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Bailey’s pov

Sapere che Austin potesse venire a conoscenza della mia esistenza mi spaventava ed entusiasmava allo stesso momento.

Il fatto è che non sapevo come avrebbe potuto reagire e non volevo vedere nella sua espressione la stessa paura che trovavo nei volti dei passanti quando, nei primi mesi, cercavo di chiedere aiuto e nonostante le continue rassicurazioni di Ethan, dubitavo fortemente che il ragazzo avrebbe accettato senza battere ciglio che in casa sua c’era anche un’altra persona, per giunta invisibile, a sua insaputa; ovviamente avevo ragione dato che Austin ha dato di matto e ha preso in seria considerazione di mandare Ethan in un centro di cura, ma contro ogni mia aspettativa alla fine non solo ha creduto ad Ethan, ma ha anche accettato di aiutarlo e non ha obbiettato sul fatto che io occupavo la loro casa quando loro due non c’erano.

E poi sarei io quella strana.

Non che mi lamenti, Dio non ci penso proprio, ma Ethan ci ha messo una settimana per accettare definitivamente la mia “fastidiosa presenza” e lui era pure in grado di vedermi, ma Austin, dopo un solo giorno, sembra del tutto a suo agio con il fatto che c’è un’altra persona in casa sua che non riesce a vedere.

Dopo una lunga riflessione sono giunta a due conclusioni: o il biondino crede che quello che è successo ieri sera sia solo un sogno, oppure è più strano di me ed Ethan messi assieme.

Guardo il biondo assorta mentre lui studia e inizio a sollevare e spostare oggetti in modo che capisca che quello che è successo ieri è reale, Austin solleva lo sguardo dal suo quaderno e lo punta accigliandosi sulla penna che sto continuando a toccare e quindi a far diventare invisibile, sorrido soddisfatta di questa sua reazione e aspetto che chiami Ethan per chiedergli spiegazioni o gridare aiuto, ma il biondo invece si limita sorridere divertito.

Sgrano gli occhi incredula e sbuffo quando lui ritorna a studiare. Oh andiamo, chi vede una cosa sparire per poi riapparire in un luogo diverso dopo pochi secondi e ha come unica reazione un sorriso? È addirittura tornato a studiare!

Dio, perché Ethan è uscito con la sua fidanzata senza essere nemmeno passato di casa? È da quando me ne sono andata ieri sera da casa che gli voglio chiedere se Austin ha voluto ulteriori spiegazioni su quello che mi è successo? Oltre ad andare al college stamattina senza aspettarmi, esce anche con la biondina.

Sbuffo affranta e maledico questa stupida cosa che mi è successa per avermi negata anche la possibilità di comunicare con le persone e annoiata inizio a fare un ritratto ad Austin, sperando che almeno disegnare mi possa calmare.

Guardo Austin e lo studio per un po’, in modo da poterlo disegnare al meglio dopo: ha i capelli di un biondo dorato che uniti ai grandi occhi azzurri e alla pelle abbronzata gli danno l’aria tipica dei californiani; la mascella squadrata gli donerebbe un’aria da cattivo ragazzo se non fosse per il sorrisetto che ha stampato sulle labbra che gli ingentilisce i tratti. È davvero un bellissimo ragazzo, proprio come Ethan ma allo stesso tempo in maniera completamente diversa.

Che diamine ci facevo con dei tipi del genere?

Arriccio il naso e prendo il blocco che mi ha regalato Ethan qualche giorno fa che, dopo la mia occhiata intenerita, mi ha spiegato che serve ad impedirmi di disegnare ancora sul nostro quaderno dato che ho usato già molte pagine.

Non so se sia vero, ma ho fatto finta di non crederci solo per fare battutine e vederlo arrossire.

<<Okay Bailey, cosa vuoi dirmi?>> dice improvvisamente Austin facendomi aggrottare le sopracciglia confusa, poi guardo la matita che ho preso e mi rendo conto che deve aver scambiato questo mio gesto, insieme a tutti i precedenti, come un tentativo di attirare la sua attenzione, cosa che ho effettivamente provato a fare fino a mezz’ora fa.

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