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Bailey’s pov

Capisco che c’è qualcosa che non va non appena vedo l’espressione di Ethan quando varca la porta di casa, come quando si sente l’odore di pioggia nell’aria e si capisce che sta per arrivare un temporale.

Distolgo lo sguardo dal giornale che sta leggendo il signor Ross e lo punto verso il figlio che sta appendendo il suo giubbotto sull’attaccapanni che mi lancia un sorriso veloce per poi distogliere lo sguardo e puntarlo verso il padre.

Okay, c’è definitivamente qualcosa che non va.

<<Ciao pa’.>> lo saluta Ethan andando verso il lavandino e riempendosi un bicchiere d’acqua, continuando ad ignorare il mio sguardo insistente su di lui, che adesso oltre ad essere confuso e anche preoccupato.

<<Ciao figliolo>> lo saluta il padre chiudendo subito il giornale e puntando lo sguardo sul figlio <<Com’è andata con la figlia dei Moore?>> gli chiede seriamente interessato e io non posso fare a meno di intenerirmi.

Per via degli impegni che avevano Ethan e Austin, sono dovuta rimanere qui a casa Ross da sola, trovandomi a passare più tempo con il padre di Ethan che con Ethan, ma la cosa non mi è dispiaciuta più di tanto: il signor Ross è un uomo meraviglioso e più tempo passo con lui, più credo che Ethan sia davvero fortunato ad avere un padre come lui.

Nelle ore in cui non è a lavoro e in cui il figlio non c’è, passa ore e ore a parlare con la moglie raccontandole con aria serena la sua giornata e di come sia contento di vedere Ethan più felice mentre pulisce la casa, per poi sfiorare con un piccolo sorriso la foto di loro tre insieme sul comodino della sua camera.

So che non dovrei ascoltare questi suoi discorsi, ma è da tempo che mi chiedo come fossero i miei genitori e sebbene il signor Ross non sappia nemmeno della mia presenza in casa sua, lui è la figura più simile ad un genitore che io abbia visto in questi mesi e non posso fare a meno di voler passare del tempo con lui, immaginando che a parlare con tutto quell’amore sia in realtà mio padre.

<<Bene, siamo andati nel locale dove lavorava e abbiamo parlato delle nostre vite all’università>> racconta Ethan dopo aver finito di bere richiamandomi alla realtà, ripunto lo sguardo verso di lui ma lo trovo di spalle con ancora il bicchiere in mano.

<<Come sta lei? È emozionata per il matrimonio della madre? Qualche settimana fa l’ho incontrata e ha detto che manca poco più di un mese.>> dice il signor Ross alzandosi dal divano e mettendosi a fianco al figlio che si volta a sorridergli e per quell’attimo in cui si gira, i nostri sguardi si incrociano ma non faccio nemmeno in tempo a rivolgergli una domanda muta che lui distoglie nuovamente lo sguardo.

<<Sta bene, la morte del fratello continua a segnarla parecchio, ma adesso sta meglio, soprattutto grazie a Liam che le sta sempre vicino e anche se non lo vuole ammettere, l’essersi riavvicinata al padre l’è di grande aiuto.>> gli spiega Ethan e il padre annuisce mesto per poi lanciare una veloce occhiata preoccupata al figlio, che però scompare subito quando vede l’espressione tranquilla che ha in volto.

<<Per quanto riguarda il matrimonio della madre è super eccitata, è venuta qui a Seattle in questi giorni insieme a Liam e Jace proprio per aiutarla a sistemare gli ultimi particolari per la cerimonia.>> continua e il signor annuisce con un piccolo sorriso divertito.

<<Comunque, Kenna e Philip ci hanno invitato a pranzo, quindi vai a prepararti che andiamo.>> lo esorta il signor Ross e io ricordo che questo è il nome dei genitori di Austin.

Ethan annuisce con un sorriso per poi rivolgermi un’occhiata veloce facendomi cenno di andare di sopra.
<<Sì, vado prima a farmi una doccia però, se vuoi tu inizia ad andare, ti raggiungo dopo.>> gli dice on fare tranquillo e il padre fa spallucce per poi annuire ed andare a prendere il giubbotto.

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