I sensi di nausea smisero giusto per due secondi che usai per legarmi i capelli con un elastico che avevo al polso, in caso mi rivenisse da vomitare.
Sentendomi meno male di prima mi alzai e mi misi davanti allo specchio. Avevo tutti gli occhi neri attorniati dal trucco sbavato che scendeva sulle mie guance.
Mi lavai un attimo il viso e ricominciai a singhiozzare. Cosa avevo fatto? Dovevo ascoltare Niall.
Niall.
Lo dovevo assolutamente chiamare. Tastai le mie tasche ringraziando tutti i santi che conoscevo quando lo sentii dentro ad una di esse.
Scorsi giù sulla rubrica con le mani che tremavano come foglie e, una volta trovato il contatto di Niall, li chiamai.
"Si?"
"N-Niall" sussurrai singhiozzando, avevo paura che mi sentisse.
"Asia! Asia cosa ti è successo? Dove sei?"
"Da Calum," mi asciugai una lacrima, "ti.. ti prego vieni a pr-"
La porta si spalancò facendomi sobbalzare.
"Ci stai mettendo troppo." Entrò Calum avvicinandosi a me.
"Fai presto ti prego, ti prego." Piansi più forte quando Calum mi fece cadere il telefono. Sentii la voce di Niall quasi urlare dall'altra parte del telefono.
"Cosa credevi di fare? Mmh?"
"Vieni con me e non fiatare." Mi prese il polso portandomi velocemente in una camera che sembrava quella dei suoi, dopo mi disse che era una camera per gli ospiti.
"Questo letto, dall'inizio dell'anno ha visto tredici ragazze," spalancai gli occhi immobilizzandomi, "tu sarai la quattordicesima, è un bel numero, no?"
"Non ti credevo così, tu non sei il Calum che conoscevo." Mi accarezzò la guancia con uno sguardo compiaciuto.
"Ow povera piccola Asia, si vede che non mi conoscevi allora," la sua mano scese ad accarezzarmi la clavicola, "tu si invece che sei la Asia che conoscevo, quella piccola, dolce e.." mi alzò la maglietta scoprendomi il reggiseno e stringendomelo, "..innocente."
Me spostai da lui coprendomi, "Lasciami stare." Si riavvicinò a me.
"Oh no cara, ora sei mia."
Mi prese i polsi e mi fece cadere sul letto, si mise sopra di me a cavalcioni. Si tolse la maglia e la lanciò sul pavimento dopodichè si sbottonò i jeans.
Urlai leggermente ma nessuno mi sentì, apparte Calum che continuava a scuotere la testa ridendo.
Mi afferrò i lembi della maglia e me la sfilò lasciandomi in reggiseno, mi coprii con le mani ma lui subito le tolse.
Mi bloccò i polsi sul letto e iniziò a leccarmi il collo, le lacrime ormai scendevano e singhiozzavo di continuo.
Mi riempii di baci tracciando una scia dal lato della mascella fino ad arrivare in mezzo ai miei seni. Scese baciandomi la pancia fino ad arrivare all'ombelico.
Sperai davvero con tutta me stessa che avesse intenzione di fermarsi, ma continuò sotto all'ombelico.
"Ti prego, no." Piagniucolai, "Fermati Cal, per favore."
Non mi diedi retta, mi sbottonò i pantaloni e me li fece scivolare via. Mi irrigidii quando sentii i suoi occhi scrutarmi.
"Mmh, belle curve." Si leccò le labbra e mi assalii subito un senso di nausea.
Si avvicinò al mio ventre baciando l'elastico delle mie mutandine.
Iniziai a piangere più forte, provai a dimenarmi ma il suo peso mi bloccava.
Prese in mano l'elastico dei miei slip, pronto a calarli quando sentii un colpo forte.
La porta si spalancò mostrando la figura di Niall.
"Togliti subito da lei o giuro che ti spello vivo Calum."
"E tu che cazzo ci fai a casa mia."
"Ho detto di toglierti da lei, ora."
Sentii un sollievo immenso e quando Calum si spostò, riuscii a rivestirmi. Tremavo ancora, tanto da non riuscire ad abbottonarmi i pantaloni.
"Ci stavamo solo divertendo Horan, tranquillo." Alzò le mani ridendo il moro.
"Tu non ti diverti con lei."
Niall aveva un tono duro e freddo, non lo avevo mai visto così arrabbiato, intimoriva.
"E perchè non potrei?"
"Perchè lei è mia."
Cosa? Cioè, lo aveva detto, ero sua. Cosa cazzo?
Sentii il cuore esplodere, aveva appena detto che ero sua e il mio stomaco insieme a tutto il mio sistema nervoso stava andando rovinosamente a puttane.
"Woah calmati." Rise Calum, Niall si avvicinò a lui facendolo sbattere al muro.
Gli sferrò un destro sullo zigomo, per poi ricominciare a urlargli contro.
"Tu Asia non la tocchi, okay?" Gli diede un calcio sullo stomaco facendolo piegare. "Lei non sarà un'altra della tua stupida collezione, intesi?"
Calum, ancora piegato rise ancora. Come faceva a ridere?
"Che fai, mi prendi per il culo?" Gli sferrò un altro pugno, poi vidi il labbro da Calum sanguinare.
La situazione non stava per niente andando bene, sapevo com'era Niall e come Harry, quando era arrabbiato non riusciva a controllarsi.
Perdeva la ragione, non ci vedeva più e se avesse continuato con quei pugni, Calum non sarebbe ritornato intero.
Mi alzai e corsi verso Niall, stavo ancora piangendo, tirai su con il naso e gli afferrai una spalla.
Niall si girò guardandomi, aveva gli occhi lucidi. Stava davvero piangendo per me?
"Spostati, Asia." Disse freddo.
Non poteva andare avanti così, sia per lui che per Calum. Lui sarebbe sicuramente finito in casini vari se Calum si fosse fatto davvero male e Calum, non mi andava di vederlo con qualcosa di rotto.
Mi spostò con un braccio e continuò a colpire Calum violentemente.
"Niall smettila, per favore!" urlai tra le lacrime. Calum stava davvero male e non riuscivo a vederlo così.
"No, non la smetto porca puttana!" Diede un pugno sul petto a Calum, "Tu, brutto coglione, non tocchi le cose di mia proprietà, hai capito?"
Niall diede un'ultima ginocchiata a Calum, sputò un po' di sangue dopodichè cadde a terra.
Calum non meritava tutto quel male e non potei fare a meno di sentirmi male per lui.
A vedere il sangue mi si chiuse lo stomaco, Calum aveva sbagliato ma non meritava questo.
Niall si chinò prendendogli il mento, "Lei è fottutamente mia, intesi?" Il moro annuii, Niall lo lasciò e mi prese la mano.
Mi sentii quasi morire, mi sentivo come in estasi. Niall aveva appena picchiato un ragazzo per me, per proteggermi e ora mi stava tendendo la mano.
Mi girai per guardare un'ultima volta Calum quando lo sopresi a guardarmi, mi dispiaceva vederlo così.
"Non guardarlo, non merita di essere guardato da te." disse freddo, chiuse la porta e uscimmo da casa di Calum.
