"Cosa ci fai qui?"
"Ho bisogno di parlarti e non provare a sbattermi la porta in faccia."
"Intendi come tu hai fatto con me?"
I suoi occhi si abbassano sul pavimento e subito dopo mi pento di aver pronunciato quelle parole, non voglio farla stare male, nonostante ciò che lei ha fatto a me.
Sono passate due settimane da quando mi ha lasciata, due settimane che per me sono state solo in discesa, due settimane in cui lei non si è mai fatta sentire e non mi ha mai dato una valida spiegazione per questa rottura.
"Ho parlato con Talisa." Mi fissa e io vorrei solo scappare via.
Lo capisci che non riesco a reggere il tuo sguardo Martina?
"Che ti ha detto?"
"Come ti stai comportando."
"Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo?"
"Gaia-"
"No, sono seria. Tu mi hai mollata senza nemmeno darmi una spiegazione valida e ora vieni qui pretendendo che io ti dia ascolto, che mi rimetta sulla giusta strada solo perché tu me lo chiedi. Martina non funziona così."
"Ti ho detto il motivo per cui è finita."
"Non è la verità."
"Come scusa?"
"Guardami negli occhi e dimmi che davvero non mi ami più, dimmi che fra noi è finita perché non provi più le stesse cose, dimmi che quando la mia mano sfiora la tua esattamente come ora la tua pelle non arde, dimmelo e ti lascerò andare Martina."
Continui a fissarmi negli occhi, poi sposti lo sguardo sulle nostre mani che si sfiorano e togli la tua, torni a guardarmi negli occhi e poi te ne vai, esci dalla porta senza rispondermi, senza salutarmi, senza una spiegazione, come sempre.
E ora sono io a voler correre via, a voler correre via da te, dalla tua mancata risposta, dalle tue mancate spiegazioni.Sento qualcuno sbattere pesantemente i pugni sulla porta, mi alzo di scatto dal divano e getto via il fazzoletto che costudisce le mie lacrime, perse negli ultimi minuti.
Apro la porta e mi ritrovo i suoi occhi davanti, incastrati nei miei.
Di nuovo.
"E adesso cosa vuoi Martina?"
"Non ti ho risposto."
Annuisco e la lascio entrare.
"Beh quella non risposta era già una risposta."
"No, non lo era."
Si siede sul divano, e mi indica di sedermi di fianco a lei.
Lo sai che prima ero seduta esattamente dove sei tu ora, a versare lacrime per colpa tua?
"Gaia mi dispiace, ti chiedo solo di lasciarmi parlare, ho bisogno che tu sappia tutto ora, sono stanca di scappare da me, da te e da noi. Prima non ti ho risposto perché non potevo farlo, perché se ti avessi detto di sì ti avrei distrutta e avrei distrutto me stessa insieme a te, se ti avessi detto di no avrei fatto casini, come sempre."
"Ma di quali casini stai parlando Martina?"
"Di tutto Ga, lo sai che non sono perfetta, sai che sono una delle persone più insicure a questo mondo, che il mio umore cambia in continuazione, che sono sempre indecisa, e tutti i miei difetti. L'unica cosa di cui sono sempre stata sicura nella mia vita è stata la musica, e te."
"Ti prego Martina non dirmi che mi hai lasciata per il solito motivo, per favore." Abbassa lo sguardo e sospira, so che se ne è pentita, ma non è la prima volta. Molte volte ha preso le distanze da me per colpa delle sue sicurezze, per paura di non essere abbastanza e dicendo di trascinarmi a fondo con lei.
"Guardami negli occhi Marti, per favore. Guardami e dimmi che non mi ami, fallo ora, non scappare, non più."
"Ti amo Gaia, lo sai, ti ho sempre amata e probabilmente ti amerò per sempre. Ma lo sai come sono fatta, sono un disastro dopo l'altro, ti faccio stare male e poi ti chiedo scusa ma non conta nulla, non è ciò che voglio."
"Lo sai perché mi fai male? Perché non credi in te stessa, non ti fidi di te e questo ti porta ad allontanarti, non farlo più, resta con me e credi in te."