Vivere insieme

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"Penso che quella strofa possa andare bene, prova a suonarla con qualche accordo."
Le dico appoggiando il foglio pieno di scarabocchi e scritte confuse sul tappeto davanti al divano.
"Prova tu."
"Non fai ridere, sai che non riesco a suonare brutta stronza."
Le do una leggera spinta sulla spalla allungandomi verso di lei, che sta seduta a terra con la chitarra sulle gambe.
Suona e io provo a cantare le parole un po' confuse che abbiamo scritto fino ad ora.
"Secondo me se la aggiusti un po' e la riscrivi con un po' di chiarezza, affiancando ai sentimenti qualcosa di più pieno può andare bene."
Annuisco, prendendo la matita e tracciando frecce sul foglio pieno di parole.
"Domani la sistemo meglio, per ora le ho unite con delle frecce, sono troppo stanca per concentrarmi ora." Accendo un attimo il telefono e vedo che sono quasi le tre di notte.
Lei si alza, mette via la chitarra e mi porge una mano per farmi alzare in piedi. Poi mi lascia un bacio veloce.
"Ga è meglio se torno a casa, è tardi e sto morendo di sonno, stranamente."
La guardo confusa.
"Amore ma non resti qui a dormire?"
"Lo vorrei ma sono sempre qui, sembra che io mi sia impossessata di casa tua, e inoltre non ho nulla da mettermi per dormire."
Mi avvicino a lei e le accarezzo dolcemente il viso sorridendole.
"Per la seconda non penso ti serva qualcosa da indossare e per la prima beh..." divento seria all'improvviso, tiro un sospiro e poi accenno di nuovo un piccolo sorriso.
"Cosa?"
"Non sarebbe male se questa casa diventasse anche tua."
"Gozzi mi stai chiedendo di trasferirmi qui? Di vivere insieme?"
"Forse."
"Forse?"
"Prima o poi dovrà succedere. Perché non ora?"
"Non lo so, non voglio invadere i tuoi spazi."
"Martina non invadi i miei spazi, sei la mia ragazza, ti amo e gli spazi possiamo benissimo unirli."
"Ti amo anche io."
"Lo so."
"Oh okay allora posso anche andarmene no?"
"Stanotte ti lascio andare solo perché devi dire addio al tuo appartamento ma da domani ti aspetto qui."
La stringo a me e le lascio un bacio sulle labbra.
Poi la lascio andare.
Entro nella mia stanza, apro il cassetto dell'armadio e tiro fuori il secondo mazzo di chiavi, poi lo poso sul tavolino davanti all'entrata.

Te lo ricordi?

Luci acceseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora