Ethan's pov
Ci sono poche cose al mondo di cui ho paura: i ragni, la morte e non passare l’esame della Collins; ma dopo stamattina se n’è aggiunta un’altra alla lista cioè quella di continuare a vedere la ragazza dai capelli rossi di cui non ricordo nemmeno il nome.
Sono sveglio da ore ormai, ma non ho osato ad aprire gli occhi per la paura di trovarmela davanti e perciò non ho fatto altro che aspettare e cercare di capire se fosse ancora qui. La parte razionale del mio cervello mi sta dando dell’idiota, ma quella che attualmente sta prendendo il sopravvento mi obbliga a stare fermo e continuare ad aspettare.
Mi faccio coraggio e apro piano gli occhi trattenendo uno sbadiglio mentre mi guardo brevemente attorno, la mia stanza è avvolta dal buio, fatta eccezione per il mio letto che è illuminato dalla luce del lampione che passa oltre la finestra.
Senza muovermi di un solo millimetro, tendo l’orecchio per cogliere anche il più piccolo dei rumori e quando non sento niente rilasso le spalle: quella strana allucinazione sotto forma di ragazza è finalmente sparita.
Sorrido a labbra strette e mi metto a pancia in su, anche il mal di testa è passato; con ancora il sorriso in volto mi giro per guardare l’orario sulla sveglia che ho sul comodino e che segna le sette e mezza, perfetto ho anche del tempo per studiare.
Mi metto seduto sul letto e mi stropiccio gli occhi per togliere i residui di sonno, ma quando tolgo le mani dagli occhi vedo la stanza improvvisamente illuminata; guardo con terrore la luce sul soffitto che adesso è accesa e mi stropiccio di nuovo gli occhi per capire se la mente mi sta giocando brutti scherzi, ma lampadina continua a rimare accesa.
<<Questa stanza è molto ordinata, sai?>> dice una voce, quella voce, la voce che anche se ho sentito per poco tempo stamattina, riconoscerei tra mille per il suo tono vivace e fastidioso; mi giro a rallentatore e trovo la ragazzina dai capelli rossi appollaiata sulla mia sedia che guarda la camera curiosa e con un sorrisetto sulle labbra.
Lancio un urlo e indietreggio nel letto facendola scoppiare a ridere, non ci credo...
<<Dimmi che non è vero.>> mormoro a bassa voce massaggiandomi le tempie; come diavolo è possibile? Non ho nemmeno più il mal di testa e ho riposato per quasi cinque ore, perché diamine continuo a vederla? Forse dovrei chiamare uno psichiatra o un esorcista.
Forse l’esorcista è più azzeccato per questa situazione.
<<Sai che russi come un maiale?>> chiede lei distraendomi dai miei pensieri ma io la ignoro e ritorno a cercare una spiegazione logica a quello che sta succedendo, invano.
Non posso essere pazzo, o meglio non posso esserlo diventato da un giorno all’altro, dovrei aver avuto prima altri sintomi, giusto? Deve essere per forza un fantasma e magari io la riesco a vedere per via di qualche collegamento, magari...<<Conoscevi per caso qualcuno che si chiama Margaret Jonhson?>> le chiedo guardandomi le mani e cercando di nascondere il tremore nella mia voce, per qualche minuto non la sento parlare tanto che penso che sia finalmente sparita, ma quando sto per alzare lo sguardo lei sospira.
<<Non lo so. Perché? Chi è?>> chiede e io mi acciglio e alzo finalmente lo sguardo verso di lei trovandola a curiosare per la stanza e dopo qualche secondo mi accorgo che ha un mio maglione addosso <<Perché cavolo indossi un mio maglione? E poi che significa che non lo sai?>>
<<Primo, avevo freddo e la felpa che avevo prima era troppo leggera, a proposito questa casa è piena di spifferi, come cavolo fai a dormire senza addosso le coperte?>> chiede senza guardarmi mentre prende una foto dallo scaffale e la inizia a studiare, ignoro la sua domanda e che mi ha praticamente rubato un maglione e quando mi guarda le faccio cenno di continuare.
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Forgot
Mystery / ThrillerQuando Bailey si è svegliata in un vicolo di Washington senza ricordarsi nulla sul suo conto se non il suo nome, ha pensato che niente poteva andare peggio di così. Ovviamente, non sapeva ancora di essere invisibile. Bloccata in questo stato senza l...