Eccoci qui davanti al carcere dove mio padre é stato rinchiuso,per entrare c'era un cancello abbastanza arrugginito ,con un corvo posto su di esso.
<andiamo>dissi fredda,Dylan mi prese io polso e mi giró verso di lui<non ti prometto di non picchiarlo>disse avvertendomi del possibile scenario che si creerà<e io non te lo impediró>dissi,ci lasciammo un bacio pieno di passione prima di entrare dentro quella struttura,che metteva i brividi solo a guardarla.
Dylan strinse la mia mano nella sua,a volte mi chiedo come ho fatto a meritarmelo o perché ha scelto me tra tutte,insomma da un puttaniere a fidanzato fedele(ho fatto la rima hah) bisogna rinunciare a parecchie cose, perché lui l'aveva fatto? Cosa ho io di speciale?non mi dispiace ovvio ,io lo amo,ma ci sono ragazze di gran lunga più belle e simpatiche di me, perché proprio io?
Avevo lo sguardo perso a quanto pare infetti Dylan mi chiese<tutto a posto?>era serio<si, tutti bene>dissi altrettanto seria.
Ci avvicinammo al bancone dove c'era una poliziotta<salve,vorremmo fare visita al signor Evans>dissi<si,ok ma c'è già un'altra visita va bene lo stesso se vi unite a loro?>chiese continuando a fare passare la gomma da masticare tra i denti.
Un'altra persona? E chi?<si va bene lo stesso>dissi,era il momento che le mie domande trovino una risposta.
Presi per mano Dylan e andammo nella sala delle visite.
Trovammo una donna sulla quarantina,con un velo azzurro in testa,una borsa al suo fianco,pantaloni neri e una maglia di raso,stava parlando con mio padre.
Mi avvicinai a loro abbastanza incazzata<chi cazzo é questa>dissi a voce alta<oh Margot,come stai figliola?>mi chiese<figliola davvero,ma vaffanculo>gli feci il dito medio<chi sei>mi rivolsi alla signora difronte a mio padre<sono Anastasia, piacere>aspetta? Anastasia.
Mo mi incazzo<tu,tu sei la moglie di Mackanzie?>dissi,lei fece una faccia spaventata<tu brutto stronzo,tradivi la mamma con questa,l'hai uccisa come se fosse niente,sai che mi hanno fatto perché pensavano che io sapessi chi fosse sta signora qui?bastardo,sai ora che ci penso non mi dispiacerebbe che ti uccidessero,non sarei dovuta venire a dirti addio, coglione>dissi<Aspetta Margot tu non capisci noi ci amiamo>disse supplicante<tu ami lei?la ami come non hai amato mamma,tu l'ha picchiavi,hai picchiato anche me ,io ti odio,vivete la vostra vita vi auguro l'inferno, per essere gentile,vi meritate di peggio>detto questo con il tono più acido e impassibile che mi ritrovo aggiunsi un ultima cosa<e tu stronza che non sei altro,ritorna dalla tua famiglia, perché sta distruggendo la mia,ah papà non preoccuparti non intendo te,tu per me sei morto,intendo lui-indicai Dylan-e i miei amici,bene a mai più coglioni>stavo soffrendo a vederli li,ma non mi importava più,come ho detto per me é morto.
Me ne andai a passo svelto e sentii qualcuno seguirmi,riconoscerei quei passi ovunque, Dylan.
Aprì la portiera dell'auto e entrai, Dylan si mise alla guida.
In questo momento non avevo voglia di parlare,di vivere...di respirare,tutto era cosí faticoso.
Appoggiai la mia testa alla portiera dell'auto,ripensai a quello che era successo,a tutte le sensazioni provate dentro e non mostrate,lo ammetto io avevo paura,paura di non poter mai più avere una famiglia,ma ora mi rendo conto che la mia famiglia non é quella di sangue ma di fiducia,la mia famiglia sono i miei amici,la mia famiglia é il mio ragazzo .
E cosí immersa nei miei pensieri le palpebre si fecero pesanti e mi addormentai ancora con mille domande nella testa.
Spazio autrice
Eii,nuovo capitolo,spero vi piaccia,scusate gli errori
Vi amo<3
-Ale🦋
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I FIGHT FOR YOU||Dylan O'brien||
Romance{COMPLETA} Nuova scuola,città,vita Margot Evans ragazza di 17 anni gentile non molto socievole e a volte particolarmente stronza ,si fa' rispettare,ma rinchiusa in se stessa ,finché vari eventi la cambiano il carattere,la vita,i sentimenti della rag...