Il sole era alto sulle nostre teste,doveva essere mezzogiorno,"Sistemate le carte e rimettete gli strumenti al loro posto,non abbiamo molto tempo",Dutch stava richiamando tutti,mi avvicinai a lui,"Abbiamo ancora tre ore perché tutta questa fretta?".Mi guardò e mi passò il suo cellulare,"Leggi e capirai",presi il cellulare in mano e lessi il messaggio
Egregio signor Cavalli,
ho cercato di contattare la signorina Jones ma non ha risposto,le chiederei se gentilmente la potesse avvisare del fatto che oggi deve presentarsi nel mio ufficio per metterci d'accordo.
Cordiali saluti Angela."Io?Oggi?!?A che ora scusa?!".
Dutch guardò l'orologio,"Alle sei",spalancai gli occhi,"Ma fra 5 ore!".
"Infatti tu parti adesso",in quel preciso istante arrivò un uomo in una jeep verde,mi fece cenno di andare da lui,"Okay okay,guarda che questa me la paghi",presi il mio capello e la mia borsa e corsi alla jeep.Dopo quattro ore di volo,arrivai finalmente all'università di Berlino.
Non sapevo una mazza di tedesco,era una delle lingue che mi ero segnata di studiare ma che non avevo mai iniziato.
Iniziai a chiedere in giro alle poche persone che mi passavano davanti,indietro e affianco,ma forse non mi concedevano un minuto della loro vita dato che sembravo una turista dispersa in mezzo ad una piazza,"Nessuno che mi aiuta eh?!Cafoni!".
Sbuffai gettando il borsone stracolmo di mappe,abiti e documenti,"Nessuno la considera per il semplice fatto che sembra una turista",mi arrivò il suono di una voce magnifica da dietro la schiena,mi girai e vidi un uomo sulla quarantina vestito tutto elegante,sorrise e mi allungò la mano,gliela strinsi,"Piacere,sono Angela,Alberto Angela",li sorrisi,"Elys,Elys Jones",sciolse la presa e mi fece cenno di seguirlo.
Facemmo tre rampe di scale per poi entrare in un ufficio,sulla porta di esso c'era scritto P.Angela,il cognome era lo stesso,forse era lo zio?Il nonno?Il fratello?Oppure il padre?Mah.Mi fece il solito colloquio.
Ma i suoi occhi mi facevano sentire dei brividi lungo la schiena,erano bellissimi come due rubini,"Signorina Jones...","Mh?".
"...so tutto su di lei","Ehm e allora perché il colloquio?".Li dissi ridacchiando,"Perché voglio conoscerla meglio,so tutto della sua vita da archeologa ma di personale nulla",sentii le guance diventarmi bollenti,"Bhe...Non credo che sia opportuna la cosa,dato che mi ha fatto venire qua per...In realtà non conosco nemmeno il perché del perché mi trovo qua a Berlino!".
Si alzò dalla poltrona e mi disse di seguirlo,mi portò in una stanza enorme,era piena di reperti storici,"Wow",ero rimasta incantata,"Le piace tutto questo vero?".
Annuì incantata ancora da tutta quella bellezza che mi circondava,si mise a ridere,"Da oggi lei lavora per me",spalancai gli occhi,"Co...COSA?!?".
Non avevo mai avuto un lavoro,insomma ero laureata ma avevo collaborato solo con Dutch e con la sorellona...
"Su via,secondo lei l'ho fatta venire fin qua solo per un colloquio?Volevo vederla dal vivo e capire che tipa sia.
Non mi permetterei mai di perdere una come lei.Da oggi siamo colleghi.Non accetto un NO,come risposta",il suo sguardo era sincero e determinato.
Risi e mi sistemai i capelli dietro la schiena,"Lei non si arrende mai vero?".
Annuii.
"Allora accetto la sua proposta,mister Angela".
STAI LEGGENDO
Un pizzico di storia.
FanfictionLa storia e l'archeologia erano la sua vita. Ma la sua vita venne travolta non appena dovette accettare di lavorare con uno dei più amati e migliori paleontologi del mondo. ~Se qualcosa non vi piace o non vi va bene...Bhe smettetela di leggere la st...