Un pizzico di storia.

Ritorniamo a casa

"Stalle alla larga!".
"Chi sei tu per decidere per lei?!".
Corsi in salotto,da dove provenivano le urla.
Spalancai le porte.
Trovai Umberto che stringeva il colletto della camicia di Alberto.
"MA CHE STATE FACENDO?!".
I due mi guardarono e si allontanarono.
Mi misi in mezzo.
"Questo imbecille vuole portati via da Capri",disse Umberto accendendosi una sigaretta,guardai Alberto,"Ho un nuovo incarico,potrebbe piacerti.
Ormai qua hai finito",feci cenno al moro di andare avanti,"Cairo...Le piramidi di Giza",spalancai gli occhi e la bocca,"Oh",Umberto mi chiuse la bocca,"E Capri?!".
Guardammo l'uomo con la sigaretta.
Sorrisi e abbassai lo sguardo.
"Capri Capri...Beh ormai sono cresciuta",mi avvicinai ad Alberto e lo guardai,"Capri è un capitolo chiuso della mia vita",presi la mano dell'archeologo,"Io ti ho amato Umberto...
Con tutta me stessa.
Ma il mio cuore non ti appartiene più,da ormai anni,devi accettarlo.
Magari tornerò qua,ma non tornerò con te".

Arrivammo a Venezia alle 3 del mattino,"Sei stanco?".
Chiesi ad Alberto non appena mettemmo piede in aeroporto,"Si...Ma siamo qua",mi avvolse il collo col braccio,lo guardai,aveva l'aria felice e rilassata,"MA VI SEMBRA ORA DI TORNARE?!".
ALBERTO.
Sobbalzammo per la paura.
Cassandra era incazzata nera.
"Cia-Ciao".
"Yo!".
Rispose Elys sogghignando.
"Muovetevi,la macchina è fuori",la seguimmo con i bagagli,il viaggio durò poco per fortuna,eravamo stanchi.
Perché Venezia?
Cassandra aveva aperto un nuovo museo, ovviamente noi due,che lavoravamo esclusivamente per lei, ci trasferimmo qua a casa sua,ma dopotutto Elys era originaria di Venezia,quindi per lei era solo un ritorno a casa.
Arrivati a casa,con l'aiuto di un taxi barca,guardai la ragazza,"Quindi mi ami",si bloccò con la chiave nella serratura,"S-si(?)".
Sorrisi ed entrammo,andammo subito a letto,eravamo stanchi ma almeno eravamo insieme...