villain love pt.5

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Sento come se il sangue mi si fosse fermato e congelato all'istante.

Vedo una ragazza legata a una sedia con Dabi che la minaccia con un coltello. "Hey!" Lo richiamo, si gira cercando di capire chi sia ma una volta che l'ha capito si allontana dalla ragazza.

Gli faccio cenno con la testa di andare fuori dalla stanza per parlare e lui obbedisce.

"Che diavolo sta succedendo?" Chiedo un po' arrabbiato.

"Tomura come prova che non stia qua solo per un riparo mi ha detto di cercare informazioni e mi ha detto che se non mi danno quello che serve posso ucciderli"

"Aspetta qui" entro e mi avvicino alla ragazza "senti io non sono qui per farti male. Cosa voleva l'altro?"

"M-mi chi-chiedeva di... Di quel ragazz-o." Dice tremando come una foglia e indicando con la testa la scrivania di Dabi. "E tu lo conosci?" Mi avvicino a questa per capire a cosa si riferisse, ma una volta osservato il foglio capisco chi cerca.

"Non posso dirtelo" dice sempre tremando ma un pelo più sicura.

"E perché mai?" Sembra di fare un interrogatorio per scovare il criminale della situazione...

"Non voglio che gli succeda qualcosa. Preferisco morire più tosto che sentire sulla TV che sia morto. No grazie" ribatte ancora più sicura.

Mi avvicino a lei e mi abbasso alla sua altezza la guardo per un po' per decidere cosa dire, alla fine chiarisco "ti ho detto che non ti farò alcun male ma quello che sta fuori invece é autorizzato a farlo... Ti prometto che proteggerò anche il tuo amico se solo mi dici almeno il nome" lei sembra rifletterci "mi tolgo anche la roba dal viso per dimostrarti che faccio sul serio" continuo e così faccio.

"Ma così potrò dire tutto agli Hero e alla polizia." Ragiona ad alta voce.

"Si ma così possiamo parlare seriamente, quando dico che una cosa non la faccio... Beh cascasse il mondo ma non lo farò mai. Fidati" dico in un tono sicuro per fargli capire che non sto mentendo.

Annuisce vedendo la mia faccia convinta e seria "ma come capisco che alla prima occasione non dirai agli altri tutto quanto e lo ucciderete?"

Si agita un po' ma subito la rassicuro con una mano sulla spalla "non puoi, hai ragione a dubitare. Come ti ho già chiesto... Fidati, solo così puoi capire se faccio sul serio." Sembra pensarci ancora guardandomi negli occhi come se volesse leggermi dentro per un ulteriore conferma.

"D'accordo. Io mi fideró di te, ma al primo passo falso parlerò subito con gli Hero e ti metteranno in prigione."

"E dire che prima eri tu ad essere minacciata..." Ridacchio "a fare fatto" dico. Sto per uscire dalla porta ma una lampadina mi si accende. "Ho un'idea" mi avvicino a lei e gli sussurro per non farmi sentire da probabili origli da dietro la porta.

"Se veramente ti fidi di me prendi questo" tiro fuori dalla tasca una piccola boccettina con dentro uno strano liquido "questo qui ti farà sembrare morta. Nel caso vogliano constatare che tu lo sia davvero."

Annuisce "Ricordati, Izuku" dopo di che beve con il mio aiuto la boccettina e in capo a due minuti muore apparentemente.

Esco dalla camera di Dabi con lei sulla mia spalla. "Cosa é successo?" Chiede il proprietario della stanza. "Non ha parlato, tutto qui" dico in tono freddo. "La porto-" come avevo immaginato Tomura si mette in mezzo per sbarrarmi la strada "voglio controllare, non che non mi fido di te ma solo precauzione. Sai com'è oggigiorno, no?" Annuisco e le lascio la ragazza.

Fanno tutti i dovuti controlli per poi affermare che sia morta.

La riprendo e chiedo "dove la porto?" Tomura si gira e guardandomi pensa per un po', "portala a casa dei genitori. Facciamogli vedere chi sono i villain. Sicuramente chiederanno gli Haro e la polizia... Che li facciano venire, noi li aspetteremo." Dopo di ché esco e faccio quello che ha chiesto.

Una Strana SensazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora