"Sei sicura che questa sia la strada giusta?"
"Martina vuoi fare tu da guida per caso?" Ha scosso la testa e si è messa a tacere.
Stiamo girando per Mantova, ammetto di non conoscere troppo bene la città, e posso anche ammettere che probabilmente ci siamo perse. Ma non lo ammetterò mai a lei.
"Ecco guarda entriamo qui." La tiro per un braccio e la porto in un negozio dove vendono souvenir.
"Prendi questo, è una calamita con sopra una immagine di Palazzo Tè, è il mio preferito. Sai che bello avere attaccata al frigorifero una calamita che ti ricorda me."
"Gaia non ho bisogno di una calamita per ricordarmi di te e soprattutto preferisco avere te in casa piuttosto che questa." Mi risponde sorridendomi, io ricambio il sorriso ma cerco di fingermi offesa.
"Beh peccato è davvero bello quel posto."
"Gozzi allora portami lì ora invece che trovare vie secondarie per parlarmene."
Ora mi tocca ammetterlo anche a lei.
"Marti non ho la minima idea di come ci si arrivi a piedi, quindi mi sa che dovremo farlo un'altra volta."
Lei scoppia a ridere e la devo zittire per non farci notare troppo, anche se fermare la sua risata non rientra fra le mie priorità."Sediamoci qui, ora so dove siamo, non so bene abbiamo fatto a tornare qui ma so dove siamo.
Quello è il ponte San Giorgio, e quello dopo è-"
"Il parco in cui abbiamo cantato insieme mesi fa, Gaia non sono così stupida fino a lì ci arrivo anche io."
"Okay Beltrami stavolta hai vinto, sono una frana come guida turistica." Mi sono voltata verso di lei e poi le ho detto: "Quelli sono i laghi, non so perché siano chiamati così, in realtà lì c'è un fiume, non è un lago. Però in giornate come questa, con un sole che spacca le pietre e che riflette sull'acqua è bellissimo stare qui a guardarli." Tu sei bellissima, non l'acqua, però non voglio essere troppo sdolcinata o finisci sempre per prendermi per il culo.
Ti sei avvicinata a me e hai appoggiato la testa sulla mia spalla, mi hai lasciato un bacio sul collo e il mio corpo è stato attraversato da una scarica di brividi. Ti ho preso la mano e ti ho accarezzato le dita, spostando lo sguardo sull'acqua.
"Sai, un giorno mi piacerebbe vivere qui."
Ho spalancato gli occhi e ho staccato la mano dalla tua.