Ethan’s pov
Mi sono aggrappato a tutto pur di non farla andare via.
Ho cercato qualsiasi scusa per rimandare anche di un solo minuto ciò che sembrava irrimandabile e quando stavo per rinunciare, ho uscito la scusa più banale che potessi trovare, ovvero il fatto che non stesse dicendo addio ad Austin e con mia grande sorpresa questo l’ha convinta a rimandare la sua partenza a dopo il pranzo a casa di Austin.
È nel momento in cui ha accettato che mi sono sentito il più grande egoista e stronzo della storia.
Neanche lei se ne vuole andare, ha tenuto duro fino a quando le ho uscito le scuse più elaborate perché non smuovevano quei testi che lei stava coprendo con tanta cura; ma appena ha sentito nominare Austin, ha ceduto, sebbene questo significhi andare a salutare qualcuno che la dimenticherà a breve.
Una persona importante che forse domani non si ricorderà neanche il suo nome.
Una persona come me.
Nonostante abbia avuto il mio tempo per elaborare la cosa, ancora non riesco a capacitarmi dell’idea che tutto questo stia succedendo davvero. So che non dovrei essere così sorpreso dato che sin dal momento in cui mi sono infilato questa cosa, avevo la consapevolezza che non ci fosse alcuna spiegazione logica accessibile, ma ora che sta capitando a me in prima persona, non posso fare a meno di pensare che tutto questo sia impossibile.
Come può una persona smettere di esistere tra i tuoi ricordi?
Guardo Bailey sottecchi mentre camminiamo fianco a fianco verso casa di Austin e non posso fare a meno di abbassare lo sguardo in basso quando una lacrima solitaria le solca la guancia vedendo come lei si affretti nell’asciugarla, senza sapere però che io l’ho già vista.
Faccio un respiro tremante e allungo una mano verso la sua nel tentativo di stringergliela, ma lei si ritrae non appena la sfioro, provocandomi una fitta al petto.
<<Scusami, è solo che non voglio rendere tutto ancora più difficile.>> dice con voce ferma anche se riesco a percepire l’incertezza nella sua voce, alzo lo sguardo verso di lei facendo scontrare i nostri occhi e quando vedo i suoi gelidi, deglutisco.
<<Non posso neanche abbracciarti?>> le chiedo e lei scuote la testa alzando gli occhi al cielo per impedire alle lacrime di scendere e tirando su con il naso <<Tu dimenticherai tutto Eth, ma io no e l’ultima cosa che voglio è ricordare il nostro ultimo abbraccio così.>>
Ci guardiamo per quelli che sembrano secondi interminabili fino a quando io non annuisco, lentamente come si sta formando il vuoto nel mio petto; faccio finta di niente e le sorrido riprendendo a camminare ma quando non sento il rumore dei suoi passi dietro di me, mi sento il cuore salirmi in gola per la paura che lei se ne sa andata o che abbia già smesso di sentirla.
Mi giro alla velocità della luce solo per trovarla nello stesso punto dove ci eravamo fermati prima con la testa bassa e i capelli che le coprono il viso impedendomi di vederlo; in un primo momento penso solo al sollievo che si fa spazio dentro di me nel vederla ancora qui o anche solo semplicemente nel vederla, ma quando vedo le sue spalle tremare il sollievo sparisce con la stessa velocità con cui è arrivato.
<<Casper?>> la chiamo avvicinandomi di un solo passo non sapendo cosa fare.
<<Sai cosa? Non mi importa se mi dimenticherai, se domani non saprai neanche chi sono, conserverò i nostri ricordi per entrambi se tu non puoi.>> dice con voce rotta mentre alza lo sguardo verso di me lasciandomi vedere le lacrime che le bagnano le guance, ingoio il magone che ho in gola e la guardo con un sorrisetto ironico.
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Forgot
Mystery / ThrillerQuando Bailey si è svegliata in un vicolo di Washington senza ricordarsi nulla sul suo conto se non il suo nome, ha pensato che niente poteva andare peggio di così. Ovviamente, non sapeva ancora di essere invisibile. Bloccata in questo stato senza l...