Bailey’s pov
<<Ethan, se non la pianti di muoverti e non mi dici cosa sta succedendo, giuro che ti butto giù dalla finestra.>> dico in tono minaccioso parandomi davanti al ragazzo che, da circa un’ora, sta facendo avanti indietro per la sua camera, borbottando cose che non riesco a capire.
Ethan alza lo sguardo verso di me e mi guarda come se si fosse reso conto solo ora che ci sono anch’io con lui, poi aggrotta le sopracciglia e si gira, ricominciando il suo percorso. Grugnisco e mi piazzo di nuovo davanti a lui, questa volta lo blocco per le spalle costringendolo a stare fermo.
Dopo avergli fatto vedere i miei disegni, Ethan si è precipitato verso la sua camera con il nostro quaderno in mano, usando una scusa veloce con Austin e non degnandomi nemmeno di una spiegazione del messaggio che aveva scritto sulle note.
“Avevi ragione, voi due siete legati?”
Che diamine significa? Da quando ho conosciuto Ethan, ho trovato un legame tra me e metà degli studenti del suo college, non può di certo aspettarsi che io capisca a quale di questi si riferisca solo perché lui ci è arrivato dopo aver guardato i miei disegni con aria misteriosa.
Così l’ho seguito per chiedergli spiegazioni, ma l’unica cosa che sono riuscita ad ottenere da una mezz’ora a questa parte, oltre al mal di testa per averlo seguito con gli occhi mentre faceva avanti e indietro mentre sfogliava le pagine del quaderno, è una serie di borbottii incomprensibili.
Ethan pianta finalmente i suoi occhi castani nei miei e io mi impongo di mantenere un’espressione ferma <<Mi spieghi cosa cavolo sta succedendo?>> chiedo e lui sospira, lanciando un altro sguardo su un foglio del quaderno per poi ripuntarlo su di me.
<<Tu ed Austin siete legati.>> dice con tono di voce talmente bassa che per un attimo credo di essermelo immaginata, ma poi Ethan si stacca dalla mia presa e si va a sedere sul letto facendomi cenno di sedermi a fianco a lui.
Lo raggiungo incerta e mi siedo a fianco a lui guardandolo mentre lui sfoglia le pagine del quaderno fino a quando non arriva a quella in cui ci ho disegnato un paesaggio, lo osservo confusa non capendo cosa ci sia che non va o che eventualmente mi collegherebbe ad Austin, fino a quando Ethan, dopo essersi accorto della mia espressione confusa, mi indica l’eclissi che ho disegnato.
<<Come ti è venuta in mente questa?>> chiede battendo il dito sulla figura e io aggrotto le sopracciglia, dato che l’eclissi in realtà è la cosa più semplice del disegno: si tratta semplicemente di uno spicchio di luna scuro che completa l’altra metà del sole; insomma, niente di complicato o che richieda grandi capacita artistiche.
<<Non lo so, mentre disegnavo mi è venuta in mente l’idea, non ci ho pensato molto.>> gli spiego e lui mi guarda scettico <<Sicura? Non è che lo hai visto su internet?>> mi chiede ancora, ma io scuoto la testa continuando a non capire come questo mi colleghi ad Austin.
Ethan annuisce assorto, come se si fosse già immaginato questa risposta, e inizia a sfogliare le altre pagine, fermandosi ogni qual volta che c’è un mio disegno e squadrandolo fino a quando non trova un disegno di un’eclissi che mi indica per poi passare al disegno successivo; guardo i miei disegni scioccata dal fatto che in ognuno di questi io abbia disegnato un’eclissi, in varie forme e grandezze, e che non me ne sia nemmeno accorta.
Una volta arrivato all’ultimo disegno, che ho fatto solo stamattina, precedo Ethan e indico il libro con sopra l’eclissi che il ragazzo mi aveva fatto notare quando eravamo ancora seduti sul divano.
<<Io... io non so perché l’ho disegnata in tutti i miei lavori, non me ne ero nemmeno accorta, non ci ho mai pensato.>> dico prendendogli il quaderno dalle mani e sfiorando con l’indice la piccola eclissi ritratta sul libro; la guardo bene e cerco di imprimerla nella mia mente per poi chiudere gli occhi e cercare nei miei ricordi il significato di questo simbolo, ma l’unica cosa che ottengo e una fitta lancinante alla testa.
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Forgot
Mystery / ThrillerQuando Bailey si è svegliata in un vicolo di Washington senza ricordarsi nulla sul suo conto se non il suo nome, ha pensato che niente poteva andare peggio di così. Ovviamente, non sapeva ancora di essere invisibile. Bloccata in questo stato senza l...