Non voglio immergerti nei miei casini...
Mi voltai era Dylan <cosa nascondi>ripeté con tono serio, e ora cosa mi invento <niente cosa dovrei nasconderti>dissi cercando di non far notare troppo la mia voce dolorante, cosa che mi sembra capire dal suo sguardo non riuscita<cos'hai?>domandó,mette continuava ad avvicinarsi a me, mentre io indietreggiavo<nulla sono solo un po' stanca>risposi<io so che mi nascondi qualcosa>disse, in quel momento il mio fianco toccó la parete fredda del bagno ed emettei un gemito di dolore che non riuuscí a trattenere, mi accasciai toccandomi il fianco con la mano,mi faceva davvero male <alza la maglia>disse con tono preoccupato (?) <no> risposi secca, non doveva scoprire ció che mi stava accadendo <bene allora farò io>si abbassò, mi prese e mi alzó per poi appoggiarmi sul lavandino, mi toccó con le dita la coscia, salendo piano piano, fino ad arrivare alla felpa ,un brivido mi passó lungo la schiena ,ma il dolore lo annebbió<aii> mi lamentai <scusa> rispose, mi alzó la felpa e il colore roseo della mia pelle non c'era, c'era solo un grosso livido viola che occupava tutto il mio fianco destro,<chi é stato> chiese con tono serio <sono caduta dalle scale>risposi,mentre un lacrima minacciava di usciere e bagnare il mio viso completamente distrutto <poi dire queste stronzate a Emily ma io non ti credo in passato ho avuto e fatto anche io dei lividi del genere ora dimmi il bastardo che ha fatto questo>disse con un accennò di rabbia<te l'ho detto sono solo caduta>ripetei con tono fermo, cercando un modo per giustificare quel livido <poi raccontarla agli altri ,ma a me no>disse per poi uscire dal bagno, ed é a quel momento che non controllai più le lacrime ,mi dimenai in un pianto, aprí la finestra del bagno e uscí.Iniziai a correre verso casa, mio padre sarebbe tornato alle sette quindi non sarebbe stato un problema.
Iniziai a correre ,arrivata a casa mi distesi sul letto iniziai a leggere il mio libro preferito,mi tirava su il morale, dopo un po' andai in bagno, presi la mia lama che nascondo dentro un contenute vuoto di assorbenti, e iniziai a tagliarmi,tagli profondi e tanti ,sentii la porta aprirsi era mio padre ,quindi presi la lametta ,la sciaccuai e la rimisi a posto,presi un cerotto e lo poggiai sulle ferite ancora aperte ,quando mio madre mi chiamo ,un brivido di paura mi invase il corpo<Margot>mi chiamó <dove sei?>continuó, sentivo i suoi passi sempre più vicini, mi nascosi in angolo del bagno <Margot vuoi giocare, giochiamo ,ma questa sarà l'ultima volta, e il mio volto sarà l'ultimo che vedrai ,perché adesso farai la fine della tua povera mamma>disse ,iniziai a tremare sentendolo sempre più vicino,sentivo i suoi passi più vicini,avevo davvero paura, aprí la porta del bagno <oh eccoti> mi prese e mi lanció verso il muro della camera ,inizió a darmi calci pugni quando tiró fuori un coltellino,avevo la vista annebbiata, sentivo gli occhi chiudersi ,non avevo motivo di lottare, ma sentii una voce, la sua voce che riuscí a farmi tenere con fatica gli occhi aperti per qualche minuto, non sentivo più i calci di mio padre,sentivo silenzio,un silenzio assordante,quando le parti della camera iniziarono a diventare nere, sentí solo un colpo prima di arrendermi e chiudere gli occhi,e da lí buio.
Spazio autrice
Scusate gli errori.
Alla prossima☺️
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I FIGHT FOR YOU||Dylan O'brien||
Romance{COMPLETA} Nuova scuola,città,vita Margot Evans ragazza di 17 anni gentile non molto socievole e a volte particolarmente stronza ,si fa' rispettare,ma rinchiusa in se stessa ,finché vari eventi la cambiano il carattere,la vita,i sentimenti della rag...