Bailey’s pov
Guardo Ethan andarsene confusa e mi giro verso Austin alla ricerca di risposte ma anche lui sembra confuso quanto me.
Sciolgo la stretta dalla sua mano e prendo la matita dicendogli il più velocemente possibile che sto andando da lui ed Austin annuisce distrattamente con ancora la testa voltata verso il corridoio, dove Ethan è sparito, e l’aria un po’ preoccupata.
<<Bailey, sei ancora qui?>> chiede il ragazzo puntando lo sguardo davanti a sé credendo forse che io sia davanti a lui, sospiro e muovo la matita una volta per dirgli di sì e lui accenna ad un piccolo sorriso a questo mio movimento, soddisfatto per aver trovato un modo per comunicare con me, ma poi il sorriso gli muore sul volto e riporta lo sguardo sul corridoio.
<<Credo che sia successo qualcosa... verrei anch’io ma Ethan non mi vuole mai a fianco quando ha dei momenti no, non so se varrà la stessa cosa per te, ma se ti facesse restare, potresti avvisarmi alla fine se va tutto bene?>> chiede e mi scappa un sorriso intenerito, poi muovo la matita e gli stringo la spalla prima di andarmene.
Percorro il piccolo corridoio e vado verso la stanza di Ethan in cui entro senza neanche bussare, troppo preoccupata che Austin abbia ragione; entro silenziosamente nella stanza e trovo Ethan seduto sul suo letto con lo sguardo fisso sulla pioggia.
Mi chiudo la porta alle spalle per segnalare la mia presenza ad Ethan che però non muove neanche un singolo muscolo e continua a guardare fuori dalla finestra ignorandomi, mi mordo il labbro imponendomi di non rimanerci male e mi guardo intorno a disagio nella speranza che nella stanza possa trovare un consiglio su come possa comportarmi con Ethan in questo momento dato che non ne ho la più pallida idea, poi il mio sguardo si posa su una mensola dove la foto che ritrae lui e sua madre è capovolta in modo da non poter essere vista, così mi avvicino e la metto dritta.
<<Se l’ho messa così c’è un motivo, Casper.>> dice Ethan con tono saccente e io sussulto per la sorpresa e mi giro verso di lui trovando il suo sguardo già puntato su di me, quando però si accorge che anche io mi sono voltata, lo distoglie.
<<Potresti spiegarmelo?>> chiedo gentilmente mentre mi sfilo le scarpe per poi sedermi a gambe incrociate sul letto a fianco a lui.
<<Vattene via Bailey, voglio restare un po’ da solo.>> borbotta evitando con forza il mio sguardo, ignoro la sua frase e mi avvicino a lui fino a quando le nostre spalle si scontrano, poi punto anch’io lo sguardo oltre la finestra e scruto le persone che corrono sotto la pioggia alla ricerca di riparo.
<<Ci sono tanti momenti che vorrai vivere da solo, in cui non avrai bisogno della compagnia di nessuno se non della tua, ma fidati Ethan, questo momento non è fra quelli.>> dico gentilmente sentendo il peso del suo sguardo addosso ma continuando a guardare le persone in modo che non si senta sotto pressione o costretto a parlare.
<<Sto bene Bay, davvero, puoi andare.>> continua lui ma sento la sua voce leggermente più incerta rispetto a prima <<Ma io voglio restare qui.>> dico guardandolo con la coda dell’occhio e lo trovo con lo sguardo puntato verso il basso e non più oltre la finestra.
<<Puoi restare qui ovviamente, ma magari vai da Austin, prima ho visto che stavate bene insieme...>> mi dice facendomi ridere, dato che ovviamente ha frainteso la mia frase e sentendomi ridere Ethan punta finalmente i suoi occhi su di me lasciandomi intravedere il vuoto che c’è dietro le sue iridi, adesso di un castano talmente scuro che quasi non lo riconosco, a questa vista la mia risata si smorza ma cerco di mantenere il sorriso per non perdere il piccolo traguardo che sono riuscita a raggiungere.
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Forgot
Mystery / ThrillerQuando Bailey si è svegliata in un vicolo di Washington senza ricordarsi nulla sul suo conto se non il suo nome, ha pensato che niente poteva andare peggio di così. Ovviamente, non sapeva ancora di essere invisibile. Bloccata in questo stato senza l...