"Un piccolo Midoriya fu trovato da una coppietta di nonnini. Nonnina diceva sempre che lui era nato per compiere un enorme missione.
Per questo il piccolo Midoriya si allenava tutti i giorni per almeno 6 ore al giorno. Per diventare più forte.
Era fiero del suo destino e per poterlo affrontare aveva bisogno di una preparazione più che accurata. Doveva risultare invincibile difronte a tutto e tutti.
Raggiunta l'età giusta, Midoriya partì dalla dolce casetta dei nonnini. Un viaggio che lo portò davanti a un'impresa eroica.
La sua missione consisteva nel lottare contro il più temuto e il più astuto del reame.
Veniva riconosciuto come il Mago.
Egli riusciva a ingannarti per ottenere ciò che voleva, senza guardare in faccia nessuno, senza un cuore.
Questo pensava Midoriya di questo "Mago". Un illusionista che pretendeva troppo. Nel cammino di Midoriya, quest'ultimo si imbatté in un villaggio con alcune abitazioni distrutte.
Ad un tratto uscì da una casa un signore e Midoriya attirò la sua attenzione.
"Signore cosa è successo a questo villaggio?"
"Oh sapessi ragazzo! Ho vissuto tutto in prima persona..." Si sedette su un tronco tagliato "uhuu! Che dolore la schiena!" Affermò massaggiandosi il fondoschiena "ragazzo vieni"
Fece segno a Midoriya di avvicinarsi "Questa..."indica una casa distrutta, bruciata e decadente "questa era casa mia... È venuto a trovarci il Mago e non soddisfatto di alcune persone le ha fatto questo scherzo... Oh! Povera casetta!" Raccontò a Midoriya.
"Signore perché non vedo altra gente qui in questo villaggio?" Chiese incuriosito.
"Perché tutti se ne sono andati da un'altra parte a vivere. Io... Ero troppo affezionato a questa casa. Quindi decisi di rimanere"
Midoriya aiuto il vecchio per un po', poi dovette andare per proseguire il suo cammino.
"Ti serve aiuto?" Una voce alle spalle del povero ragazzo, che era in cammino in sovrappensiero, lo fece sussultare. Si girò di scatto tirando, d'istinto, fuori dalla federa una spada per poi fermarsi quando lo guardò negli occhi.
"Scusa mi hai spaventato" disse Midoriya. Si presentò davanti a lui un ragazzo alto, occhi bicolore uno celeste e l'altro grigio, capelli anch'essi bicolore bianco e rosso. Aveva un abito elegante bianco e blu.
"La colpa è mia... Mi chiamo Todoroki e sto andando a cercare il così detto Mago"
"Lo sto cercando anche io. Potremmo darci una mano, che dici?" Midoriya protese la mano in avanti per una stretta di mano e Todoroki accettò la sua proposta.
Entrambi si accorsero che era diventata sera e tutti sapevano che aggirarsi da soli nel buio non era una buona idea per le varie mostruosità che si celavano all'interno di foreste e grotte. Decisero dunque di accamparsi per riposare e saziarsi con il cibo che Midoriya prontamente aveva portato con sé.
"Non riposi?" I pensieri di Miroriya vennero interrotti da Todoroki.
"Non ho tempo per quello." Afferma sicuro e deciso. "Non penso che combattere il Mago con la stanchezza addosso sia una soluzione logica" aggiunge Todoroki.
Midoriya rifletté sul ragionamento dell'altro ragazzo e infine decise che aveva ragione. Si sistemò e si addormentò una volta trovata la posizione ideale. I raggi solari picchiano sulla faccia del giovane Midoriya svegliandolo, si alzò per sedersi stropicciandosi gli occhi.
Si accorse però che Tororoki non era più lì.
"Dove sarà finito? Mi ha abbandonato qui? Accidenti lo sapevo che non dovevo fidarmi!" Pensò quando si sentirono dei rumori di ramoscelli rompersi.
Si girò di scatto trovando lì il suo compagno di viaggio.
"Scusa, avevo visto una cosa interessante e mi sono allontanato un attimo"
Midoriya potè rilassare i muscoli."Dovremmo metterci in viaggio" affermò dopo.
Continuarono il loro viaggio entrando in alcuni villaggi di passaggio chiedendo agli abitanti dove andare per incontrare questo famoso Mago.
Tutti dissero di raggiungere il fiume e solcare le sue acque fino a raggiungere un'isoletta deserta.
All'inizio Midoriya non capì.
Ma fece come detto dagl'abitanti. Raggiunsero il fiume e cercarono un qualcosa per poter navigare sulle sue acque.
Alla fine Todoroki trovò una foglia gigante e la posizionò sul letto del fiume, giustamente Midoriya disse "ma non reggerà il peso di noi due!" Ma neanche il tempo di finire quest'osservazione che l'altro ragazzo fece un qualcosa di strano...
Una sorta di magia per rendere la foglia come un tronco di un albero. Galleggiava anche se c'era il peso di due ragazzi sopra di essa.
"Come hai fatto?" Chiese il ragazzo dai capelli verdi "Ero apprendista del Mago" spiego semplicemente Todoroki.
Restarono in silenzio tutto il viaggio finché non si accorsero che il fiume sfociava in un mare e in lontananza di poteva osservare una piccola isola. Midoriya chiese a Todoroki se conosceva una magia per fare andare più veloce quella foglia.
Detto fatto, riuscirono ad arrivare in quel paradiso. Era stupendo, aveva piante di un verde da invidiare e fiori da colori accesi.
C'era un sentiero tra le chiome di piccoli alberi e all'entrata di questo un cartello con su scritto:
La prova dovrai superare
se via da qui tu vuoi andare.Leggendolo gli sembrò come se il cartello fosse stato fatto per lui. Si girò intento a chiedere a Todoroki cosa ne pensava ma non lo trovò.
Continuò il suo viaggio inoltrandosi in quel sentiero circondato solo da piante.
Alla fine del sentiero lo attendeva un portone in legno massiccio decorato con strisce di metallo lavorato. Aprì il portone e si ritrovò dentro una stanza lastricata in marmo bianco con le pareti dipinte con un bianco puro.
All'interno della stanza si presentarono diverse persone che lo accoglievano molto calorosamente.
In fondo alla sala si vedevano delle scale e in cima ad esse una persona che indossava dei familiari vestiti blu e bianchi. Era Todoroki. Miroriya sguainò la spada pronto a combattere e disse "Allora sei tu il Mago! Sapeva di non potermi fidare!"
Intanto le altre persone si allontanarono dal centro della stanza per lasciare spazio ai due ragazzi.
"Tranquillo. Non voglio combattere" disse Todoroki avvicinandosi. "Voglio solo parlare" aggiunse appena arrivato davanti a Midoriya.
"Perché hai distrutto quelle case?" Chiese Midoriya ancora con l'arma in mano e in posizione di attacco.
"Io preferirei parlare di altro" disse Todoroki mettendo la sua mano su quelle di Midoriya, facendogli abbassare così l'arma.
Midoriya ammaliato e ipnotizzato dalla bellezza di Todoroki lo fece fare, ma un barlume di lucidità lo teneva sull'attenti. Todoroki posizionò l'altra mano sotto il mento del ragazzo dai capelli verdi.
Si avvicinò molto al viso di Midoriya da fare sfiorare le loro labbra."
"Come ti è sembrato?" Mi chiede Todoroki. Io sono affascinato dalla sua competenza nel scrivere romanzi, non pensavo che fosse così bravo!
"Direi che è molto bello." Sono seduto tra le sue gambe mentre lui mi avvolge con le braccia e leggiamo il suo mini romanzo.
"Sei bravo a scrivere!" Affermo girandomi per poterlo baciare.
Da YouDontSayMyName
~al prossimo capitolo~
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Una Strana Sensazione
FanfictionMigliaia di vite, migliaia di universi e migliaia di occasioni per cambiare il proprio destino, ma due ragazzi sembrano vincolati a questo legame. Nonostante le numerose combinazioni, questi non fanno altro che incontrarsi e sentirsi strani dentro a...