Proiettile

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Elys ed io andammo a camminare per la città.
Gli abitanti si avvicinano a noi, incuriositi,ci offrivano cibi,bevande,ci mostravano le loro case e qualsiasi oggetto a loro disposizione.
Elys appuntava tutto sul diario,compresi disegni.
Era come una bambina in un negozio di caramelle,"Ma la coda?".
Le chiesi notando la pozzanghera a terra,"Beeh prima che tu venissi qua,lo sciamano mi ha tolto la 'maledizione'. Quindi ora...",si tolse il borsellino,il cappello e i vestiti, restò in intimo e si tuffò nel fiume,scoppiai a ridere,riemerse dalle acque cristalline,"Sei proprio una bambina",mi schizzò e mi gettai in acqua con lei.
Si attaccò al mio collo,"Tutto bene?".
"Vorrei veramente restare qua...Ho così tante cose da vedere e da chiedere".
La accarezzai la schiena.
"È troppo rischioso,anzi...Sono preoccupato".
Mi guardò negli occhi,"Di?".
"Belloq...Mio cugino e riuscito sicuramente a scappare,ma il tuo amichetto farà di tutto per venire fin qua. Restiamo ancora un po',il tempo che ti serve per prendere le ultime informazioni e poi torniamo a casa".
Si allontanò da me col broncio ed uscì dal fiume.
ELYS.
Fare la scoperta del secolo e dover tornare subito a casa.
Che stronzata!
Volevo studiare nei minimi dettagli questa civiltà,dalle tradizioni alla loro tecnologia,ma specialmente...come hanno fatto a sopravvivere fino al ventunesimo secolo?!

Mi bloccai e mi trovai davanti a me un disegno,restai a bocca aperta,"Sem-sembra...".
"Sei veramente informata sulla nostra popolazione".
Dietro di me c'era lo sciamano Tzekel-Kan,non so perché,ma aveva la puzza sotto il naso,"Avete tenuto nascosto questo posto per secoli,credo che sia giusto avere una grande stima per voi",risposi sistemandomi il cappello,"Mhh si siamo stati bravi. Eppure tu,sei riuscita a trovarci",disse mettendosi davanti a me,"Scusami tanto,ma dovrei andare",dissi girandomi per tornare verso il mio appartamento.

Tornata all'appartamento,trovai Alby che studiava dei vasi,"Che fai?".
Chiesi mettendo via il borsellino e sedendomi accanto a lui,"Ti do una mano",rispose senza togliere lo sguardo dal vaso,"Hai presente i teschi di cristallo?".
Si immobilizzò.
"Che-che c'entrano?".
Ci guardammo.
Poi delle urla.
Corremmo fuori.
I soldati dell'imperatore stavano combattendo contro gli uomini di Belloq.
"Cazzo".
Dissi a denti stretti,presi la frusta e scesi a combattere.
"ELYS!".
Pistole contro frecce e lance?
Non avrebbero avuto scampo.
Mi misi davanti all'esercito sudamericano.
Gli uomini di Belloq si fermarono,ma le loro armi erano puntate su di noi.
La mia frusta era pronta a colpire.
"La solite eroina".
Disse Belloq facendosi spazio.
"Il solito figlio di buona donna".
Uno schiocco di dita da parte sua.
Uno dei suoi uomini premette il grilletto.
Il proiettile entrò nella mia pancia.
"ELYS!".
Crollai a terra.
Premetto subito sulla ferita.
"Ti avevo detto...Non metterti contro di me".

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