"Pronto?" Chiesi.
"Abbiamo un problema" affermò una voce l'altra parte delle linea."Giu" sussurrò Rosa con voce rotta dal pianto.
"Rosa? Che sta succedendo?" Chiesi allarmandomi. Era la prima volta che sentivo la mia amica in quello stato.
Panico e ansia mi scombussolarono presto facendomi stringere forte la mano di Sangio.
Confuso il ragazzo mi guardò cercando di capire cosa stesse succedendo.
Senti i suoi singhiozzi sempre più forti, il respiro sempre più corto. Capii che stava per avere un attacco di panico.
Mi sentivo impotente, se solo non mi fossi allontanata quel giorno, ora non sarebbe da sola.
Mi strinsi forte a Sangiovanni cercando di combattere le lacrime che cercavano di rompere gli argini.
"Rosa, respira. Mi devi spiegare cosa sta succedendo" le dissi con voce calma cercando di tranquillizzare entrambe. Calma inutile a causa dell'agitazione sempre più forte che mi stringeva lo stomaco, bloccandomi sempre più il respiro.
Sentii Giovanni abbracciarmi dolcemente, lasciando delle dolci carezze nei capelli e lungo la schiena.
"Giu calmati, non puoi aiutarla se tu per prima sei in queste condizioni" mi sussurrò dolcemente lasciandomi un bacio sulla testa.
Lentamente mi rilassai sotto quelle dolci coccole, inconsapevolmente della catastrofe che ci avrebbe colpito.
"Credo di essere incinta" disse la voce dall'altra parte della linea.
Sgranai gli occhi alzando velocemente la testa dal petto di Giovanni per osservarlo.
Avevamo la stessa espressione terrorizzata e stupefatta.
Un lungo silenzio segui quelle parole.-Com'è possibile? Quando è successo?- mi chiesi mentalmente, torturandomi per cercare di capire come tutto quello fosse accaduto.
Mi bloccai immediatamente, arrivando a trovare le risposte alle mie domande.
Festa. Un mese prima. Alcol. Baci rubati.
"Alla festa vero?" Chiesi a Rosa rompendo quel silenzio carico di tensione, di paura.
"Si" sussurrò con voce rotta dal pianto.
Sentii lo sguardo di Gio trafiggermi per cercare di capire.
"Hai fatto il test?" Le chiesi continuando a osservare il ragazzo di fronte che sembrava immobile, gelato sul posto ma, al tempo stesso, vedevo gli occhi vigili a captare ogni più piccolo indizio per cercare di mettere insieme i puzzle, portando le rotelle del suo cervello a girare ininterrottamente.
"No...." Affermò dopo altri attimi di silenzio sospirando per regolare il respiro.
"Giu tu sei l'unica che può andare" continuò speranzosa.Me la immaginavo seduta sul letto con il volto rigato dalle lacrime, i capelli in disordine, mangiucchiandosi le labbra e le unghie delle mani. Mai come prima di allora sentivo e immaginavo la mia migliore amica in quelle condizioni. Era sempre stata lei la più forte e la 'mamma' del gruppo. Lei si era presa cura di noi quando stavamo male, quando litigavamo con i nostri genitori per le loro idee stupide dettate dall'appartenere all'Élite della Roma Bene. Era lei la nostra roccia, che ora aveva bisogno di noi, forse per la prima volta, forse da sempre.
"Vado io Rose, non ti preoccupare. Le altre sono lì con te?" La chiesi sperando che in quel delicato momento non avesse allontanato tutti per rimanere da sola come faceva solitamente.
"Si, Giu siamo qui" intervenne Serena con voce bassa.
"Meno male. Non ti preoccupare ci penso io. Quando tornerò dobbiamo parlare di quella festa ragazze, perché ognuno di noi ha celato una parte importante" affermai consapevole di essere stata la prima ad aver omesso qualche particolare importante di quella sera.
"Prendetevi cura di lei, arrivo presto" affermai chiudendo velocemente la chiamata prestando attenzione al riccio di fronte a me.
Per tutto il tempo Gio rimase in silenzio sorreggendomi la vita con un braccio, cercando di mantenermi stabile in una situazione difficile.
"Giu h-ho capito b-bene?" Chiese balbettando abbracciandomi stretta.
"Già" sussurrai sul suo collo.
Eravamo entrambi consapevoli di dover parlare di quella sera, che ci aveva fortemente scombussolato e che per la prima volta aveva minato il nostro rapporto d'odio.
"Facciamo una cosa alla volta, andiamo a prendere il test prima e poi parliamo" affermò staccandosi piano continuando a osservandomi.
Lo guardai sorridendo, sembrava mi avesse letto nel pensiero.
"Se te lo stai chiedendo non ho ancora sviluppato il potere di leggere nel pensiero, ma ho capito come sei fatta e ora, per me, sei come un libro aperto" affermò sorridendo a sua volta.
"Che scemo, forza andiamo" dissi sorridendo nonostante tutto.
Con lui ero consapevole di poter affrontare qualsiasi cosa perché lui mi avrebbe sempre supportato e aspettato.
"Andiamo" affermò prendendomi per mano e avviandosi verso il collegio.
"Gio" richiamai la sua attenzione sperando di avere il coraggio per pronunciare quelle due paroline. Coraggio che mi mancò nel momento in cui incontrai quei due occhi di ghiaccio che ogni volta mi sconvolgevano la vita.
"Anche io Giu, ogni cosa a suo tempo bimba" mi rispose capendo il mio disagio.
Mi avvicinai e lo baciai dolcemente per dimostrargli quell'amore che ancora a parole non riuscivo a pronunciare.
"Forza piccola andiamo" si staccò di malavoglia, sorridendomi.
"Andiamo" affermai con convinzione sorridendo leggermente nonostante avessi lo stomaco chiuso dall'ansia e dalla paura per quello che sarebbe successo.
Lo osservai a lungo, pensando a quanto la sua presenza fosse diventata fondamentale nella mia vita in poco tempo. A quante emozioni e quanto amore provassi nei suoi confronti.
Per la prima volta ringraziai il preside e la sua benedetta punizione, senza di essa non avrei mai avuto la possibilità di avvicinarmi a lui e di mostrare i miei sentimenti.
Sentendosi osservato si girò verso di me con sguardo confuso che lasciò spazio al suo solito sorriso storto quando mi vede avvicinarmi per lasciargli un bacio sulla guancia.
"Ti amo" sussurrai al suo orecchio prima di staccarmi lentamente.
Non mi fece allontanare molto che mi strinse al suo petto.
"Ti amo anche io Giu" sussurrò prima di baciarmi dolcemente.Angolo autrice:
Mi scuso per la lunga assenza. Il capitolo non mi fa impazzire ma volevo pubblicare qualcosa dopo lungo tempo.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Baci.
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Labbra s'incollano
RomanceGiulia Stabile e Sangiovanni. One-shot sulla coppia di amici che sta facendo innamorare tutta Italia.