Eleven.

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NIALL'S POV

A me non va questa cosa comunque. Conosco Calum e sicuramente non ha chiamato Asia per vedere un semplice film.

Se lui osa alzare anche solo un dito giuro che la sua vita finisce. Lei è così piccola e.. ingenua, è così fottutamente ingenua.

Non so cosa mi sta succedendo in testa ma Asia, Asia non si tocca. Dio mio giuro che lo uccido se la tocca.

Sentii suonare il campanello e vidi Asia fiondarsi alla porta. Aprì la porta e vidi Calum mettersi in ordine un ciuffo di capelli.

"Hey, bellissima" Sorrise. Lei tirò un urletto e lo abbracciò, restarono lì per almeno un minuto, io quasi senza accorgermene strinsi i pugni e serrai la mascella.

"Ciao Niall" si girò salutandomi con la mano. Mi avvicinai a lei, "As-" "Se succede ti chiamo, si." la vidi ridere. Io annuii, poi sentii la porta chiudersi.

**

"Dammi pure la giacca." Calum avanzò verso di me tendendomi un braccio e io gli porsi la giacca. "Accomodati, vai pure sul divano. Arrivo subito" sorrise, io annuii e ubbidii.

Aveva una bella casa, da quel che avevo capito in macchina, viveva da solo. Con una mano stavo accarezzando il divano, era ricoperto di un tessuto davvero morbido.

Provai ad indovinare il film che avremmo dovuto vedere. Poi la mia mente passò su Niall, alle sue reazioni.

Era stato stranissimo, non riuscivo a capire il perchè di quelle risposte, 'chiamami', 'purtroppo lo conosco', 'non fa per te'.

Che gli era preso? Mi sentii un po' in colpa per non aver passato il pomeriggio con lui, mi sarebbe piaciuto ma sicuramente sarebbe stato a telefono con Viola e io avrei finito per ucciderlo.

Calum si sedette accanto a me mettendomi un braccio dietro le spalle.

Aveva un buon profumo, era forte e mi piaceva davvero tanto. Subito però sentii la mancanza di quello dolce di Niall.

A me Calum piaceva ma lo avrei scambiato volentieri con Niall, pensavo che magari uscire con lui mi avrebbe fatto dimenticare un po' Niall ma no, niente.

La sua mano scivolò sulla mia clavicola, mi fece un lieve solletico così mossi il collo. Lo sentii ridere.

"Allora? Che film guardiamo?" mi girai verso di lui.

"Film? Uhmm, sinceramente avevo in mente altro." Sussurrò, lo vidi avvicinarsi pericolosamente a me finché non sentii le sue labbra carnose sulle mie.

Sobbalzai spalancando gli occhi per poi subito chiuderli, muoveva le labbra lentamente.

Portai una mano sulla sua guancia e la accarezzai, una sua mano passò sul mio fianco stringendolo un po'.

Sentii freddo quando si staccò leggermente guardandomi. "Baci bene, piccola."

Mi venne un senso di nausea a pensare che quel termine lo usava sempre Niall ma sorrisi quando mi accarezzò una guancia.

Era tanto dolce, sinceramente non so quale Calum Hood conoscesse Niall.

"Accendiamo la tv?" Io annuii per poi sistemarmi tra le sue braccia.

Girammo su una specie di reality che sembrava essere molto interessante per Calum, evidentemente lo seguiva.

Al posto che guardarlo mi concentrai sui miei pensieri, io non sapevo che pensare. Mi piaceva Calum, mi piaceva molto ma non era Niall e giuro che stavo andando di testa.

Avevo la mia testa poggiata sulla sua spalla e lui, con la mano sinistra mi accarezzava i capelli, era un ragazzo davvero dolce.

La trasmissione si fermò e partì la pubblicità.

"Sei così bella" mi sussurrò baciandomi la testa.

"Come te." mi scappò, con la mano mi prese il viso e mi guardò sorridendo. Si, era davvero bello.

Si avvicinò per poi posare le sue labbra sulle mie, erano calde e morbide. La sua lingua entrò poi nella mia bocca scontrandosi con la mia, baciava veramente bene, dio mio.

La sua mano che era sul mio fianco si spostò verso il mio sedere stringendolo, gemetti continuando a baciarlo.

Un'altra sua mano finì sul mio seno e lì mi bloccai un attimo. Lo guardai con aria perplessa come per chiedergli che stesse facendo.

"Dai, lo so che mi vuoi.." si avvicinò infilando questa volta la lingua praticamente nella mia gola, non era più dolce.

"Cal aspetta, non-"

"Zitta e baciami." Me lo impose, dopo di che strinse la presa sul mio seno e mi portò sotto di se.

"Calum smettila."

Sembrava fregarsene e continuava a palparmi e a stringere, iniziava a fare male. La sua mano passò sul mio fondo schiena che strinse forte.

"Calum mi fai male, fermati."

"Ormai ci sei dentro piccola." rise lui iniziano a sbottonarmi i jeans.

"Calum ho detto di no, finiscila porca miseria."

"Non la smetto Asia. Lo sai anche tu che lo vuoi." Riuscii a mollarmi dalla sua presa alzandomi dal divano correndo in un angolo della stanza.

"Calum per favore, smettila mi fai male." mugugnai massaggiandomi il fondoschiena. Lo sentii ridere.

"Oh andiamo, spogliati." Aveva uno sguardo strano, non dolce come quello di dieci minuti fa.

"No, non voglio." Strinsi i pugni per poi sentirmi sbattere la schiena al muro.

"Asia ho detto di spogliarti, non farmi usare la forza, piccolina." Non aveva un tono dolce, era più un avvertimento.

"Ho detto di no. Cal che ti prende? Avevi detto che stavamo un po' insieme.. che magari ci guardavamo un film, non che.. bhh insomma,"

Lo sentii scoppiare a ridere, "Oh ma davvero? Asia davvero credevi di guardare un film con la casa tutta libera?" mi accarezzò una guancia, "Tesoro non mi conosci."

Mandai giù rumorosamente un po' di saliva, forse era questo che intendeva Niall.

"Quindi amore," feci un'espressione schifata al modo in cui mi aveva chiamata, "o me la dai, o me la dai."

"Ma non ci penso nemmeno!" Dissi alterandomi. Lui diventò serio d'un colpo.

Mi afferrò i polsi e mi tenne addosso al muro, il suo petto era pesante e forte addosso al mio. Mi stava facendo male e sapevo che il giorno dopo si sarebbero formati dei lividi.

"Okay, me la prendo io allora." Quelle parole mi terrorizzarono, spalancai gli occhi e iniziai a dimenarmi.

Lui sbattè il suo bacino sul mio, iniziò a strusciarsi e potei benissimo sentire la sua erezione spingere contro il tessuto dei suoi jeans.

Come una ventosa si attaccò al mio collo e iniziò a succhiare davvero forte. Le sue mani mi strinsero il seno e poi scesero al bottone dei miei pantaloni.

Infilò un dito dentro di essi e si fermo a stuzzicare l'elastico dei miei slip.

"Calum per favore, fammi prima andare un secondo in bagno," sussurrai senza fiato sentendo gli occhi iniziare a pizzicare, "poi.. poi farò tutto quello c-che vuoi."

Gli occhi si riempirono di lacrime e me ne scappò una che scivolò sulla mia guancia, Calum con un pollice l'asciugò.

"Ti farò solo stare bene, ti provocherò molto ma molto piacere. Non c'è bisogno di piangere.. Asiuccia." sorrise compiaciuto.

Ma dove mi ero cacciata, aveva detto così di Viola che alla fine lui era uguale. Anzi, anche peggio.

"Ora va bene, ma se non esci in due minuti entro." Sfilò le mani dai miei pantaloni e mi diede una sculacciata.

Sobbalzai e mi spostai subito da lui. Mi guardai in giro spaventata.

"Primo piano, terza porta a destra." Mi ammiccò, mi venne un senso di nausea ai suoi atteggiamente e iniziai a salire le scale.

Entrai in bagno e mi fiondai sul water, rimasi li inginocchiata per pochi secondi, dopo sentii subito salirmi tutto e vomitai.

Lullaby. {n.h}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora