Pranzetto.

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Tornai in Italia,a Firenze.
Casa dolce casa.
Gettai il borsone sul divano,il cappello sul tavolino e le scarpe da qualche parte per poi spogliarmi e andare ad immergermi nella vasca piena d'acqua calda.
"Aww amo tornare a casa",le bollicine erano tutte viola,avevo messo dei minerali di sapone alle viole,era un regalo di nonna.
Mi misi il pigiama e andai a dormire con quel piccolo pensiero...

La mattina andai in biblioteca a cercare un libro,avevo del lavoro arretrato sulle catacombe di Parigi.
Poi andai a fare la spesa,il frigo era vuoto,dato che ero restata in Egitto per quasi un mese.
Dal supermercato passai a vedere la Cattedrale di Santa Maria del Fiore,ero innamorata di quella cattedrale,"Chi si rivede",sobbalzai e mi girai e ovviamente chi trovai davanti a me?!
Angela...
"Giorno",dissi a denti stretti,lo guardai bene,indossava una polo azzurra,dei jeans scuri e gli occhiali da sole,"Questa Cattedrale è magnifica,se fosse una donna sarebbe sicuramente una meraviglia",sorrisi,"Se fosse una donna,questa cattedrale avrebbe occhi solo per Brunelleschi",alzò un sopracciglio,"Comunque...",dissi tossendo,"...sente già la mia mancanza?".
Ridacchiando e si tolse gli occhiali,"Ho bisogno di te".
Sbuffai,"Saranno passate a malapena ventiquattro ore un attimo di pazienza",mi sedetti per terra,tirai fuori dalla borsa l'agenda.
ALBERTO.
Era veramente una ragazza particolare.
Era un misto fra donna e bambina.
"Perché vuole proprio me?".
Mi inginocchiai accanto a lei,"Bhee sei la nipote del grande Indiana Jones,sei una fra le migliori archeologhe del mondo,sei una dei migliori sub sulla faccia del pianeta e sei bellissima",divenne rossa e tornò con lo sguardo sull'agenda,"Comunque devo rifare il patentino per le immersioni",aprii le braccia,"Non c'è problema te lo pago io",chiuse l'agenda e la mise via,mi guardò in maniera strana,"Devo andare a pranzo",ci alzammo,"Andiamo insieme",aprì la bocca per ribattere ma la presi sottobraccio e vi incamminammo alla ricerca di un bel ristorantino.

"Questo?!".Tirò un urlo,ma le tappai la bocca prima che il cameriere arrivasse da noi,"Si questo",le dissi sottovoce,"È troppo elegante,hai visto come sono conciata?".
La guardai per la quarantesima volta,gli shorts di jeans,le scarpe da ginnastica,la canottiera e la camicetta le stavano benissimo,per non parlare dei capelli legati in una treccia,"Si so come sei conciata e stai bene,ora andiamo a pranzo che io ho fame",la trascinai dentro il ristorante,il cameriere ci mise in un tavolo sulla terrazza,ero tutto felice Elys invece aveva il broncio....
ELYS.
Non volevo lavorare dopo nemmeno ventiquattro ore da quando ero tornata a casa,anche se avevo bisogno di soldi,ma avevo fra le mani un'altra cosuccia,le catacombe,dovevo andarci il prima possibile,dovevo togliermi dalla testa quel dubbio.
"Senta Angela io devo andare eh",misi il tovagliolo sul tavolo e mi alzai,lui stava ancora mangiando,"No aspetta",presi le mie cose e andai verso l'uscita,ma venni bloccata da due gorilla in smoking,"Signorina Jones",feci ciao con la mano e questi chi erano?!
Angela mi raggiunse,"Che sono amici tuoi?".Li chiesi,"No,sono amici tuoi?".
Ci guardammo,"La signorina deve venire con noi",Angela si mise davanti a me per farmi da scudo,lo presi per il colletto della polo e lo misi dietro di me,"Non ho bisogno del bodyguard",li dissi,"Chi vi manda?".Chiesi ai due omoni,"La signorina Prodi",gli guardai,"Non ci posso credere"....

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