Casa Part.2

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Dopo lo spuntino andai a farmi la doccia,Angela si era rinchiuso nel suo studio.
Il bagno era enorme,c'era una vasca da bagno enorme,la stanza era decorata in stile romano,molto carino era quasi romantico.
Mi spogliai e prima di immergermi nell'acqua,aggiunsi del sapone e l'acqua divenne completato rossa,lessi l'etichetta del sapone,era alle rose rosse,il signorino si vizia.
Quando vi entrai l'acqua era bella calda.
Chiusi gli occhi e venni coccolata dall'acqua...
ALBERTO.
Mi stiracchiai sulla sedia nera in pelle e mi distesi sul tavolo pieno di scartoffie,"Ho bisogno di un bagno caldo".
Andai in camera e mi tolsi i vestiti,rimasi in mutande e pantofole.
Girai la maniglia della porta e vidi del vapore.
Pensai che la casa andasse a fuoco ma la cosa era impossibile,guardai meglio...

Mi arrivò un ceffone dritto in faccia.
"ESCI!".
"È IL MIO BAGNO!".
"ANGELA ESCI!".
Mi coprii gli occhi e cercai di uscire,ma inciampai sul tappeto e caddi a terra di schiena,"ANGELA!".
Elys venne subito da me,mi tirò su,"Che maleeee","Oddio stai bene?".
Mi avvolse il collo per abbracciarmi,ma finii con la faccia sul suo petto umido,"Scusami non volevo tirarti uno schiaffo,ma ho preso paura",era bello stare sul suo seno morbido,era calda,il suo cuore batteva forte,"Fa nulla",sciogliemmo quella specie di abbraccio e ci guardammo,aveva il naso e le guance tutte rosse,"Sei carina",le accarezzai il viso,lei sorrise timidamente sistemandosi l'asciugamano.
Si alzò,"L'acqua è bella calda,profuma di rose",si girò e chiuse la porta lasciandomi solo per terra.

Una volta che la ragazza uscì dal bagno andai io ad immergermi nell'acqua calda.
Ripensai ad alcune cose.
Ma specialmente ad una cosa.
Che Elys mi interessava...
ELYS.
Avevo tirato uno schiaffo ad Alberto.
Mi gettai sul letto e mi lasciai scivolare via l'imbarazzo...
Nessun ragazzo mi aveva mai vista seminuda,dato che non avevo mai avuto un ragazzo in vita mia...
Scossi la testa e decisi di andare a dormire,così indossai una felpa,mi tolsi i pantaloni e mi infilai sotto le coperte e mi persi nel sonno più profondo.

Il mattino seguente sentii un gran rumore provenire dalla stanza di Angela,mi grattai gli occhi e mi avviai verso la porta della stanza,camminavo tutta storta,colpa del sonno,aprii la porta,"Ch-che ore sono?".
La mia voce era ancora impastata,"Le 5:30.Torna a dormire",mi disse lasciandomi un bacio sulla testa,"Ehm...Dove vai?".
Vidi che aveva messo due valige accanto al tavolino in corridoio,"Una gita",mi sorrise,"Racconta balle!".
Li diedi un piccolo pizzico sul braccio,"Dove.Vai?!?".
"Va-vado ad una conferenza".
"Perché?Perché parti adesso?!".
Si asciugò una lacrima che li stava cadendo dall'occhio per il dolore che li avevo procurato,"Mi hanno affidato una ricerca".
"Chi?".
Sbuffò,"Mia dolce Jones,fai troppe domande","Vengo con te","Nono.Rimani qua casa.Di sotto ho la piscina,prenditi una bella vacanza",lo guardai malissimo...

"Almeno datti una mossa o perdiamo il volo!".
La mia valigia era stracolma,avevo esagerato.
La stavo trascinando per tutto il viale,"Potresti almeno aiutarmi!Che razza di gentleman sei?!?Metti via il cellulare!".
Gli urlai contro,invece di giocare con quell'affare,poteva perfettamente darmi una mano,che nervi!
Corse verso di me,sorrise per farsi scusare e mise la valigia in macchina,io mi misi il cappello del nonno in testa,"Pronta?".
Aprii la portiera dell'auto,"Prontissima"...

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