Lady

2.2K 76 0
                                    

Erano giorni che Sangio era strano, distaccato. Passava molto tempo chiuso in camera a scrivere.
Anche quando stavamo insieme lo sentivo lontano. Si fermava a guardami, mi sorrideva e cadeva nei suoi pensieri.
Tutti lo notammo, ma con nessuno parlava.
Mentre rimuginavo su questa situazione, vidi l'oggetto dei miei pensieri entrare in camera.
"Giù" mi richiamò sdraiandosi al mio fianco e facendomi appoggiare al suo petto.
"C'è un motivo per cui sono distante in questi giorni, ho trovato l'ispirazione per una nuova canzone" mi disse con tono dolce iniziando a giocare con i i mie capelli.
"Davvero ? Me la fai sentire?" Gli chiesi curiosa. "No, prima la voglio finire." Mi disse.
Anche se provai una punta di delusione davanti alla sua confessione, cercai di nasconderlo.
"Ti prometto che appena l'avrò finita sarai la prima ad ascoltarla" mi disse capendo il mio stato d'animo.
Ci sorridemmo, scambiandoci un bacio che divenne sempre più passionale.
Presi dal momento mi misi a cavalcioni su di lui, facendo passare le mani tra i suoi morbidi ricci.
Lui, al tempo stesso, mi spinse contro il suo petto, muovendo le mani sulla mia schiena e  andando a stringere il mio fondoschiena.
"Sangiovanni! Giulia!" Al richiamo della produzione balzammo sul posto, ci guardammo e scoppiamo a ridere.
"Ops" gli dissi mentre lo guardai. Bello da togliere il fiato, con gli occhi carichi di desiderio, i capelli scombinati, le labbra gonfie e il fiato corto.
"Uffa, sempre sul più bello. Siete solo invidiosi" rispose Sangio tra l'ironico e il serio.
"Ragazzi le conoscete le regole." Ci disse Paola, la caporedattrice.
Consapevoli di avere le telecamere puntate addosso, ci alzammo e raggiungemmo la cucina, dove fummo accolti da sguardi maliziosi.
"Bene bene, guarda chi è stato rimproverato dalla produzione. Sono nuovi quei succhiotti Giulietta?!" Chiese Checco alla piccola.
"Sangio, hai il collo tutto rosso ? Sei stato punto da qualcosa o qualcuno?!" Continuò Deddy, aumentando le risa generali.
"Siete degli stronzi" disse Sangio.
Per tutto il tempo provai un forte senso di imbarazzo e cercai di nascondermi il più possibile nelle braccia del mio ragazzo.
"Qualcuno qui è imbarazzato" continuò Tancredi facendo ridere tutto il gruppo.
A salvarmi dalla situazione fu Tommaso che mi chiese se volessi far un dolce con lui. Dopo un mio cenno affermativo e fatto scomberare la cucina agli altri ci mettemmo al lavoro.
"Giù, posso farti una domanda?" Mi chiese Tommi dopo attimi di silenzio.
"Tutto quello che vuoi" gli disse con un sorriso incoraggiandolo a parlare.
"Forse, mi piace una persona qua dentro, ma non penso di essere corrisposto" mi disse con un tono triste.
"Forse ho capito chi è, me lo vuoi dire tu però?!" Gli chiesi sperando che fosse Leo.
"È Leo, ma sono sicuro che non sono corrisposto, sai mi ha detto di avere una mezza relazione fuori" continuò.
Smisi di girare l'impasto, lo strinsi in un abbraccio e gli dissi "Tommi, dovresti parlare con Leo. Vedo come vi guardate, come vi cercate e la forte sintonia che avete. Mi ricordate molto me e Sangio. Se ti può aiutare la mezza storia che Leo aveva fuori l'ha chiusa tempo fa. Non posso dirti altro perché 'spetta a lui raccontartelo" gli sussurrai tutto questo all'orecchio. Sperai che le mie parole lo avessero convinto a esprimere definitivamente i suoi sentimenti al mio fratellone.
"Grazie Giù sei fantastica. È davvero un piacere parlare con te di qualsiasi cosa. Spero di trovare la situazione per potergli parlare da solo" mi disse.
"Possiamo creare noi la situazione" iniziai a parlare, ma vedendo la sua faccia confusa continuai "sta sera potremmo giocare a obbligo e verità, che dici?" Gli chiesi. Vedendo la sua faccia sconvolta scoppiai a ridere attirando l'attenzione di tutti su di noi.
"Cosa sta succedendo qui?" Spuntò fuori Sangio, provando un pizzico di gelosia vedendo la sua ragazza ridere ed essere nella braccia di un altro.
"La tua ragazza è un genio, grazie Giù" mi disse Tommi dopo avermi lasciato un bacio sulla fronte.
"Quando vuoi" gli dissi di rimando, prima di avvicinarmi a Sangio che subito mi trascinò nelle sue braccia.
"Come sta venendo la torta?" Chiese Leo sbucando in cucina.
"Male, anche perché c'è Giulia in cucina" rispose il mio ragazzo scoppiando poi a ridere.
"Giù, devo mostrati una cosa, vieni ?" Mi chiese con voce incerta.
Chiedendo silenziosamente il consenso a Tommi, ci avviamo nella stanza del riccio.
"Voglio farti capire il perché in questi giorni ero spesso perso nei miei pensieri... metti le cuffie" mi disse porgendomele.
Le presi e le indossai titubante.
Poco dopo partì una base e ben presto la voce del mio ragazzo risuonò nelle mie orecchie.

Labbra s'incollano Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora