Collegio -dolci carezze-

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Fui svegliata dal profumo dei fiori e da delicati baci sulla faccia. Mi coccolai a lungo di quella dolcezza prima di aprire gli occhi e tornare alla realtà.
Avevo paura. Mai come prima di allora desideravo scappare da una situazione per evitare di soffrire.
Avevo paura che si fosse pentito, che provasse fastidio o delusione da quanto successo, che non volesse realmente compiere quel passo con me.
Nonostante la mia fama da 'ragazza popolare' non ero mai andata oltre al bacio con un ragazzo. Non mi sono mai sentita pronta, ma con lui era tutta un'altra faccenda. Mi aveva fatta sentire bella, amata e desiderata senza mai prendermi in giro per la mia palese inesperienza.
Mi aveva coccolata, aiutata e vezzeggiata nel momento più difficile, baciandomi intensamente e amandomi con il suo dolce sguardo.
Se anni fa mi avessero detto che la mia prima volta l'avrei condivisa con lui, sarei scoppiata a ridere prendendolo per pazzo, ma a oggi sono contenta per come siamo andate le cose.
Nonostante il benessere del momento ci eravamo fatti travolgere dall'attrazione e dalla chimica che si creava ogni volta che i nostri sguardi si incontravano, ogni volta che sentivamo la presenza dell'altro nella stessa stanza, tuttavia, senza pensare alle conseguenze. Conseguenze che ora mi facevano tremare tutta.
"So che sei sveglia, bambolina" mi sussurrò all'orecchio, con voce roca e assonnata Giovanni.
Non risposi, semplicemente mi strinsi ulteriormente al suo petto, sospirando leggermente.
Sospiro che fu corrisposto dal suo e accompagnato dal rinsaldare la presa sulla mia vita.
Lentamente apri gli occhi, scontrandomi con l'oceano che rappresentavano i suoi.
Stupendomi lèssi un'immensa dolcezza e felicità in quello sguardo, accompagnato da un dolce sorriso.
Ci fissammo a lungo, nessuno dei due voleva rompere il silenzio che si era creato. Ci coccolammo ancora di quegli attimi prima di realizzare che eravamo ancora nudi, coperti dalle nostre camicie aperte.
Avvampai imbarazzata ripensando a cosa fosse successo e cercando di coprirmi meglio con la sua camicia. Mentre compii questi gesti sentii un forte dolore al basso ventre che mi fece gemere.
"Stupida, fai piano. Fare l'amore è sempre un'esperienza sconvolgente per il corpo, se poi era la prima volta è ancora più forte la sensazione" mi disse facendomi stendere nuovamente sul suo petto.

Fare l'amore. Per lui avevamo fatto l'amore, non del semplice sesso.

Dolcemente stupita ed emozionata nascosi il volto nell'incavo del suo collo, vergognandomi del suo essere consapevole della mia situazione ma anche felice per come aveva descritto il nostro rapporto.

Amore. Allora non ero l'unica ad averlo provato.

Riprese a coccolarmi, giocando con i miei capelli e lasciandomi dei baci sulla testa.
"Grazie" sussurrai al suo orecchio, chiudendo gli occhi.
"Per cosa?"mi chiese confuso sollevandomi il volto e facendo scontrare i nostri sguardi.
"Per non avermi preso in giro per la mia inesperienza e per il mio essere impacciata" affermai sottovoce appoggiando il mento sul suo petto e continuando a osservarlo dal basso.
Mi guardò sconvolto e incredulo, sicuramente non si aspettava questa mia risposta.
"Giu, non avrei mai potuto prenderti in giro. Nonostante per anni ci siamo odiati, ora la situazione è cambiata. Il sapere di essere stato il primo mi riempie di orgoglio e mi eccita enormemente. Non avrei mai pensato a una realtà in cui noi diventavano prima amici per poi scoprirci sempre di più. Ma ti giuro che tutto questo mi fa provare una forte gioia e felicità, tanto da sembrarmi assurdo. Per anni ti ho osservato da lontano chiedendomi il perché fosse così il nostro rapporto, facevo di tutto per infastidirti, ma solo ora mi rendo conto che facevo di tutto per attirare la tua attenzione. Se avessi la possibilità di tornare indietro rifare tutto pur di vivere nuovamente quello che sto viven-" lo interruppi baciandolo dolcemente per ringraziarlo di tutto quello che aveva fatto per me, ma soprattutto per nascondere le lacrime che mi pungevano gli occhi.
Quel bacio rappresentò tutti quei sentimenti che provavano ma per cui, almeno per il momento, non avevamo il coraggio di esprimere ad alta voce.
"Perché piangi?" Mi chiese dolcemente asciugandomi una lacrima ribelle che scappò dal mio controllo.
"Per le belle parole che mi hai detto. Nessuno prima di allora mi ha apprezzato come stai facendo tu negli ultimi tempi. Ho sempre pensato che tra di noi ci fosse una specie di connessione che prima o poi ci avrebbe portato a unirci ma pensavo fosse solo frutto della mia immaginazione. Ogni volta che battibeccavamo ero felice, perché era l'unico modo che avevo per relazionarmi con te. Cercavo in tutti i modi di richiamare la tua attenzione pur di avere il tuo sguardo addosso. Anche io se tornassi indietro rifarei tutto da capo per arrivare a questo momento" gli dissi continuando a guardalo, per la prima volta consapevole che quelle forti emozioni erano condivise da entrambi.
"Lo stesso facendo io, il punzecchiati, il prenderti in giro era per avere la tua attenzione" riaffermò imbarazzato facendomi ridacchiare.
"Che cretino" gli dissi lasciandogli un buffetto sul naso.
"Ma sentitela" affermò il riccio iniziando a farmi il solletico.
"Ti prego smettila" urlai ridendo sempre più forte.
"Prima ti devi scusare, piccola ingrata" affermò continuando la sua tortura.
Mi arresi sentendo l'aria abbandonare i polmoni.
La nostra bolla fu scoppiata dalla suoneria dei nostri telefoni.
Ci guardammo e scoppiammo a ridere, consapevoli della sgridata che sarebbe seguita in seguito alla nostra fuga.
"Non voglio rispondere" affermai grattandomi gli occhi e sdraiandomi nuovamente. Non ero pronta alle loro urla e alle loro domande.
"Siamo in due, ma almeno uno dei due deve farlo. Sei consapevole che se non rispondiamo sarà peggio?" Disse con tono fintamente preoccupato.
"Hai ragione, rispondiamo insieme?" Gli dissi lasciandogli un bacio sulle labbra.
Annui piano prima di trascinarmi sul suo petto, accettando la chiamata e mettendo il viva voce.
"Sangio ma dove cazzo siete?" Urlò Deddy furioso.
"Giulia è con te?" Chiese contemporanea Rosa con tono preoccupato.
"Dove siete finiti tutto il giorno?" Chiese una voce indistinta a causa del loro sovrastarsi urlando.
Ci guardammo scoppiando a ridere.
"Mi sa che li abbiamo fatti arrabbiare" sussurrai tra le risa guardandolo.
"Certo che siamo arrabbiati"urlarono contemporaneamente.
Smettemmo di ascoltarli, sentendo i dolci insulti che ci stavano tirando dietro.
Ci staccammo dopo lunghi attimi, accompagnati da uno strano silenzio.
Guardammo il telefono, trovandolo spento.
"Mi sa che siamo nei guai" affermai scoppiando a ridere.
"Già lo penso pure io. Ci conviene andare" mi disse mettendo un dolcissimo broncio.
Baciai quella tenera espressione, era buffo faceva tanto il duro e tenebroso ma in questi momenti era peggio di un bambino.
"Perché ridi?" Mi chiese sorridendo.
"Tu ridi" gli risposi sporgendomi per baciarlo.
"Io rido" ridacciò riprendendo a baciarmi.
"Dobbiamo andare Gio" sussurrai sulle sue labbra.
"Andiamo" sbuffò iniziando a rivestirsi.
In poco eravamo nuovamente coperti dalle divise, pronti per affrontare i nostri amici arrabbiati.
Lo guardai attentamente bello nella sua imperfezione con la divisa stropicciata, la cravatta aperta, i capelli in disordine e lo sguardo assonnato.
Mi avvicinai lentamente, alzandomi sulle punte per passare una mano tra quei morbidi ricci che tanto amavo e con cui mi divertivo a giocare.
Mi sentii afferrare la vita spingendomi contro il suo petto.
"Se andiamo avanti in questo modo non c'è ne andremo più" sussurrò sulla mia bocca prima di baciarmi.
"Andiamo" mugugnai staccandomi e prendendolo per mano.
"Si andiamo" sussurrò prima ti tirami una pacca sul sedere.
"Che fai cretino" urlai con tono fintamente arrabbiato.
Scoppiò a ridere prima di baciarmi nuovamente, trascinandomi nella nostra bolla.
Fummo interrotti dal suono dei nostri telefoni, sbaffando ci staccammo e rispondemmo.
"Pronto?" Chiesi.
"Abbiamo un problema"affermò la voce dall'altra parte della linea.

Angolo autrice:
Scusate l'assenza ma ho avuto molti impegni in questi giorni.
Non è il massimo come capitolo, spero vi piaccia.
Baci.

Labbra s'incollano Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora