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se notate che il capitolo è più lungo del solito, è perché alla fine ho aggiunto un angolo autrice in cui ho scritto alcune cose di cui volevo parlarvi :P


Era pomeriggio. Minho entrò nell'appartamento dei suoi amici, sapendo per certo che Hyunjin sarebbe stato l'unico ad essere lì.

–Oh, Min.– lo salutò il ragazzo, alzando la testa dal suo pc.

–"Min"?– gli chiese, chiudendo la porta e lasciando cadere lo zaino per terra, camminando verso il frigo per prendere una lattina di sprite e avvicinarsi poi all'amico.

–Ti dà fastidio?– chiese Hyunjin, ridendo.

–Abbastanza.– rispose, dando un'occhiata allo schermo del pc. –Cosa fai?

–Guardo drama.– rispose Hyunjin. –Nulla che ti interesserebbe comunque, vero?

Minho annuì, sedendosi vicino all'amico.

–Sei venuto qui per parlarmi di qualcosa?– gli chiese poi.

–Odio ammetterlo, ma è così.– disse, prendendo un sorso della bevanda nella lattina.

–Sono tutto orecchie.– disse Hyunjin, chiudendo il pc e puntando gli occhi contro quelli di Minho.

–Woah, perché mi fissi così? Sei inquietante.– commentò, ridendo nervoso.

–Sorry. Suppongo che mi metterò a camminare in giro per la stanza, allora.– disse, alzandosi in piedi dalla sua sedia.

–Ho parlato con Jisung.– sputò fuori, giocando con la linguetta della lattina.

–E com'è andata?– chiese Hyunjin, affacciandosi alla finestra.

–Bene, direi? Gli ho detto di non essere nervoso intorno a me e poi..mi ha aiutato a pulire l'appartamento.

–Non l'avevi ancora pulito?

–No.

–Capisco. Ti ha chiesto lui di aiutarti?

–Mh-mh.

–E poi?

–Ha notato il dvd di Your name e gli ho proposto di guardarlo insieme. E così è stato.

–E poi?

–Perché ripeti la stessa domanda? Mi sembra quasi come se mi stessi interrogando.– disse Minho, innervosendosi.

–Perché mi sembra che ci sia altro che ancora non mi hai detto. Voglio sapere tutto, se no come faccio ad aiutarti?

–Non è che devi aiutarmi..

–Minho. Hai bisogno di qualcuno che ti ascolti. Lo sto facendo ora, okay? Quindi dimmi tutto quello che è successo e non pensare a quanto sia strano farlo.– disse, il suo sguardo ancora lontano sul paesaggio che si vedeva dalla finestra a cui era affacciato.

Minho sospirò. –Mi ha baciato. Mi ha detto che gli era piaciuto farlo con me..che..che..lo avevo fatto sentire al sicuro e che..ha ammesso che qualcuno lo ha ferito in passato ma non voleva parlarne..e poi ha iniziato a chiedere di me ma io non volevo dirgli nulla e..

Hyunjin si voltò verso l'amico, abbandonando la sua postazione alla finestra e tornando a sedersi al tavolo. –Calmati. Si può sapere che cos'è successo da ridurti così? Di solito è molto più facile parlare con te. Comunque, prendi un respiro profondo e dimmi cos'è successo. Ricordati che ci sono solo io qua, niente Chan, niente Changbin.

A Minho non piaceva che ci fossero gli altri due ragazzi mentre parlava di cose che lo facevano sentire debole e sensibile. Negli anni precedenti, aveva stretto un'amicizia molto stabile con Hyunjin, dal momento che era stato Minho stesso ad aiutarlo quando aveva bisogno di qualcuno. E quando le cose avevano iniziato a farsi difficili per lui, Hyunjin era stato il primo ad agire. L'aveva tormentato per giorni, cercando di parlarci, cercando di capire in un qualche modo come potesse aiutarlo, anche se Minho non aveva mai voluto essere aiutato. Aveva cominciato lentamente ad aprirsi all'altro ragazzo, fino a che non diventò un'abitudine parlarci. Riusciva a mettere la testa a posto quando lo faceva.

3 am | minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora