Maahes

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Afferrai la statua di Kukulkán ,"FERMO BELLOQ!".
Attirai la sua attenzione,"Angela...Pensi di fare l'eroe della situazione?".
Gettai a terra con tutta la forza la statua.
La quale si ruppe in mille pezzi.
Belloq lasciò Elys.
I suoi occhi si illuminarono.
Corsi dalla ragazza e la trascinai via,mentre l'uomo si dimenava.
"Stai bene?".
Si massaggiò la gola,"Il ca-cappello...",glielo passai e lo strinse a se,"Dobbiamo andarcene",mi guardò negli occhi,"Vai...A lui ci penso io",disse alzandosi,barcollava,non voleva essere aiutata,dannata testardaggine...

Afferrai una lancia,presi un bel respiro e la lancia verso Belloq,avevo fatto un anno di lancio del giavellotto alle superiori,lo infilzai in pieno petto e l'uomo non perse sangue,anzi era cosciente ma sempre con gli occhi illuminati,"Ma che?!".
Afferrai Elys e corremmo via,"Non fare domande!".

Una volta fuori dal tempio,lo sciamano afferrò Elys per le braccia,"MAAHES!".
L'imperatore mi fermò,"Lascialo fare".
"Abbiamo i minuti contati! Quel coso è diventato immortale!".
Dissi cercando di far ricordare a tutti che Belloq era un pericolo per tutti.
ELYS.
"MAAHES".
Ebbi delle visioni.
Visioni dell'antico Egitto...
Vidi una donna di spalle,aveva i capelli lunghissimi e una coda,la guardai meglio...
Eppure avevo già visto una cosa del genere...
Accanto a lei un leone,ma certo!
Maahes,la Dea leone.
Quando mi guardò negli occhi,sentii un forte legame con essa...
I suoi occhi...
Erano simili ai miei...

Chiusi gli occhi e quando li riaprì,davanti a me avevo lo Sciamano,Alberto e l'imperatore.
Lo Sciamano stava sorridendo,mentre gli altri due erano confusi.
"So cosa fare",dissi sorridendo anche io,"Di che parli?".
Afferrai il pugnale dorato dello sciamano,"Torno subito".
Belloq era davanti a me,"Questa città crollerà!".
Tirò un pugno a terra,e il pavimento iniziò a tremare,il vulcano non troppo distante fece dei rumori strani,"Non un'altra Pompei",disse Alberto,feci una corsa verso Belloq, provò ad afferrarmi,ma passai in mezzo alle sue gambe,un pugno nei gioielli,si piegò in due e alzandomi lo pugnalai sulla schiena.
Non dovevo uccidere lui.
Ma bensì lo spirito malvagio che era entrato nel suo corpo.
"Prendetelo", disse l'imperatore ai suoi soldati,Belloq era allo stremo,mi distesi a pancia in sù a guardare il cielo,anche questa volta ci ero riuscita...
Angela si fiondò su di me,mi diede un bacio,"Degna di una Jones!".
Scoppiai a ridere,mi sentivo debole e indolenzita,"Se non fai un bordello non sei tu",questa voce,alzammo la testa e vedemmo Cassandra,insieme ai suoi uomini,e Dante,io e Alby ci guardammo,"DANTE?! CASSANDRA?!".
I due sorrisero.
"Dovevamo fare pulizia di Belloq e dei suoi uomini,ed eccoci qua",disse la bionda togliendosi gli occhiali da sole,"Che luccicante questa città",aggiunse la bionda guardandosi intorno.

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