscire a conciliare gli impegni di tutti.

"Proviamo a sentire che dicono" mi disse.
"Magari spostiamoci da qui, c'è troppo casino" gli dissi alzandomi dal divano nero di pelle su cui mi ero seduta dopo aver ballato per ore.

Era una sera di metà luglio, il caldo afoso colpí Roma diversi mesi prima lasciando i suoi abitanti costrutti a chiudersi in casa con il condizionatore.
Stranamente riuscì a convincere Evandro ad andare a una festa in piscina per combattere quel clima difficile.

Mentre ci avviammo verso un luogo isolato, fece partire la videochiamata.
Immediatamente risposero subito tutti.
"Brody" urlò Deddy e fu seguito da un "Bella Fratè" di Aka. A uno a uno tutti salutarono.
In mezzo alla loro confusione, mi isolai sentendo in lontananza la canzone 'Womanizer'. Mi lasciai trasportare dalla musica, ritrovandomi nel mio mondo, non accorgendomi di essere ripresa da Evandro.
Sentii il telefono vibrare nella tasca delle gonna, ma non me ne curai. Eravamo solo io e la musica. Una volta che finì, fui richiamata alla realtà dagli applausi e dalla urla dei miei amici.

"Sei stata fantastica Lola" mi disse Evandro.
"Bravissima Amore" mi disse Sangio, facendomi arrossire.
"Ciao ragazzi, come state?" Chiesi con imbarazzo. Nonostante la domanda fosse riferita a tutti mi concentrai solo sul ricciolino che mi faceva battere forte il cuore.
"Giu, amore, asciuga la bava" mi riportó alla realtà Martina, scatenando una risata generale.
"Brody hai lo sguardo da pesce lesso" disse contemporanea Deddy a Sangio.
Provai un forte senso di imbarazzo e sentii le guance andare a fuoco.
"Siete pessimi, degli stronzi direi. Giu mi manchi, non sai quanto. Potresti rispondermi al telefono?" Mi disse con quel sorrisino storto che solo lui aveva.
Lo guardai confusa, per poi ricordami del suono che sentii mentre ballavano.
Apri il telefono e trovai un suo messaggio.

'Amore sei bellissima, mi manca vederti ballare dal vivo. Spero possiamo vederci presto. Quella gonna è troppo corta e mette in risalto troppo il tuo sedere. La devi buttare'

Appena terminai la lettura scoppiai a ridere, attirando lo sguardo di tutti su di me.
"Sei proprio scemo" gli dissi facendogli la linguaccia, non curandomi delle facce perplesse dei nostri amici.
"Simpatica" mi disse di rimando.
"Bene, dopo aver avuto la nostra dose giornaliera dei Sangiulia, ci potete dire del perché di questa videochiamata" chiese Rosa impaziente.
Guardai Evandro, facendogli cenno di comunicare la notizia.
"Stavamo pensando" iniziò, ma fu interrotto da Luca.
"Oddio, loro due che pensano insieme" disse il napoletano, portando a una risata generale.
"Che simpatico Aka, vorrà dire che non vi diremo nulla. Vi salutiamo, addio" dissi con tono teatrale.
"Scherzi a parte, io e Lola avevamo pensato di proporvi di fare una vacanza tutti insieme" dissi infine il romano.
La proposta fu accolta da tutti con entusiasmo.
Sentii il telefono suonare nuovamente.

'Lola, non vedo l'ora di passare del tempo con te. Non sai quanto mi manchi. Ho delle novità da raccontarti, ne sarai contenta. Ti amo Lady' sorrisi davanti a quel messaggio.

"Lola, Lola... Giulia" urlò nel mio orecchio il mio amico.
"Ma sei impazzito?"gli urlai di rimando.
"Erano cinque minuti che ti chiamavano, ma eri troppo imbambolata a fissare il messaggio che il belloccio del tuo ragazzo ti ha mandato. Ci puoi ascoltare un secondo? E tu piantala di importunarla. Già vive nel suo mondo se poi ti ci metti pure tu" ci rimproverò Evandro scatenando forti urla dal resto del gruppo.
Mi imbarazzai all'istante, comprendimi il volto con le mani.
"Brody non farmela arrossire, che non posso godermi lo spettacolo" affermò Sangio con sguardo dolce.
"Ti amo"gli dissi.
"Raga li abbiamo presi, meno male che Mr. Criterio non voleva comportarsi da coppia sdolcinata" urlò Deddy scoppiando a ridere.
"Lola prestami attenzione un attimo, dopo puoi tornare nel tuo mondo d'amore. Ti va bene andare via dalla metà di agosto in poi?" Mi chiese Checco.
"S-si non ci sono problemi, anche perché in Spagna vado la prima di agosto" risposi.

Mentre gli altri discutevano sulla metà, mi avvicinai al romano "Ev, vuoi che chiediamo se può venire anche Alessio?"gli sussurrai all'orecchio per non farmi sentire dagli altri.
"Non lo so, perché dovrei spiegare un po' di cose, non so se sono pron-" lo interruppi.
"Non devi avere paura del loro giudizio, li conosci, sai che non hanno pregiudizi" lo strinsi in un abbraccio.
"Lo so Lola, però ho paura" mi disse.
"Non devi, ti amiamo per come sei, non avere paura" gli dissi stringendolo forte.
"Italia chiama Roma, ci siete?" A interrompe il nostro momento fu Tommaso.
"Ci siamo" risposi per entrambi.
Guardai Sangio, aveva una sguardo confuso. Sapevo che Evandro non gli avesse detto nulla, sapevo che si stava sentendo escluso.
"Ev credo che a Sangio dovresti dirglielo. Sei il suo migliore amicò" gli dissi mantenendo lo sguardo sul ricciolino.
"Hai ragione, magari quando finiamo la chiamata con tutti lo contattiamo io e te"mi disse.
Dopo un cenno della testa tornammo ad ascoltare gli altri.

"Bene, entro domani vi farò sapere se ho trovato qualcosa per la Toscana. Ci sentiamo domani belli, ciao" disse Checco per poi essere seguito dagli altri.

Dopo che la chiamata si fu chiusa, scrissi a Sangio: "Amore ho bisogno di te, hai tempo per vederci?". Mi videochiamò.
"Amore che è successo ?" Mi chiese con tono preoccupato.
"E-ecco, c'è una cosa che devi sapere.. Ev ti vuole parlare" gli dissi con voce incerta, prendendo per mano il mio amico.
"Ciao Sangio" disse il romano non alzando la sguardo da terra.
"Ciao Brody, che succede?" Chiese.
Segui un lungo silenzio. Guardai Sangio, vedevo la sua espressione diventare sempre più confusa. Sentivo le rotelle della sua testa muoversi velocemente, fino ad arrivare a un'espressione di delusione.
"Amore non è successo quello che stai pensando, non ti ho tradito con Ev" gli dissi e lo vidi tirare un sospiro di sollievo.
Sentendo quella frase, il romano di fianco a me alzò la testa e disse "Davvero credi che ti tradirebbe mai ? Con me poi? È follemente innamorata di te amico, sei davvero fortunato".
"Scusa per averlo pensato" mi disse il vicentino, con voce triste.
"Sei uno stupido" gli dissi con finto tonto arrabbiato.
"Che succede amico?" Richiese Sangio.
"E-ecco, mi sono innamorato, ma è complicato" Gio non lo interruppe mai, sapendo la difficoltà del nostro amico di esprimere ad alta voce i suoi sentimenti.
Gli strinsi la mano incoraggiandolo.
"Solo che, è un maschio. Si chiama Alessio" finì il discorso riabbassando la testa.
"Ma è una cosa bellissima amico, perché non me lo hai detto prima. Congratulazioni, lo voglio conoscere" disse Gio guardando l'amico con un grande sorriso sul volto.
"Sei contento? Non hai problemi?" Continuò il ragazzo al mio fianco.
"Mi sento offeso amico, lo sai che per me non c'è differenza tra amare una donna o un uomo, è sempre amore. Sono contento, ti meriti un po' di felicità" finì Sangio.
"Te lo avevo detto, stiamo parlano di Sangio non di uno qualunque" gli dissi per poi stringerlo in un abbraccio.
"Non piangere, piccolo" gli dissi quando lo senti singhiozzare.
"Vi voglio bene ragazzi" mi strinse più forte.
"Ragazzi se riesco vi raggiungo in questi giorni, così parliamo un po' che dite?" Chiese il mio ragazzo.
"Sarebbe bello" gli risposi con un sorriso. Quando amavo quel ragazzo particolare, quel puntino rosa in mezzo alla folla diverso da tutti.
"Ora Ev, ci asciughiamo le lacrime e torniamo alla festa" gli dissi.
"Amico ti devo chiedere una cosa, non farla avvicinare da nessuno e tienile bassa la gonna" disse con tono serio il riccio.
"Sarà fatto amico" "sei proprio un cretino" dicemmo in coro.
Dopo averlo salutato tornammo alla festa con i cuori più leggeri.
"Grazie Lola, sei fantastica" mi disse, dopo qualche ora mentre tornavamo a casa.
"A questo serve la famiglia" gli risposi lasciandogli un bacio sulla guancia.

Labbra s'incollano Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora