Mi addormentai tra le sue braccia con il viso bagnato dalle mie lacrime.
Stavo sognando quando ad un certo punto non riuscí più a respirare, l'aria mi mancava iniziavo a tremare, cosí forte che sembravano combulsioni ,io lo vedevo,lui era lì di fianco a me e stranamente riuscí subito a calmarmi e mi riaddormentai.
1 settimana dopo
Era passata una settimana da quando mia madre é morta, mio padre non l'ho più sentito ,non si é fatto vedere, neache un messaggio al cellulare cosí decisi di tornare a casa per vedere se mio padre fosse lì.
Aprí la porta e vidi mio padre con una bottiglia di vodka in mano ,era ubriaco fradicio.
<Hey Margot ti sei decisa a tornare>disse ridendo, riportandosi la bottiglia quasi vuota alla bocca
<Papà sei ubriaco vieni ti aiuto>dissi mentre cercavo di avvicinarmi a lui ,per portarlo in camera
<Non mi toccare lurida puttana>disse mio padre ,non lo riconoscevo
<Papà che stai dicen->mi interruppe dicendo
<Tua madre non era cosí forte come pensavate e bastato un piccolo taglio e già non respirava più>disse ridendo<ora vieni qui>mi allontanai a quelle parole, ma lui mi prese con forza e mi lanció contro il muro.Inizió a picchiarmi,calci sullo stomaco,pugni,schiaffi,qualsiasi cosa pur di farmi del male, non so descrivere quelle sensazioni ,perché finché non le provi non le comprenderai mai.
Dopo dieci minuti,anche se a me sembrava che il tempo si fosse fermato, uscí di casa, io mi alzai dolorante e mi diressi verso il bagno ,mi misi davanti allo specchio ero piena di lividi su tutto il corpo ,in particolare il polso destro, completamente nero.
Mia madre era morta, per colpa sua, lui la picchiava e lei faceva finta di nulla.
Mi misi a piangere e mi disinfettai la ferita.Sapete quando ero piccola mi chiedevo cosa si provavo a tagliarsi,una volta ci ho provato ma non ci sono riuscita,potrei provare ora,sto soffrendo troppo,mi fa male ovunque,presi una lametta e mi incidenti un piccolo taglio ma profondo sul polso.
Stava uscendo un liquido rosso da esso ma non sentivo dolore.
Orami era piú o meno una settimana che lo facevo con la morte di mia madre mi é caduto il mondo a dosso quindi concentro il dolore in un solo punto appena finito mi stesi sul letto,fissai il soffitto tutta la notte sperando che tutto questo era solo un brutto, bruttissimo incubo.
[...]
Erano passate due settimane da 'quel'incidente' se si può chiamare cosí, ormai non parlavo piú con nessuno, Emily mi cercava ma io la ingnoravo, Dylan be' mi guarda, con quello sguardo che mi brucia sulla pelle ,ma io scappo per paura che possa vedere i miei lividi e tagli.
Mio padre non ha smesso ,ogni volta sempre di piú e per questo ho smesso mi mangiare, mi passa la fame per ora sono dimagrita di 4 Kili.Era mattina lo capivo dal sole che illuminava il mio viso, mi vestii larga come ogni giorno in modo che nessuno si accorgesse di nulla,andai a scuola mi sentii fissata da due occhi nocciola, in qui mi imponevo si non perdermi dentro cosa impossibile e non ne capivo il motivo, stranamente la coscienza non fece il suo ingresso, ero distrutta magari anche lei ,non lo so.
Mi diressi in classe,sentii all'improvviso un dolore lancinante al fianco e chiesi di andare in bagno,strinsi con le mani i bordi del lavandino,alzai la testa e mi guardai allo specchio,avevo due occhiaia enormi e un graffio imponente vicino la cute,probabilmente provocato dalla bottiglia che mio padre mi ha lanciato addosso ieri,alzai la maglia per vedere a che cosa era dovuto il dolore.
<cosa nascondi>sentii una voce, mi abbassai la felpa e mi girai per vedere chi era no,non tu, ti prego non voglio immergerti nei miei casini...
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Scusate gli errori.
Buona lettura
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I FIGHT FOR YOU||Dylan O'brien||
Romance{COMPLETA} Nuova scuola,città,vita Margot Evans ragazza di 17 anni gentile non molto socievole e a volte particolarmente stronza ,si fa' rispettare,ma rinchiusa in se stessa ,finché vari eventi la cambiano il carattere,la vita,i sentimenti della rag...