Prima di lasciare il camerino, recuperai le mie cose e presi il cartello che avevo chiesto precedentemente a Maria.
"Ma quel cartello?" Mi chiese confuso mentre uscivamo.
"È mio, così come è mio questo cappello" risposi togliendogli il capo e scompigliandogli i cappelli.
Scoppiò a ridere, era bello riaverlo accanto, godermi la sua presenza.
"Sei sicura ?" Mi chiese con tono ironico.
"Assolutamente" risposi per poi alzarmi sulle punte e stampargli un bacio sulle labbra.
Bacio che subito approfondì, spingendomi contro il muro e facendo passare le sue braccia interno ai fianchi.
"Ragazzi, ma insomma" urlarono Rudy e Nueve.
"Che rompi palle" rispose Sangio allontanandosi.
"Avanti di questo passo non usciremo più. Sangio tu vai avanti. Giulietta tu resti indietro con me" disse Rudy, prendendomi sottobraccio.
"Mannaggia" risposi mettendo il broncio.
"Sei cattivo Rudy" continuai.
"Mi ringrazierai. Cosa direbbero le vostre fan se vi vedessero baciarci così intensamente, come se non ci fosse un domani ?" Mi chiese con tono ironico, riprendendo a camminare vedendo che Sangio e Neuve erano fuori dal nostro campo visivo.
"Sarebbero contente per noi" risposi seria, ma vedendo la sua faccia sconvolta scoppiai a ridere.
"Chi sei tu? Che ne hai fatto di Giulia?" Mi chiese per poi scoppiare a ridere pure lui.
Fu in queste condizioni che raggiungemmo Sangio e il suo manager fuori.
"Perché ridere?" Ci chiese il diretto interessato, scatenando ancora di più le nostre risa.
"Perchè ho promesso a Rudy di fargli una scenetta" risposi, allontanandomi al coach e salendo su un muretto.
"Pronto Rudy a registrare?" Chiesi, mettendomi in posizione e alzando il cartello con il nome del mio ragazzo.
"Din don din don, il volo Roma-Parigi è pronto al decollo. Qualcuno ha visto Sangio? Sangio dove sei? Mi vedi?" Iniziai, saltellando sul posto facendo finta di voler scorgere il lontananza la sua figura.
"Giu non muoverti troppo che si alza il vestito" mi rimproverò il vicentino, prendendomi in braccio.
"Così si alza ancora di più" gli dissi ridendo.
"Vero, però ti copro io" rispose per poi baciarmi.
Con quei baci era come se volessimo esprimere il desiderio che avevamo l'uno dell'altro e che, a causa delle telecamere, non avevamo mai potuto soddisfare.
Quando sentii la sua lingua picchiettarmi sulle labbra mi staccai, volendo evitare di essere ripresa mentre ci baciavamo in maniera così passionale, ma soprattutto evitare il fastidio di essere nuovamente interrotti.
"Gio, meglio di no. Aspettiamo di essere soli" affermai facendogli l'occhiolino.
"Hai ragione bimba, non vedo l'ora che siamo solo noi due" mi disse allontanandosi da me e lasciandomi una pacca sul sedere.
"Forza, salite" disse Neuve, facendo finta di essere esasperato dal nostro comportamento.
Durante il viaggio di ritorno, mi sentivo strana, accaldata, desiderosa che arrivassimo il prima possibile.
Forse era a causa della mano del ricciolino appoggiata sulla mia coscia che disegnava dei ghirigori o il suo fianco caldo sul collo.
Provavo un connubio di sensazioni nuove, che desideravo sfogare.
"Bene, ragazzi ci vediamo domani mattina. Mi raccomando" ci disse Neuve una volta arrivati davanti a casa mia.
"Certo" risposi per entrambi vedendo Gio addormentato sulla mia spalla.
"Gio sveglia, siamo arrivati" gli dissi cercando di smuoverlo.
"Finalmente, andiamo" disse.
"Ragazzi ci vediamo domani mattina nella Hall, buonanotte" disse il manager.
Dopo aver salutato tutti ci avviammo verso la nostra camera da letto.
Appena chiusi la porta, fui coinvolta in un bacio passionale, intenso. Immediatamente infilai le mani nei suoi ricci, mentre lui mi sollevava facendomi agganciare le gambe intorno al suo bacino.
Si staccò dalle mie labbra iniziando a lasciare una serie di baci umidi sul collo, morsicchiano qualche volta il lobo.
Un forte sospiro uscì dalle mie labbra, costringendomi a stringere le gambe.
"Gio" ansimai con voce roca, quando iniziò a mordicchiare un punto del collo sotto l'orecchio.
Gli presi il volto e lo riportai davanti al mio, per poi concedergli lo stesso trattamento del suo.
A poco a poco ci spostammo dall'ingresso in camera.
Guardandolo negli occhi gli sfilai la maglietta che indossava, lasciandogli una scia di baci che partivano dal petto fino al bordo dei suoi pantaloni, abbassandoglieli lentamente, lasciando un bacio sul suo punto sensibile coperto delle mutande.
"G-Giu" ansimò con voce roca, prendendomi per le braccia e trascinandomi sul letto.
Ci baciammo a lungo prima che mi sciolse il lacciò del vestito.
"Sei bellissima" mi sussurrò prima di togliermi il reggiseno lanciandolo da qualche parte nella stanza.
"Davvero bella" affermò prima di iniziare a mordicchiarmi un capezzolo, stimolando con la mano d'altro.
"G-giò" ansimai. Avevo la necessità di averlo più vicino, di sentirlo mio.
Lo sentii scendere con le labbra, arrivando al bordo delle mie mutandine. Me le sfilò di colpo facendomi lanciare un urlo di sorpresa.
Baciò delicatamente il mio punto più sensibile, aggiungendo stoccate con la lingua.
"G-giò, ti prego, G-gio" ansimai sempre più forte, sentendo crescere l'onda dell'orgasmo.
Quando pensai di ottenerlo si fermò lasciandomi insoddisfatta.
"Non così Giu" mi disse con voce roca e eccitata prima di baciarmi.
Invertii le posizioni, mettendomi a cavalcioni su di lui.
"Sei un monello" affermai per poi spingere il mio bacino contro il suo provocando un lungo brivido a entrambi.
Non gli lasciai il tempo di riprendersi che velocemente mi abbassai su di lui togliendogli i boxer che indossava.
Incominciai a toccarlo prima, delicatamente.
Decisi che lo avrei fatto impazzire, esattamente come lui aveva fatto con me.
Iniziai a mordicchiarlo, leccarlo per poi prenderlo in bocca.
"Giu"urlò.
Iniziai a muovermi sempre più velocemente per poi fermarmi prima che potesse arrivare.
Risalii su di lui e dopo averlo baciato intensamente, mi calai sopra accogliendolo dentro di me.
Eravamo di nuovo una cosa sola, fusi insieme. Sospirammo contemporaneamente.
Fin da subito le spinte furono veloci, entrambi sentivamo il bisogno di raggiungere il culmine, ma al tempo stesso volevamo goderci il momento.
"Gio, vai più veloce" gli dissi tra un ansimo e l'altro.
"Giu, ci sono quasi" sussurrò lui.
Dopo poche spinse raggiunsimo insieme il culmine, urlando i nostri nomi.
Crollai tra le braccia di Gio, ero sfinita ma appagata.
Mi depositò un bacio in fronte e mi strinse a se.
"Giu, dovresti permettermi di uscire da te" mi disse con voce stanca ma con uno sguardo appagato e lussurioso.
"Rimani un pochino ancora"gli risposi, sporgendo le gambe intorno al suo bacino.
Ci coccolammo per un po' prima che lui si sollevò e uscì da me.
Un vuoto si fece spazio immediatamente, era come se mancasse una parte.
"Giu, stai bene?" Mi chiese Sangio dopo essersi sdraiato su un fianco e osservandomi.
Lo osservai lasciandogli una carezza sulla guancia.
"Mi sei mancato" risposi per poi accoccolarmi al suo petto.
"Pure tu piccola, ora dormi" mi disse prima di sistemarsi meglio con me sdraiata sopra.
"Buonanotte amore" gli risposi sbadigliando, mi strofinai l'occhio per poi lasciami cadere nella braccia di Morfeo.
"Buonanotte amore mio" la voce di Sangio mi arrivò lontana.Angolo autrice:
Nuovo capitolo, se avete voglia mi piacerebbe sapere la vostra opinione.
Avevo pensato di fare un terzo capitolo sul giro che hanno fatto tra Roma e Milano, ma non ho ispirazione. Penso che di lasciar da parte questa idea e di continuare nuove storie.
Baci
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Labbra s'incollano
RomanceGiulia Stabile e Sangiovanni. One-shot sulla coppia di amici che sta facendo innamorare tutta Italia.