Todoroki POV~
15 Giugno 1768
La luce del mattino che entrò dalla finestra mi abbagliò. In un primo momento quasi mi infastidì poi però... mi resi conto che in fin dei conti era confortevole e delicata.
Ogni mattina, da quando misi piede nella mia Discovery sixth, mi ripromettevo che sarebbe stato il giorno in cui avrei acciuffato il temibile pirata che ogni volta mi sfuggiva da sotto il naso. Ma dal momento che avevo la nave meglio costruita di tutto il 1700, avevo l'impressione che finalmente sarei arrivato a lui e che gliel'avrei fatta pagare una volta per tutte.«Quel brigante» serrai la mascella al suo solo pensiero. Mi alzai dalla branda e andai a guardare il mio riflesso ma l'unica cosa che riuscivo a vedere in quel momento era la foto della mia amata sorella.
Era l'unica della famiglia che riusciva a comprendere le mie ambizioni. Eravamo molto uniti, ci dicevamo tutto e raccontavamo tutti gli eventi che ci capitavano davanti o che arrivavano alle nostre orecchie. C'era un legame tra me e mia sorella che nessuno poteva sciogliere... a parte la morte. Ma non esitò ad arrivare. Ricordai ogni dettaglio di quella notte.
Le cannonate...
I pirati...
La nostra casa in fiamme...
Scossi la testa, non era il momento di perdersi nel passato, era ora di guardare il presente perché finalmente potei dire di star per imprigionare quel maledetto pirata.
Uscii dalla cabina del comandante e subito mi affacciai al ponte della nave. Il mio secondo mi corse incontro con almeno due mappe e un cannocchiale.«Capitano!» mi chiamò più volte finché non mi raggiunse. «Signore, abbiamo quasi raggiunto la nostra destinazione.» Mi diressi al timone ringraziando il mio secondo in comando. «Dobbiamo stare attenti ora.» presi una pergamena dalle mani di Iida e lasciai il timone nelle sue mani mentre guardavo la mappa. «Siamo davvero vicini, ma sapendo come pensa questo malvivente, avrà messo trappole ovunque.»
«Terra in vista!» la vedetta indicò l'orizzonte. Proprio dritto davanti a noi si ergeva in lontananza, avvolta dalla debole visibilità, un'isola nota come "l'isola dell'inganno". Era lì che si rifugiava quella canaglia.
Un sorriso si formò sul mio volto sapendo che sarebbe stato il giorno in cui avrei finalmente messo in cella quel furfante. Era da quattro anni che mi stava dando filo da torcere, e ciò non mi piaceva affatto. A prima vista diventammo nemici.
Risi piano a pensare al nostro primo incontro.Cosa avevo in testa?
Mentre ci avvicinammo all'isola piano piano, notai qualcosa di strano.
«Mineta vedi qualcosa da lassù?» Chiesi alla vedetta. Lo lasciai guardare qualche secondo ma la risposta non mi piacque per nulla. «Nave in avvicinamento a ovest! Ripeto nave a ovest!» subito presi la bussola e mi regolai. Mi girai verso ovest dove si avvicinava una nave nemica, ed era la sua.
«D'accordo ragazzi! Non fatevi abbindolare!» dissi ai miei uomini «Sappiamo come pensa. Sarà solo un modo per distrarci dalla nostra rotta, quindi avanti tutta e issate le vele! Dobbiamo andare più veloci.» indicai il mio secondo in comando «Iida ho un compito per te. Vai nella mia cabina e cerca un talismano nel cassetto della scrivania. Ci serviranno tutti gli aiuti possibili questa volta.» il mio vice capì al volo e subito sfrecciò dove gli avevo ordinato. Nel mentre una tempesta ci stava raggiungendo a grandi falcate come se il nemico avesse il controllo dei fulmini. Il mare improvvisamente diventò mosso e subito presi il comando al timone. «Caricate i cannoni! Non sappiamo quanto ostile sia quella nave!»Gli uomini si mossero all'unisono sotto il mio comando e questo mi rese orgoglioso di loro.
Con le mie forze, guidai la nave all'isola, eravamo vicini, poche leghe e saremmo potuti sbarcare e arrestare quella testa calda di un pirata, ma la cosa non quadrava.
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Una Strana Sensazione
FanfictionMigliaia di vite, migliaia di universi e migliaia di occasioni per cambiare il proprio destino, ma due ragazzi sembrano vincolati a questo legame. Nonostante le numerose combinazioni, questi non fanno altro che incontrarsi e sentirsi strani dentro a...