Thirty one.

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Alcuni spiragli di luce dalla finestra mi colpirono gli occhi e mi fecero svegliare.

Cercai un primo momento di muovermi ma ero bloccata, aprii gli occhi stropicciandomeli e vidi il corpo di Niall su di me.

Risi a vederlo, la sua testa era sul mio petto e il braccio avvinghiato alla mia vita. Strano, di solito sono io quella che si sveglia sopra di lui.

Gli accarezzai la testa e riappoggiai la testa sul cuscino, scesi poi a tracciargli il collo e ad accarezzargli la schiena.

Non era il ragazzo pompato con i muscoli che si vedevano anche da rilassato ma aveva comunque un po' di massa muscolosa.

Aveva quindi tutti i muscoli rilassati che fasciavano la sua schiena, aveva una schiena da graffiare, lo giuro.

Non era un armadio ma le spalle grosse le aveva comunque, rispetto al corpo. Lo adoravo, a mio parere era fatto davvero bene, e anche secondo il parere di qualcun altro..

Allungai la mano verso il telefono che segnava le 9:47, era diciamo presto per svegliarlo.

Cercando di non svegliare il ragazzo sopra di me, scivolai via dalle sue braccia e un suo braccio finì a penzoloni dal letto.

Risi a vederlo così, mugolò un attimo e temetti si fosse svegliato ma dopo aver arricciato il naso tornò a russare leggermente. Lo so, era in una posizione parecchio buffa ma era comunque bellissimo, sembrava un bimbo.

Mi alzai e andai in punta di piedi verso la porta.

"Asia." Mugolò lui, mi girai e aveva ancora gli occhi chiusi, poi parlò, se così si può dire, un altra volta. "Vieni qui."

Risi e mi avvicinai e mi sedetti per terra a gambe incrociate davanti a lui. "Scricciolo." Arricciai il naso mentre lo guardavo e gli accarezzai una guancia.

"Come mi hai chiamato?" Aveva la voce impastata dal sonno e teneva gli occhi chiusi. Risi e gli scompigliai i capelli, beh più di quanto lo erano prima.

"Scusami," risi debolmente, "è che sei adorabile." Lui sorrise e pian piano aprì gli occhi stropicciandoseli.

"Ma buongiorno, bellissimo." Rise e mi posò una mano sulla guancia accarezzandomela, chiusi gli occhi e mantenni il viso sulla sua mano.

"Buongiorno a te, bellissima." Disse con la voce roca e assonnata.

"Non volevo svegliarti, scusami."

"Tranquilla, andiamo a mangiare?"

"Certo," annuii, "okay."

Si alzò pian piano stiracchiandosi, io presi la coperta morbida della sera prima e me la misi sulle spalle a mo' di mantello facendo ridere Niall. Lui si vestì velocemente e scendemmo.

Saltellai verso lo sgabello della cucina, ci saltai su e mi appoggiai al bancone. Niall si diresse verso il forno, aprì il mobiletto a fianco e ci tirò fuori alcuni ingredienti.

"Che mi prepari?" Chiesi curiosa.

"Devi chiamarmi Chef Horan."

"Uh, mi scusi." scherzai, "Che mi prepara di buono, Chef Horan?"

"Delle deliziose crepes, signorina."

Scoppiai a ridere quando fece finta di arricciarsi i baffi e quasi non si scottò appena accese il fuoco.

"Mh, manca qualcosa." Si grattò la testa appena ebbe messo i due piatti con le crepes sul bancone.

"Oh, giusto!" Tirò fuori, sempre dal mobiletto, un barattolo di nutella e un cucchiaio.

Lullaby. {n.h}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora