Da quando ci siamo scambiati i "ti amo" Todoroki è diventato più possessivo nei miei confronti ma soprattutto non smette di ripeterlo.
Recovery girl mi ha detto che per il momento non posso rientrare in classe, anche se non capito bene il perché, mentre All Might mi ha vietato assolutamente di andare in giro da solo.
Anche in questo caso non posso dargli torto... Insomma sono stato rapito proprio perché ero da solo.
Ogni tanto mi viene a trovare Iida, Kirishima e Denki solo per parlare di quale atmosfera c'è in classe. Gli altri più o meno vengono molto raramente ma due persone in particolare non ho mai visto da quando sono tornato.
Uraraka e Kacchan.
Sono gli unici a cui non ho ancora parlato e forse dovrei farlo ora. Prendo il cellulare e apro la chat di Uraraka
Io:
Ciao, come stai?Uraraka:
Io bene più che altro
Dovrei essere io a chiedertelo.Io:
Sto bene mi riprendo in fretta.
Ricordi quando prima che mi
rapissero mi avevi detto che
avevi qualcosa da dirmi?Uraraka:
...
Si e credo che a questo punto
sia meglio dirtelo così.Aspetto con ansia cosa abbia da dire ma passano alcuni minuti e ancora non invia il messaggio.
Uraraka:
Mi piaci Midoriya.In questo momento stacco lo sguardo dal cellulare per vedere se Todoroki è nelle vicinanze ma no.
Io:
A questo proposito... Io ecco
sono impegnato.Uraraka:
Non fa niente sono
felice per te!😁Ci scriviamo ancora un po' tanto per aggiornarmi su quello che hanno fatto quando non ero qui. Poi però lei dice che ha qualcosa da fare e quindi smette di chattare.
Spengo il cellulare alzando lo sguardo, mi accorgo che la porta d'ingresso dell'appartamento è aperta ma non mi risulta che Todoroki sia uscito. Mi avvicino piano piano apro la porta e con sorpresa vedo lui.
"Hey... Devo parlarti" con voce ferma. Lo faccio accomodare.
Vi state chiedendo chi é? Morite dalla voglia di saperlo? Tranquilli non é nessuno di speciale... Solo Bakugo.
"Senti. Mi... Mi... Mi dis..." Lo fermo ridendo e per poi domandargli. "Ti stai scusando?" Divento serio "perché?" Continuo.
"Deku ti ho fatto tante cose in passato. Ma perché tu mi trattabile da quello che aveva bisogno di aiuto. Questa cosa mi faceva incazzare" sento che un po' di rabbia mi sale.
"Quello che cerco di dirti é... Scusa. Anche se non serve a molto dopo quello che ti é successo." Abbassa la testa come un cane bastonato, ma non la do a bere.
"Perché sei qui?" Chiedo con braccia conserte. "Cosa? Per scusarmi!" Alza la testa di scatto.
"Andiamo! Uno che non gliene frega nulla degli altri e che, per di più, non chiede scusa nemmeno ai suoi genitori viene qui per scusarsi con un ragazzo che odia?" È palese che non è vero.
"Hai ragione. Non sono qui per scusarmi." Fa dei passi in avanti avvicinandosi ma piano piano però cambia un po' il suo aspetto.
I suoi capelli si fanno scuri, gli occhi celesti e si formano delle cicatrici sul volto. Emana fiamme blu e capisco in chi si sta trasformando.
Quando si è avvicinato abbastanza tende le braccia in avanti e le sue mani che stringono il collo. "Sono qui per portarti a casa" afferma in fine. Mentre mi dimeno cercando di liberarmi dalla sua presa perdo le forze.
Apro gli occhi di scatto mettendomi a sedere. Con mancanza di ossigeno, non riesco a respirare. Mi tremano le mani. Ci metto qualche minuto per capire dove sono: a casa nel letto.
Era un sogno? Sono così confuso.
Sento qualcuno che mi parla ma non capisco cosa dice. Mi giro e vedo Todoroki, dal labbiale credo dica "respiri profondi. Non agitarti era solo un sogno" e lo ripete finché non mi calmo.
Lo abbraccio al collo con qualche lacrima che mi scivola sulla guancia "sono un casino..." Restituisce l'abbraccio tenendomi stretto accarezzandomi la testa. "Tranquillo, è finita". Restiamo abbracciati per un poi finché non sentiamo la sveglia.
"Pronto per il tuo primo giorno di scuola?" Annuisco. Ci alziamo e ci prepariamo.
La strada è breve ma mentre camminiamo mi sento un po' osservato eppure guardandomi intorno non vedevo nessuno.
Sento che qualcuno mi guarda, dovrei dirlo a Todoroki? Provare non costa nulla dopotutto.
"Todoroki?" Al suono della mia voce si gira "si?" Mi invita a continuare.
"Non senti tipo la sensazione che qualcuno ti osservi?" A questa domanda si fa subito preoccupato e protettivo "no ma sono felice che tu me l'abbia detto. Ti proteggo io, non permetterò a nessuno di sfiorarti" mi rassicura in modo dolce prendendo il mio mento con il pollice.
Improvvisamente sento un voce "Midoriya! Svegliati. Per riuscire nel tuo intento devi superare la prova. Tranquillo sono un tuo amico e voglio che tu non muoia. Ti sembrerà di essere osservato perché é così, ti osservo e quando ti avvicinerà i alla tua prova ti comunicherò di nuovo. Ora vai e svegliati."
La voce scompare e la vita sembra riprendere normalmente. Vedendomi confuso Todoroki mi chiede se va tutto bene e se magari ho cambiato idea sulla dare a scuola ma lo rassicuro dicendogli che stavo solo in sovrappensiero.
Continuiamo a camminare fino a raggiungere la scuola e davanti alla porta della classe mi fermo.
Todoroki, che poco prima mi teneva la mano, si ferma di botto quando si accorge che sono rimasto impalato davanti alla porta.
Mi sorride ed entra capendo che mi serve ancora qualche minuto.
Mi preparo psicologicamente, faccio un respiro profondo. Di nuovo la voce che mi dice"ottimo piccolo Miroriya, entra e avrai davanti a te la prova. Ora va e svegliati" entro in classe. Ma non appena apro la porta non mi trovo nella mia classe... Ma in quella stanza verde illuminata da una piccola lampadina.
Magicamente mi trovo seduto su una sedia e guardandomi intorno scorgo il volto di Dabi. "Midoriya! Ora possiamo patteggiare" ha un sorriso sadico.
"Patteggiare cosa?" Chiedo infuriato solo al rivederlo in faccia.
"Dovrai decidere. Scegli di unirti per farli sopravvivere..." Toglie dei sacchi dalle teste delle persone sedute davanti a me rivelandone i volti. Todoroki, Kacchan e mia madre. Continua a parlare "o preferisci uccidere per salvarti?"
Da YouDontSayMyName
~al prossimo capitolo~
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Una Strana Sensazione
FanfictionMigliaia di vite, migliaia di universi e migliaia di occasioni per cambiare il proprio destino, ma due ragazzi sembrano vincolati a questo legame. Nonostante le numerose combinazioni, questi non fanno altro che incontrarsi e sentirsi strani dentro a...