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Bayley's pov

Okay, ammetto che andare a trovare Ethan al college durante le lezioni, non è stata una delle mie migliori idee.

Ma a mia discolpa non sapevo, o meglio non ricordavo, che oggi avesse un esame e poi in parte è anche colpa sua, dato che se mi avesse aspettata, sarei rimasta nel suo appartamento a leggere qualche suo libro invece che venire qui.

Dopo aver visto insieme Casper, abbiamo deciso di iniziare anche una serie tv dato che nessuno dei due aveva sonno e anche se ho letteralmente amato Shadow & Bone, devo ammettere che vedere tutti gli episodi della prima stagione e tornare all’hotel dove mi sono stabilita (n segreto, ovviamente) alle due di notte, non è stata esattamente una scelta saggia.

Me ne pento? Sì. Lo rifarei? Senza ombra di dubbio, anche se come risultato ho ottenuto due occhiaie, l’essere rimasta fuori dall’appartamento perché non mi sono svegliata in tempo e un terribile bisogno della seconda stagione.

<<Bailey, devi sparire.>> sibila Ethan lanciandomi un’occhiata veloce mentre si va a sedere al suo posto con Austin che ha uno strano colorito verdognolo sul volto.

<<Non posso proprio restare? Prometto che non ti do fastidio.>> lo supplico io tirando fuori il labbro inferiore e sbattendo ripetutamente le palpebre per farlo intenerire ma lui scuote la testa con veemenza per poi indicarmi con un cenno veloce degli occhi la porta.

Sbuffo e gli rubo una matita dall’astuccio, uscendo poi stizzita dall’aula con il nostro quaderno, che porto sempre con me, sotto il braccio, nello stesso istante in cui entra la professoressa. Sospiro e mi siedo sul pavimento, appoggiandomi alla parete opposta dell’aula in modo che una volta che Ethan sarà uscito, mi potrà veder facilmente.

Magari potrei tornare all’hotel e cercare qualcosa su Seattle dal computer dell’ufficio del direttore, ma quando il mio sguardo si posa sulla porta dell’aula, ci ripenso dato che Ethan potrebbe preoccuparsi, oppure no, ma voglio comunque aspettare che esca da quest’aula e mi veda, prima di andarmene; lo so, sembra idiota, ma volte mi viene l’improvvisa paura che lui possa smettere di vedermi e anche se so che è ingiustificata, voglio prima accertarmi che non sia vero: ho passato troppo tempo ad essere invisibile per lasciarmi scappare l’unica persona in grado di vedermi.

Non so se dipenda dal fatto che Ethan sia l’unico a vedermi e che mi stia aiutando con la mia situazione, ma inizio a sentirmi legata a lui e se per qualche assurdo motivo lui dovesse smettere di vedermi, credo che impazzirei, e non solo perché non ci sarebbe più nessuno ad aiutarmi, ma soprattutto perché mi sentirei più sola di quanto mi sentissi prima di incontrarlo.

Per qualche assurdo motivo, credo che anche lui si stia iniziando ad abituare alla mia continua presenza, che non sembra dargli più lo stesso fastidio che gli dava prima, anche se so che non lo ammetterà mai. 

Buffo, ma stiamo diventando amici e la cosa mi fa piacere: finalmente ho qualcuno con cui parlare di come le cameriere dell’hotel in cui “abito” si trovino a urlare al fantasma quando trovano la doccia della camera che uso aperta quando mi dimentico di chiudere bene il getto o di come alcune ragazze iniziano ad accusarsi a vicenda quando io rubo qualche loro vestito.

Sorrido divertita al ricordo della sua faccia scioccata quando gli ho raccontato che occupavo abusivamente la camera di un hotel dopo che lui mi aveva chiesto dove passavo la notte.

Mi piace anche passare dal tempo a tavola con lui e Austin, anche se quest’ultimo non può vedermi; la cosa in realtà non mi importa nemmeno tanto, dato che io resto semplicemente ad ascoltare le loro conversazioni che mi fanno sempre divertire e allo stesso tempo provare una strana sensazione, una specie di nostalgia mista a malinconia che mi fa sempre chiedere se prima di tutto questo casino anch’io avessi una persona così.

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