Ethan’s pov
Giorno 9 con la ragazza fantasma che sostiene di non essere un fantasma aka Bailey.
Neanche oggi abbiamo scoperto qualcosa sulla sua vita o abbiamo qualche idea plausibile su quello che l’è successo, ma la mia persecuzione personale (e no, questo non lo cancelli Bailey) continua a costringermi a continuare a scrivere questo diario di bordo anche se non abbiamo nulla da dire, ne è dimostrazione il fatto che dico la stessa cosa dal “Giorno 1”.
Come al solito questo è tutto.
<<Riesci a togliere il bello in tutto.>> si lamenta Bailey da sopra la mia spalla dopo che ho finito di scrivere la mia “nota”, come la chiama lei, e io mi lascio scappare un sorriso divertito.
Sono passati nove giorni da quando siamo andati sulla 27esima strada che abbiamo percorso almeno una decina di volte per trovare anche il più piccolo degli indizi su quello che l’è accaduto, ma come mi aspettavo non abbiamo trovato nulla e dopo essere tornati a casa a mani vuote, lei ha preso il nostro quaderno e ha scritto la prima nota per poi obbligarmi a fare lo stesso. Da quel giorno, appena finisce la giornata, scriviamo entrambi cosa abbiamo scoperto durante la giornata o se ci sono stati progressi.
Bailey sbuffa e si va a sedere sul mio letto incrociando le gambe sul materasso e quando mi giro a guardarla la trovo con l’espressione imbronciata a guardare un punto fisso; alzo gli occhi al cielo e mi sforzo di non sembrare esasperato mentre mi vado a sedere a fianco a lei dato che in questi giorni in cui siamo stati insieme, se c’è una cosa che ho imparato su di lei è che è parecchio suscettibile.
<<Dai non fare così Bailey.>> le dico dandole un colpetto sulla spalla per farla sorridere, ma lei si limita a fare una smorfia che assomiglia vagamente a un sorriso.
<<Scusa, non è per te.>> mi rassicura dopo aver visto che anche il mio sorriso si è afflosciato <È che... non so. Non prendermi per idiota, sapevo che non avremmo trovato subito delle informazioni, figurati dopo soli sette giorni ma... non posso fare a meno di restarci male.>> mi confessa e io, non sapendo cosa fare, le stringo la spalla in segno di conforto.
<<Non ti posso promettere che scopriremo quello che ti è successo, ma ti giuro che farò di tutto per riuscirci, okay?>> le chiedo e lei si volta a guardarmi per poi annuire con gli occhi lucidi e un sorriso a trentadue denti sulle labbra che fa sorridere pure a me.
Contro ogni mia iniziale aspettativa, ho iniziato ad affezionarmi a Bailey; certo, rimane una rompipalle di prima categoria ma ormai non mi dà più fastidio come prima.
Da quando mi ha confessato che avesse preferito esser un fantasma piuttosto quello che è ora (qualunque cosa sia), non ho potuto fare a meno che dispiacermi e provare a mettermi nei suoi panni, così facendo ho iniziato a capire il suo punto di vista e questo ha dissolto l’iniziale antipatia che provavo nei suoi confronti. Mio malgrado, ho scoperto che è difficile non affezionarsi a lei una volta che la si inizia a conoscere bene, dato che è una delle persone più dolci e buffe che io abbia conosciuto. Ovviamente, questo non glielo dirò mai.
Continuo a non sapere se sia un fantasma o meno, ma adesso non mi dispiace più la sua presenza e inoltre ci tengo davvero ad aiutarla e non più perché non la voglio tra i piedi, ma perché voglio che trovi la pace, qualunque cosa essa significhi per lei.
<<Ethan!>> sento urlare da Austin che sbatte la porta di casa nostra e si precipita nella mia stanza aprendo la porta senza nemmeno bussare, tipico da Austin.
<<Che stai facendo?>> mi chiede entrando nella mia camera e io alzo un libro del college che Bailey aveva lasciato qui sul letto facendo intendere che stavo studiando.
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Forgot
Mystery / ThrillerQuando Bailey si è svegliata in un vicolo di Washington senza ricordarsi nulla sul suo conto se non il suo nome, ha pensato che niente poteva andare peggio di così. Ovviamente, non sapeva ancora di essere invisibile. Bloccata in questo stato senza l...