capitolo 29

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La fiducia,bella merda,mi fidavo di mia madre,non mi mai detto che mio padre era mafioso e che la violentava,mi fidavo di mio padre e bhe sappiamo tutti come é finita,mi fidavo di Emily,e ora scopro  che é figlia dell'uomo che mi vuole morta.

Ora ho spento anche questo "sentimento" se si può dire cosí.

La fiducia a che cosa mi ha portato? Vi rispondo io,a niente,se non tradimento,inganni,bugie e potrei continuare fino all'infinito,ormai l'ultimo goccio di fiducia rimasto nel mio corpo é andato a farsi fottere.

Siamo soli in questo specie di stanzino,non che mi dispiaccia ma non so se gli altri stanno bene,non so se sono feriti,non so nulla.

Inizio a tremare,ho freddo,in più il mio corpo non é in perfetto stato.

Cerco di non darlo a vedere,sapete quanto io odi sentirmi debole,sentire il bisogno di essere aiutata,blah che schifo.

<Hai freddo?>chiese un voce roca alle mie spalle, nuovo la testa da destra verso sinistra in segno di negazione, ovviamente lui non mi credette,si mise affianco a me e mi circondó con le sue braccia.

Mi accoccolai al suo petto,li mi sentivo al sicuro,mi sentivo a casa e odiavo da morire questa cosa perché mi piaceva<sai sei l'unica ragazza che faccio stare tra le mie braccia>disse<Bhe meglio perché  se solo ti si avvicinano stacco la testa a quelle gatte morte>sul suo volto si dipinse un sorrisetto e con la lingua si torturava l'angolo della bocca,oh cazzo,una frase piena di gelosia,ora sono nella merda piú totale<sentiamo il motivo per cui nessuna ragazza poú starmi vicino>brutto stronzo,mo che dico?,se mi dite che non sono fottuta non vi credo<lo dico per il loro bene>risposi facendo una faccia indifferente,speriamo che ci creda<certo,per il loro bene>non mi crede,e va bhe la figura me la sono già fatta.

Sentimmo dei rumori provenire da fuori la porta, improvvisamente si aprí rivelando un uomo sulla quarantina circa armato.

<Bene,bene abbiamo una coppietta qui>disse Rick,Rick é il nome della guardia,ha un cartellino con scritto il suo nome<e io vedo che abbiamo un coglione qui>dissi imitandolo, Dylan cercó di nascondere un sorriso sotto i baffi,Rick invece inizia ad incazzarsi.

<Mi avete già ritto le palle quindi-fece un segno con le mani e si presentarono altri uomini-ecco ora vediamo chi ride,portateli nella stanza blu>disse con un sorrisetto malvagio sul viso.

Ci alzarono con forza,ci legarono le mani,cosí stretto da fare uscire diversi gemiti strozzati dalla mia bocca.

Cercavamo di liberarci invano,ci avviammo davanti ad un corridoio,quello dove avevo atterrato le guardie, sulle pareti scendevano ancora goccioline di sangue e io pavimento ne era completamente pieno,tanto sangue segna tanta distruzione,che avevo recato io.

Arrivammo davanti una parta blu,non ho paura di quello che mi passano fare,ho paura che facciano del male a lui, questo si che mi spaventa.

Sento uno strano presentimento,non credo che succederà nulla di buono.

Spazio autrice
Scusate ragazzi se ieri non sono riuscita a pubblicare,ma non ho per niente connessione,ora che sono riuscita a trovare un po' di rete non ho esitato a scrivere,scusate gli errori,spero di poter scrivere in questi giorni ma in caso ci rivediamo sabato.

Vi voglio bene<3

-Ale🦋

I FIGHT FOR YOU||Dylan O'brien||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora