Le note dei Coldplay rimbombavano nelle mie orecchie. Servivano a farmi star sveglia dopo la festa passata. Ero sfinita. A fianco a me, mio fratello, anche lui con le cuffie alle orecchie. Erano le 5 del mattino ed era appena iniziato il 2015, quest'anno avrei dovuto compiere 16 anni, i miei mi avrebbero lasciato andare a più feste, magari con gli amici di mio fratello, ero emozionata al pensare a tutte le cose che avrei potuto fare. Mio padre stava guidando mentre mia madre scherzava con lui raccontandogli di come era contenta della serata passata.
Sebbene la musica era molto alta riuscii a sentire un'orribile frenata da dietro la macchina, mi si chiuse lo stomaco.
Un rimbombo assordante.
Le urla dei miei genitori.
Poi cessò tutto, il silenzio regnava.
'Asia, Asia ti prego apri gli occhi!'
Socchiusi gli occhi. Mio fratello stava piangendo, il mio viso era tra le sue mani che lo accarezzavano. Ero stesa in mezzo alla strada, a pochi metri del fuoco e due macchine distrutte. Rabbrividii, una di quelle due macchine era la nostra. Non vedevo i miei genitori ma vidi due teli bianchi con sotto delle sagome sull'asfalto. Iniziai a piangere, Harry mi abbracciò singhiozzando. Non poteva essere successo tutto questo, ma proprio no.
Sentii un dolore allucinante alla gamba e strinsi i denti, quel dolore non poteva equivalere a quello che stavo provando in quel momento. Le lacrime non cessavano e neanche il continuo singhiozzare di Harry.
Cosa sarebbe successo ora?
Mio fratello iniziò ad accarezzarmi la testa sporca di sangue appoggiando la sua fronte contro la mia.
'Ti proteggeró io Asia, te lo prometto.'