Devo partire.

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"Elys che volevi dire con quel PERDONAMI?!".
Cassandra mi stava inseguendo per l'aeroporto,"Quello che ho detto",mi afferrò per il polso,ci guardammo negli occhi,"O mio Dio...",con uno strattone mi liberai dalla sua presa,"Si! Hai capito bene".
"Ti ucciderà! Elys!".
Non le diedi ascolto e andai verso l'auto,dovevo fare i bagagli anch'io.

"Elys! Vuoi che ti racconti una storia?".
Corsi da nonno Indy,mi afferrò e mi mise a sedere sulle sue ginocchia,eravamo in giardino,nonna si mise di fronte a noi,nonno mi raccontava sempre le sue mitiche avventure,"Allora...Vediamo quale ti posso raccontare",i suoi capelli bianchi,le sue mani grandi i suoi occhi...Per me era un eroe.
"Caro,le hai raccontato dell'El Dorado?".
I nonni si guardarono,e nonno sorrise subito,"Ma certo! Vedi Elys? Tua nonna Marion ha sempre delle ottime idee!".
Nonna sorrise divertita,"Bene... incominciamo...".

La valigia era pronta,il biglietto di sola andata anche,ma io...lo ero veramente?
"Che ci fai qua?!".
Dissi a Dante non appena me lo trovai in fila per il volo per il Brasile,"Cassandra mi ha mandato a farti da babysitter,dato che mio cugino è via",sbuffai sedendomi sulla mia valigia,"Pensavi di andarci sola?".
"Ovvio...Ho sempre lavorato sola".
Si mise a ridere,"Mi ha parlato di un certo René Belloq! Un tuo amico di lungaa data, eh?".
Secondo me,questo ragazzo lavorava per l'FBI,sapeva fin troppe cose...
"Beh ormai che sei qua...Mi tocca lavorare con te",dissi scocciata,"Già...".

Io e Dante non parlammo molto,era un ragazzo riservato e io non volevo parlare,volevo solo concentrarmi su ciò che nonno aveva scritto riguardo all'El Dorado, praticamente nulla,il nonno quand'ero piccola mi aveva raccontato della leggenda, così chiesi alla nonna se lei sapeva qualcosa,se il nonno aveva mai condotto degli studi su quella città,aveva detto che avrebbe cercato fra i documenti che erano rimasti nello studio del nonno...

"Bene,ora che siamo qua,in che hotel alloggiamo?".
Mi chiese Dante appoggiando il borsone sulla mia valigia,sorrisi sistemandomi il cappello,"Nessun hotel. Andiamo da un mio amico,Felipe".

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