Cena.

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La sera,prima di andare a cena Elys perse un'ora in bagno per sistemarsi,così ne approfittai per studiare delle carte riguardanti dei tesori sommersi.

"Alberto",mi girai e vidi Elys avvolta nell'asciugamano,"Non mi hai ancora detto perché siamo qua",guardai le sue gambe bagnate fino ad arrivare ai suoi occhi brillanti,"Hai ragione,perdonami",le feci cenno di avvicinarsi così potevo spiegarle meglio il tutto,"Allora,la conosci la storia dei galeoni spagnoli e dei pirati etc etc",sospirò,la cosa era ovvia,"Bene.Da un mese ho scoperto che in queste acque dovrebbe trovarsi un galeone stracolmo di storia,artefatti antichi e forse se siamo arrivati in tempo anche di oro",arricciò il naso,segno che non era convinta della cosa,"Vada pure avanti signor Angela",mi disse dandomi una leggera gomitata,io sorrisi,"Ti ho detto tutto", alzò un sopracciglio,"Serio?Tutto qua?".
Le feci l'occhiolino,"Finisci di prepararti che ho fame",le dissi sistemando i documenti.
ELYS.
E io che speravo in un'avventura....
Che delusione totale.
"Che ne dici di mangiare sulla spiaggia?Non mi va di rimanere al chiuso",ci incamminiamo a braccetto verso la spiaggia,il signorino voleva mangiare all'aria aperta e in tranquillità,peccato che il ristorante era stracolmo di gente,"Cenetta tranquilla",dissi ridendo mentre cameriere ci faceva accomodare al nostro tavolo,"Evidentemente molte persone la pensano come me",sentii il suo piede accarezzarmi la caviglia,trattenni l'istinto di tirare un calcio...
Mi limitai a guardarlo male...
Anzi...Malissimo...
"Ma che fai!?".
Mi fece cenno di girarmi,roteai gli occhi e girai la testa e vidi gli stessi tipi che erano all'aeroporto,"Ora hai capito perché ti ho fatto piedino?".
"Questa cosa mi puzza...",dissi aprendo il menù,"Elys, godiamoci la serata",mi sussurrò accarezzandomi il dorso della mano,in tutta risposta sorrisi.

La cena andò avanti fra risate e scambi di idee,una serata come le altre,ma almeno ero in compagnia.
"Lo prendi il gelato?".
"Sei pazza?Se mangio ancora qualcosa come minimo scoppio",feci spallucce e ordinai un gelato con due cucchiai, perché conoscendo il pollastro avrebbe sicuramente allungato la mano sul gelato.

Notai che divenne serio e silenzioso,mentre io commentavo il dessert,"Alberto?".
"Mh?".
"Che guardi?".
Girai la testa...
Non era possibile,"Ancora lei!?".
Era quella Isabelle e lui non faceva altro che fissarla come se fosse la Gioconda.
Mi alzai infastidita e andai verso l'hotel,"Ma do-dove vai?".
Venni afferrata per il braccio da un Alberto col fiatone,"Vado a dormire",
"No-non fa-facciamo una pa-passeggiata?".

Perché non vai a fare la passeggiata con quella gatta morta!?!?

Mi sorrise.
Era il mio punto debole...il suo dannato sorriso.
Li sistemai i ciuffetti ribelli e lo presi per braccetto,"Va bene...andiamo...".

Mi piaceva stare con lui,quando parlavamo mi sembrava di conoscerlo da una vita...venivamo da mondi diversi eppure...non potevo stare senza di lui...
"Tutto bene?".
Mi chiese appoggiando le sue mani sulle mie spalle,"S-si,tutto bene",storse la bocca,"Di solito le racconti bene le balle,ma questa non me la bevo",vero..."Sono solo stanca.Possiamo tornare in camera?".
Mi girò,"Certamente mia cara".

Una volta in ascensore venimmo seguiti da una coppia di sessantenni,"Buonasera",ci dissero in coro,io mi limitai ad un sorriso,"Buonasera a voi signori",rispose Alberto inchinando leggermente il capo,a volte si comportava come un uomo d'altri tempi,forse era per questo che le donne cadevano ai suoi piedi...
La donna mi guardò e sorridendo mi chiese,"Da quanto siete sposati?".
Sentii le guance prendere fuoco,"In realtà dobbiamo ancora sposarci",rispose Alberto,lo fulminai con lo sguardo,"Oh che carini,io e il mio Carl siamo sposati da 25 anni", l'uomo le diede un bacio sulla guancia,"Complimenti, chissà se raggiungeremo anche noi questo numero",disse l'uomo alla mia destra abbracciandomi forte,"Chi lo sa...",dissi a denti stretti.
La coppia ci salutò e ci riempì di complimenti e di auguri per il nostro futuro da sposati,afferrai Alberto per la giacca,"Sposati!?!NOI DUE!?!".
"E su via Elys...Reggi il gioco per una vol-", l'ascensore si bloccò di colpo e le luci si spensero e si accessoro quelle di sicurezza,creando un'atmosfera cupa,"Alberto non è divertente", dissi stringendo la presa sulla sua giacca,"Ti giuro che stavolta non ho fatto nulla",mi sentii mancare il fiato,come se un macigno si stesse appoggiando lentamente sul mio petto,"Elys?".
Mi sedetti a terra,cercando di controllare il mio respiro,"Elys cos'hai?".
La sua voce era preoccupata e ferma allo stesso tempo,li afferrai la mano,"È solo... è solo un leggero attacco di panico","Cosa posso fare?".
Scossi la testa,"So controllarlo",mi concentrai sul battito cardiaco,"Ne sei sicura?".
Strinsi di più la sua mano,"Si...ma non mi lasciare","Non lo farei mai",guardai i suoi occhi,erano così scuri per colpa di quella luce,"Ci sono io,fai dei piccoli respiri", iniziò a respirare lentamente, così lo seguì,"Brava,ora va meglio?".
Stava funzionando.
"Si".
Finalmente il mio cuore tornò a battere normalmente e anche Alberto si tranquillizzò e si sedette accanto a me,"Non mi avevi mai detto questa cosa", abbassai lo sguardo,"Ci sto lavorando...","Lo sai che siamo una squadra io e te.Per qualsiasi cosa posso darti una mano.E se non ci riuscirò la prima volta ci proverò all'infinito",risi,"Testa calda eh?".
Dissi.
Sentii una mano calda appoggiarsi sulla mia guancia,gli occhi di Alberto erano vicini,tanto vicini,"Nemmeno tu scherzi Elys Jones",mi disse sottovoce,quella voce calda...
Sentii una strana sensazione percorrete tutto il mio corpo...

La copertina è stata realizzata da Rebbyrumblrsmile♥️♥️♥️

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