capitolo 39

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Andai nella camera delle armi,si esiste una stanza del genere,almeno in questa casa.

Presi armi di tortura, come:coltellini,corde ecc.

Ora me la paga, vedrà cosa ho passato in tutto questo tempo,capirà che ha fatto un grave errore a lasciarmi e a mettersi contro di me

Da quando vendicativa?

Da quando rompi palle?

Bene,ora che la mia coscienza é tornata direi di poter andare a fare fuori mia sorella.

Stavo camminando per raggiungere la stanza con mia sorella ma un forte dolore alla pancia mi blocca.

<Cazzo>imprecó,e dai 4 giorni che il mio stomaco mi dà problemi:nausea,dolori continui,fitte.

<Vaffanculo>mi porto una mano alla bocca, l'altra alla pancia e corro in bagno.

Appoggio le mani ai lati della tazza del water e iniziò a vomitare,comico anche l'anima finché non senti bussare<amore tutto bene>era Dylan<si,si. Arrivo subito>dissi per poi creare un tonfo appoggiando bruscamente le mani sulla tavoletta del gabinetto.

Sentii la porta aprirsi ma non girai la testa se no tutto quello che stavo vomitando sarebbe finito sul pavimento e si sarebbe creato uno scenario orrendo.

Sentii delle mani prendermi i capelli e portarmelo dietro la testa,potevo riconoscere quelle mani tra 1000.

Era Dylan.

Finito di rigurgitare anche l'anima mi siedo appoggiando la schiena al muro.

Erano esattamente quattro fottuti giorni che vomitavo,mi potete dire che cazzo ho?

<Tutto bene?>mi chiese dyl<si,va meglio. Ora andiamo ad ammazzare quella bastarda>feci per alzarmi ma il mio ragazzo mi prese per il braccio e mi riporto al pavimento<chi é quella donna e cosa ti ha fatto>mi chiese dolcemente, iniziai a raccontare tutto quello che era successo quel maledetto giorno e mentre raccontavo lui giocava con una ciocca dei miei capelli,cosa che mi fece sorridere.

<Ora l'ammazzo>disse per poi alzarsi<sono con te,aspettami>urlai per farmi sentire mentre mi alzai dal pavimento del bagno.

Seguì Dylan per tutto il corridoio e vi dico non é stato semplice.

Arrivati davanti alla porta la aprimmo e come avevo chiesto c'era mia sorella su una sedia legata,sia mani,piedi e bocca.

Tutti i miei amici erano intorno a lei con facce interrogative.

<Ciao sorellina>dissi dopo essermi dipinta un ghigno malefico in volto,voglio dimostrarle che ha sbagliato a lasciarmi,che ha sbagliato a mettersi contro di me.

Non sono ancora sicura che io voglia ucciderla,me lo ripeto,ma ogni volta un masso mi si pesa sul cuore.

Quindi ho deciso di farglielo credere,giusto per spaventarla,nonostante fossi piccola ho scoperto tutti i suoi punti deboli e ho notato che non sono cambiati,che lei non é cambiata e utilizzeró tutto questo contro di lei.

Feci segno a jack di toglierli il nastro dalla bocca<sei pronta alla tua lenta e dolorosa morte, sorellina?>chiesi.

Volete sapere come faró a fargli credere che é morta?bhe semplice ,gli faró attraversare l'inferno.

Mi avvicinai a lei<un ultima cosa prima,tu mi hai mai voluto bene?>

Spazio autrice

Scusate se ieri non ho pubblicato e questo capitolo fa' abbastanza schifo ma non ho molta ispirazione,spero che comunque vi piaccia,ci vediamo domani con il prossimo capitolo,scusate gli errori.


Vi amo<3


-Ale🦋

I FIGHT FOR YOU||Dylan O'brien||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora