La finale era finita da qualche ora.
Ancora non ci credevo di aver vinto, non solo la categoria ballo ma anche la ventesima edizione di Amici.
Al ballottaggio finale andai contro Sangio. Qualche volta avevamo valutato la possibilità che succedesse, ma ero fermamente convinta che sarai stata eliminata prima di quel grande traguardo.
Ero felice, anche se avesse vinto lui sarei stata orgogliosa della sua vittoria.
Eravamo in mezzo allo studio, seduti abbracciati per terra,mano nella mano, gli occhi intrecciati. Eravamo chiusi nella nostra bolla.
"Chiunque sia il vincitore, sono orgoglioso di te Giulia. Penso che tra i due sia tu a dover vincere. Te lo meriti più di tutti" mi sussurrò Sangio all'orecchio.
"Sono sicura che vincerai tu. Te lo meriti. Hai un mondo da dimostrare." Gli dissi.
"Fidati, solleverai tu la coppa" mi disse con un grande sorriso. Dopo un bacio veloce sentimmo in lontananza la voce di Maria che parlava "Il vincitore della ventesima edizione è.... Giulia" disse con tono commosso.
Gli attimi dopo furono caotici, urla, coriandoli d'oro, la coppa tra le mani e il bacio di Sangio.
Emozioni che mi sarei ricordata per tutta la vita.
"Complimenti amore, ce l'hai fatta" disse Sangio stringendomi forte con voce commossa e gli occhi lucidi.
Ancora non ci credevo. Incredula per quello che avevo affrontato. Ancora non mi sembrava vero di essere entrata ad Amici quel lontano 14 novembre. Non pensavo di finire il pomeridiano, ancora meno di finire il serale e di vincere.
"Complimenti Giulia, la prima ballerina donna a vincere non solo la categoria ballo ma l'intera edizione. Spero di vederti a novembre nel corpo di ballo di Amici" mi disse Maria.
"N-el corpo di b-ballo di A-amici?" Le chiesi commossa.
"Mi sembra d'obbligo, ti voglio nella squadra" mi disse con fare materno.
Non le diedi risposta, l'abbracciai ringraziandola per tutto quello che aveva fatto per me in cui sei lunghi mesi.
"Lo prendo come un si!" Rise Maria.
"SII" le urlai di rimando, scoppiando poi a ridere.
"Sono contenta. Ragazzi fate le foto di rito e poi siete liberi." Si riferì sia a me che a Sangio che per tutto il tempo mi rimase accanto.
"È finita davvero" risposi con tristezza.
"Già è finita" mi disse Sangio.È davvero finita.
Era a questo che pensavo mentre chiudevo l'ultima valigia, quella che avevo lasciato appositamente per ultima in modo da avere tempo per salutare quei luoghi con calma. Tutto era finito. Ancora non ci credevo. Sembrava ieri la prima volta che misi piede dentro la casetta, la prima conversazione con Maria, la prima notte lontana da casa, i primi panini bruciati, le prime lezioni, il primo bacio, le prime risate e i balli. Tutto era finito.
Sentii il petto diventare sempre più pesante, la vista offuscarsi sempre di più.
Sei mesi erano passati da quel lontano 14 novembre 2020. Tante cose erano cambiate e tante altre stavano per cambiare.
"Giù ci sei ?" Mi chiese Sangio entrando nella stanza, quella stanza che per mesi aveva protetto il nostro amore, il nostro nido.
"Ho paura" gli dissi abbracciandolo.
"Non devi, fuori sarà difficile ma ti prometto che combatteremo per stare insieme. Io e te bimba" mi disse lasciandomi un bacio sulla fronte.
"Io e te Gio" gli risposi.
Dopo aver preso le ultime valige, fatto per l'ultima volta il giro per quella casetta che ci aveva accolto e visto crescere, ci avviammo verso la porta. Porta che avremmo varcato per l'ultima volta. Mano a mano che lasciamo le stanze. Numerosi ricordi tornavamo alla mente e, mentre uscivamo dalle stanze, a poco a poco, le luci si spegnevano.
Guardai Sangio. Gli occhi rossi, le guance bagnate e l'espressione sofferente ma gioiosa, come la mia.Emozioni contrastanti che andavano di pari passo.
Gioia per essere arrivati fino in fondo al percorso, di rivedere e riabbracciare i nostri cari dopo mesi. Sofferenza per la lontananza che incombeva, per non passare più tutto il tempo insieme.
"Sei pronta?" Mi chiese dopo lunghi attimi di silenzio.
Lo guardai, affondi il volto nel suo petto e lo strinsi forte.
"Si, andiamo" gli dissi.
Dopo esserci voltati un'ultima volta uscimmo per sempre da quella casa, da quella quotidianità che ci eravamo creati.
Fuori dal cancello trovammo i nostri ex compagni. Li guardai. Eravamo cresciti. Da estranei eravamo diventati una grande famiglia.
"Le cose non cambieranno raga, ci sentiremo sempre" disse Checco. Lui, il più grande di tutti, si era affezionato a noi.
"Assolutamente,siamo una famiglia ora" disse Serena.
"Promettiamoci una cosa, qualsiasi cosa succederà, qualsiasi cosa dovremmo affrontare, lo faremo insieme." Disse Deddy.
"Promesso" urlammo in coro.Da quella sera passarono cinque anni. Tanti cambiamenti ci furono, ma rimanemmo uniti.
"Giù sono a casa" urlò Sangio entrando nel loro appartamento. Casa all'ultimo piano a Roma.
Non ricevendo risposta il vicentino cercò la ragazza per tutta casa, fino a entrare nella loro camera da letto.
Giulia era li, che dormiva serena, il volto rilassato, abbracciando il suo cuscino.
Erano giorni che non si vedevano perché erano dovuto andare a Milano per il nuovo video clip.
Sentendo la stanchezza sopraffarlo, si cambiò e si stese di fianco alla ballerina.
Immediatamente si accoccolò al suo petto.
"Sei tornato" gli disse Giulia con voce impastata dal sonno, senza aprire gli occhi.
"Tornerò sempre da te" le dissi. Le baciai la fronte per poi appoggiare la testa sul cuscino e addormentarmi con la consapevolezza che non c'era posto migliore di stare tra le braccia della persona che si ama.Angolo autrice:
La finale ha chiuso un percorso bellissimo. Ognuno è cresciuto e ha trovato il suo posto nel mondo.
Sono contenta per loro, ma soprattutto per Giulia, se lo merita.
Baci.
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Labbra s'incollano
RomanceGiulia Stabile e Sangiovanni. One-shot sulla coppia di amici che sta facendo innamorare tutta Italia.