Ho preparato tutto ieri sera e sono andato a dormire anche tardi per la mia stupidaggine di non essermi preparata prima la valigia.
Alla fine andiamo a Hakone per esercitarci ma ovviamente senza distruggere quel magnifico posto.
Come il solito il professore non vorrà che rimaniamo senza fare nulla e ci darà da fare qualcosa. Sono sicuro.
Mi alzo e mi vesto alla velocità della luce per poi recarmi in cucina con tutta la valigia. Prendo un pezzo di colazione, ovvero una fetta di pane con sopra spalmata la marmellata di fragole, ed esco di corsa prendendo anche il giacchetto.
Ci dobbiamo vedere tutti alla stazione per prendere i pullman.
Sono così agitato... Dovrò stare con Todoroki in camera, non che sia un male ma credo che non riuscirò a trattenermi...
Durante il viaggio per la stazione mi mangio la colazione, arrivato mi dirigo verso Todoroki e mentre aspettiamo gli altri chiacchieriamo. "Todoroki, senti i-" mi ferma "chiamami Shoto" annuisco "Shoto, io penso che dovremmo collaborare più spesso"
"Hai ragione. La percentuale di successo aumenta se collaboriamo"
Un minuto di silenzio.
In lontananza si vede Kacchan che, con passo lento, si avvicina a me.
Io, già preoccupato, comincio ad agitarmi ancora di più. Kacchan si fa molto vicino mentre punta il suo sguardo su di me.
Quando comincia ad essere troppo vicino comincio ad indietreggiare per paura di qualche suo attacco come ha sempre fatto. Trovandomi però dietro il muro comincio a pregare tutti gli dèi esistenti e non.
Kacchan mi raggiunge e mi blocca mettendo una mano vicino alla mia testa. "Sono stanco di cercare di farti capire." Dice sottovoce "S-smettila" dico cercando di andarmene ma lui mi tiene ancorato li mettendo anche l'altra mano, dall'altro lato della mia faccia, sul muro. Lo guardo negli occhi e una scintilla strana appare nei suoi occhi.
"Deku tu non vai da nessuna parte." Mi dice infine.
Si avvicina ancora di più alla mia faccia appoggiando delicatamente le sue labbra sulle mie. Le sue labbra toccano appena le mie ma non è un bacio. "Smettila" dico di nuovo. Con tono un po' più alto. "Dopo, appena arrivati alle capanne dove dovremmo dormire, incontriamoci."sussurra.
Improvvisamente vedo del ghiaccio che fa stanziare me e kacchan.
"Prova solo a toccarlo e te la vedrai con me" Todoroki si intromette. Kacchan si gira a guardarlo e l'unica cosa che dice è "tsk" per poi andare verso il pullman aggiungendo "tanto l'ho già fatto."
Todoroki si avvicina a me sciogliendo il velo di ghiaccio che aveva creato. "Lo uccido" sento dire solo questo per poi sprofondare in un silenzio imbarazzante.
Tutti gli altri arrivano e ci comportiamo come se nulla fosse successo mi avvicino a Kirishima per parlare.
"Midoriya-kun sono sorpreso del tuo anticipo" mi dice. "Grazie lo prendo come un complimento" affermo ridacchiando e mettendo una mano dietro il collo. Mentre continuiamo a parlare con lo sguardo cerco Todoroki ma non lo trovo.
Mi riconcentro sulla discussione, un po' preoccupato, con Kirishima ed intanto si è unito anche Denki.
"Quindi hai una cotta?" Chiede Kirishima a Denki. "Zitto! Non urlare..." In imbarazzo si copre la faccia. "Chi è?" Chiedo curioso.
Denki si scopre il volto e con lo sguardo si guarda intorno e poi indica da una parte senza farsi notare.
Con lo sguardo seguo la direzione datami da Denki e scopro che sta indicando Kyoka. "Oh mio dio!" Mi esce fuori. "È fantastico!" Con fretta si avvicina e mi tappa la bocca. "Vi ho chiesto di non urlare ragazzi!"
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Una Strana Sensazione
FanfictionMigliaia di vite, migliaia di universi e migliaia di occasioni per cambiare il proprio destino, ma due ragazzi sembrano vincolati a questo legame. Nonostante le numerose combinazioni, questi non fanno altro che incontrarsi e sentirsi strani dentro a...