Smut (scorrete il capitolo per trovare l'indicazione di dove finisce se non volete leggere questa parte)
Il suo corpo era stanco, ma più sveglio di come lo era mai stato prima d'ora allo stesso tempo. Le dita di Minho si muovevano lente dentro di lui, dandogli tempo di abituarsi come faceva sempre. Qualsiasi cosa succedesse, la sua priorità era sempre che Jisung stesse il meglio possibile, e il minimo pensiero di potergli far male lo terrorizzava. Ma non era mai successo. Quel modo in cui abbandonava la testa contro il cuscino con gli occhi chiusi, gli scaldava il cuore nonostante tutto. Si fidava davvero di lui. Continuò per un po', finché il ragazzo non gli disse di essere pronto, tirando fuori le sue dita velocemente solo perché voleva sentire il ragazzo gemere.
Si mise il preservativo, abbassandosi di nuovo su Jisung per tornare a baciarlo, le loro lingue che si toccavano appena, le loro labbra umide che si muovevano facilmente le une contro le altre.
Jisung lasciò andare un gemito quando sentì Minho spingersi dentro di lui, le sue mani che lo tenevano forte sui fianchi come suo solito. Dopo tutto quel tempo che era passato, finalmente aveva ricevuto ciò di cui aveva bisogno. Andò un attimo in panico, sentendo la sensazione dell'orgasmo che si avvicinava troppo presto.
–Aspetta..– sussurrò. Minho si fermò immediatamente, restando dentro di lui e guardando il suo viso per cercare qualche segno di sconforto.
–Tutto bene?– gli chiese poi, incerto sul silenzio dell'altro ragazzo.
–Sì, è solo che..stavo per venire di già.– ammise, alzando gli occhi e concentrandosi sulle iridi castane del ragazzo.
–Non è un problema, se succede.–lo rassicurò Minho, sorridendogli. –Rilassati soltanto, okay? Hai già aspettato tanto, non devi farlo ancora.– disse, accarezzandogli il volto.
–Okay.– sussurrò Jisung, tornando a chiudere gli occhi e lasciandosi andare come gli aveva consigliato Minho.
Il ragazzo riprese a muoversi dentro di lui, cercando di andare il più piano possibile e non stimolare troppo la sua prostata, seguendo i gemiti e le reazioni di Jisung per capire dove si trovasse e se stesse per venire di nuovo. Una mano del ragazzo con gli occhi chiusi si aggrappò sul lenzuolo, la sua testa ricadde all'indietro. Minho velocizzò le sue spinte, continuando a muoversi veloce dentro di lui anche quando era ormai venuto, aiutandolo durante il suo orgasmo.
Si tirò indietro dopo un po', spostandosi dal letto come faceva sempre quando andava a buttare il suo preservativo, ma Jisung lo fermò. –Aspetta.
–Mhm? Cosa c'è?– chiese Minho, afferrando invece dei fazzoletti e ripulendolo con cura.
–Tu non hai ancora finito.– disse Jisung, trovando i suoi occhi quando si fermò dal pulirlo per un attimo.
–Non fa nulla. Non devo venire per forza.– rispose, sorridendogli appena e continuando con quello che stava facendo.
–Puoi continuare.– disse Jisung, prendendogli una mano e guardandolo con occhi supplicanti.
–Jisung..non credo sia la migliore idea farlo ora. Sei appena venuto.– disse, comprendendo immediatamente quanto dovesse essere sensibile in quel momento il ragazzo.
–Sto bene.– mentì Jisung.
Minho sospirò. –Se proprio vuoi continuare, aspettiamo un po', mhm?– gli chiese, togliendosi il preservativo e buttandolo. Si sistemò vicino a Jisung, circondandolo con le loro braccia, anche se era un po' scomodo in quel momento. –Almeno qualche minuto. Non voglio farti male.
Jisung annuì, accettando le carezze del suo ragazzo e aspettando pazientemente che il suo corpo tornasse al suo stato normale.
–Non ti dà fastidio, aspettare così?– chiese ridendo, dopo un po'.
STAI LEGGENDO
3 am | minsung
Fanfiction"Non riuscivo a capire perché continuavo ad innamorarmi di persone che erano interessate solo al mio corpo." Jisung inizia a frequentare una nuova università e ben presto viene a conoscenza del gruppo più adorato fra tutti gli studenti, composto da...