Notte pazza.

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Dopo essere finita in manette perché mi ero introdotta nel cuore della notte in una Chiesa di Parigi,alla ricerca delle catacombe,Cassandra decise di mandare degli archeologi per fare un lavoro pulito e mi rimandò a casa con la fedina penale pulita.
Tornai a Firenze quattro dopo ore,controllai il cellulare,Angela non mi aveva riempito di messaggi...
Ero finita nei guai anche per colpa sua,se avessimo fatto il lavoro insieme non avrei attirato l'attenzione della polizia...

La sera,andai nella gelateria sotto casa a riempirmi di gelato,"Guarda che ti farà male",mi disse Roberto portandomi un'altra ciotola di gelato al cocco con mango e banana,"È stata una giornata infernale,mi merito tutto questo gelato",dissi immergendo il cucchiaio nella ciotola.

Verso le 22,quando arrivò la folla di turisti alla gelateria,salutai Roberto e andai a farmi un giro.
Era una notte non troppo calda,quasi romantica,le stelle e la luna facevano da sfondo alla serata...
Non so come ma le mie gambe mi portarono davanti la mia amata Santa Maria del Fiore.
Mi attraeva come una calamita.
Mi sedetti per terra e la guardai.
Il cellulare iniziò a squillare,lo presi e guardai il display.

Angela

"Si?".
"Elys dove sei?".
Ah ma quindi sei vivo!
Quindi ti ricordi me si?!
Presi un bel respiro.
"Firenze".
"Dove di preciso?!".
Fece la voce grossa.
"Hey vedi di mantenere i toni bassi con me okay signor Angela dei miei stivali?!".
Sentii degli spari provenire da dietro la mia schiena,mi girai,mantenni i nervi saldi e il sangue freddo.
C'erano cinque/sei uomini vestiti tutti in nero giacca e cravatta con dei suv neri anch'essi,i turisti iniziarono a scappare,
"ELYS!ELYS STAI BENE?!?".
Angela stava urlando a squarciagola dall'altra parte del telefono,
"Ti richiamo"
Spensi la chiamata.
Misi in borsa il telefono.
Non sapevo chi fossero.
Ma sapevo qual era il loro compito.
"Jones ferma dove sei!".
Feci la linguaccia e il dito medio e inizia a correre inseguita dalle loro pallottole,non era la prima volta che scappavo da gente simile.
Arrivata alla fine della piazza un motociclista con una moto completamente nera,mi bloccò la strada.
Chi era?!
Uno di loro?!
Mi diede un casco e mi fece cenno di salire dietro di lui,"Chi sei?".
"Se vuoi tornare a casa viva monta!".
Non ci pensai due volte e montai sulla moto stringendo le braccia alla sua vita.
L'uomo diede gas,dritto verso la periferia di Firenze per poi correre sulle strade delle campagne toscane...

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